Arcoveggio: Gran Premio Continentale 2020

Arcoveggio Bologna GP Continentale 2019

Le luci ed i clamori estivi sono ormai entrati nel libro dei ricordi quando al primo accenno d’autunno riapre l’Arcoveggio, con il suo appassionato e competente pubblico, con le volate a tempo di record dei cavalli in pista e soprattutto con il Gran Premio Continentale, appuntamento di fondamentale importanza per il curriculum agonistico dei 4 anni, che dopo un lungo itinere stagionale, approdano al trotter felsineo per consacrare la propria carriera nella classica sfida sul doppio chilometro dall’Albo d’Oro ricco di campioni assoluti.

Da Banco III a Zaniah Bi, dal 1949 al 2019 e da Giulio Bottoni, il fratello dell’Ammiraglio a Alessandro Gocciadoro, molti sono i leggendari protagonisti del podio bolognese, con la star Varenne vincitore nel 1999 all’allora record di 1.13.1, limite che lo scandinavo Noras Bean migliorò 10 anni dopo con 1.12.5 e che l’indigeno Urlo dei Venti detiene attualmente grazie ad un indimenticabile percorso d’assalto con il quale, nel 2017, assurse ad un siderale 1.11.7.

L’edizione 2020 del GP Continentale ricalca il solco qualitativo e spettacolare delle precedenti, con nove soggetti al via ed una trama tattica dalla difficile interpretazione, alla quale concorrono i migliori esponenti della leva 2016 come il Derbywinner Alrajah One, nella nuove versione agonistica che lo ha visto passare al gettonato training del team Gocciadoro, con un fortunato numero uno sul sellino ed Alessandro alle redini per bagnare nel migliore dei modi l’esordio agli ordini della compagine in giubba gialla che sta dominando le scene. Si rimane dalle parti di Noceto anche per quanto riguarda Allegra Gifont, un comodo due avuto in dono dalla sorte e, come il compagno di training, erede del grande Maharajah, la partner di Vincenzo Piscuoglio Dell’Annunziata è veloce e vanta condizione al top che la candida al podio, mentre due passi falsi di recente memoria non minano la fiducia del team campano cui fa capo Antony Leone, il probabile protagonista delle fasi iniziali della contesa, sul gradino più basso del podio nel Derby e poi autore di una serie di brillanti piazzamenti ed un primo piano proprio a Napoli nel Regione Campania con Gaetano Di Nardo nei panni del perfetto interprete tattico. La vittoria a Montecatini preceduta da un positivo terzo posto torinese hanno risaldato il feeling tra Amon You Sm e Federico Esposito, il second trainer di casa Gocciadoro che si rivela catch di talento tutte le volte cui è richiesto il suo apporto: ha già vinto un Continentale in sulky a Radiofreccia Fi e tenterà il raddoppio con uno dei soggetti dalle migliori chance in questa domenica di inizi autunno. Ancora la regia tecnica di Gocciadoro per Al Capone Stecca, presenza costante a livelli d’elite e per il quale la prima fila rappresenta sì un valido trampolino di lancio, ma anche un possibile handicap avviandosi al largo di velocisti di rango, mentre la sua vicina di schieramento, la cresciuta allieva del danese Erik Bondo, Arnas Cam, contraddistinta dall’inusuale manto grigio, chiuderà la prima fila mettendo in campo condizione al diapason, un perfetto accordo con il lanciato Santo Mollo ed esibendo la recente vittoria a Montecatini ottenuta dopo perfetta condotta da parte del suo interprete.

Si scende in seconda fila per la quinta pedina di marca Gocciadoro, quell’Aramis Ek che non si perde una sfida lottando sempre con generosità e profitto, ma che non vince una corsa da dicembre 2019 quando si impose a Siracusa nel Gran Premio del Mediterraneo, mentre la griffe Bondo al training e la classe del leggendario Enrico Bellei alle redini, rappresentano valido biglietto da visita per uno dei possibili, probabili, protagonisti del Continentale 2020, il transalpino Grand Art, all’esordio nel Bel Paese con concrete aspettative in ottica vittoria corroborate da un primo piano ottenuto ad agosto a Vincennes guidato dall’italianissimo Gabriele Gelormini. Si resta fuori confine, almeno per i natali, con Juan Bros, il teutonico sesto prospetto targato Gocciadoro e affidato alla solida esperienza di Beppe Lombardo Jr, classe ’63 e tanti allori conquistati con un’altra giubba gialla, quella dell’esigente Cesare Meli, il quale ha rodato la forma in un trial cesenate e può far sentire la propria stentorea voce nelle fasi cruciali della corsa.

I partenti