Siracusa Trotto: resoconto di domenica 12 gennaio

Ippodromo del Mediterraneo: premiazione GP Nastro d'Oro 2020

Alcatraz Stecca firma il primo Gran Premio Nastro D’Oro. Gran chiusura con il trotto del Gala Internazionale all'Ippodromo del Mediterraneo di Siracusa. Alcatraz Stecca iscrive il suo nome nella prima edizione del GP Nastro d'Oro, corsa di Gruppo 3 riservata a cavalli di 4 anni chiamati a concorrere sul miglio. Percorso facile per Gianpaolo Minnucci che non viene mai impensierito dagli avversari. L’unica insidia poteva giungere da Aguacate che, all’ingresso in retta d’arrivo prova l’attacco all’allieva di Michela Racca. Il tutto vanificato dalla rottura che concede così la seconda piazza a Al Pacino Treb. Terna completata da Ask Me Now.
Avvincente duello si concretizza nel Premio Eureka, condizionata che ha riunito cavalli anziani di elevata categoria. Dopo un testa a testa vibrante, il favorito Tritone Lux deve cedere all’ottimo Zadig Del Ronco che, comandato in maniera impeccabile da Gaspare Lo Verde, completa il sorpasso sul diretto avversario proprio allo scadere del miglio. Chiude il marcatore Zoraida Font.
Elargiti, nel corso del pomeriggio in sulky, i meritati riconoscimenti agli operatori ippici in evidenza nell’anno da poco salutato. Per somme vinte si sono distinte, nell’anno 2019 appunto, le scuderie di Carmelo Fancello, Piero Cucinotta e Tre Assi. I migliori allenatori sono stati Giuseppe Porzio Jr, Gaspare Lo Verde e Gaspare Lo Verde Jr. Premiati anche Be Pop Ferm, come migliore cavallo di due anni, Akela Pal Ferm tra tre anni, Zaira Truppo in evidenza tra i 4 anni e Vacanza Jet, infine, come miglior cavallo anziano. Per numero di vittorie classificati driver e gentlemen. Primo tra i guidatori Salvatore Cintura Jr con 38 vittorie, segue Giuseppe Porzio Jr, mentre è pari merito tra Luciano Messineo e Gaspare Lo Verde che si sistemano sul terzo gradino del podio. Per i Gentlemen, si equivalgono per numero di vittorie Andrea Sessa (36,67%) e Gaetano Caravello (24,32%), seguiti in classifica da Francesco Paolo Caruso.