Merano: 81° Gran Premio Merano Alto Adige

Merano Maia 81° GRAN PREMIO MERANO (© FOTO PRESS ARIGOSSI)

Due mila spettatori a rappresentarne quindicimila in un’atmosfera magica. Unica. Le disposizioni sulla sicurezza hanno forzatamente contenuto il numero di persone nella struttura dell’Ippodromo ma l’effetto, la partecipazione, il boato di coloro che erano presenti ha idealmente “riempito” anche per chi non ha potuto esserci lo scenario inimitabile del Gran Premio Merano Alto Adige. Anche il sole e la luce spettacolare della giornata, dopo una vigilia climatica da tregenda, hanno voluto rendere omaggio al coraggio e la voglia di tenere alto il livello di questa giornata.
Il francese Le Costaud non ha potuto trovare il secondo successo in questa corsa, ma l’uno due è invece riuscito a dodici mesi di distanza ad un eccezionale L’Estran, preparato ad arte per questo giorno da un team Aichner che ha giocato una partita tattica perfetta mettendo subito in prima linea il veterano Notti Magiche. Tolta l’iniziativa al sauro di Guillame Macaire, marcato stretto anche da Il Superstite, la corsa si è sviluppata avvincente. Caduto Quick Davier sull’Oxer come nella corsa di preparazione, Le Costaud rompeva gli indugi ma senza riuscire a intimidire gli avversari più tenaci e qualitativi che dopo il salto del muro hanno fiutato il grande favorito vulnerabile. Allora Jan Faltejsek dava il via al suo Northerly Wind che a metà del rettilineo opposto osava debellare il francese prontamente seguito da L’Estran. I due attesi co-protagonisti hanno allungato sull’arginello e sul finire della curva, perfettamente appaiati, si sono giocati a viso aperto la vittoria. E prima del salto finale altro boato nel momento che L’Estran dava l’accelerazione decisiva che lo innalzava a duplice vincitore di questa corsa entrando di diritto nell’olimpo dei grandi steepler di questa corsa unica.
Gioia per JJJ, Josef Bartos, Josef Vana e Josef Aichner e per tutto il team giallonero con festa grande già in ippodromo. Al terzo un francese, si ok ma Soldier’s Queen! poichè Le Costaud mollava la presa nel finale rispettato da James Reveley. Quarto un commovente Al Bustan al quarto Gran Premio consecutivo onorato fino in fondo. Quinto Zanini, positivo su Le Costaud finito a passo dimesso.
Il Criterium d’Autunno-Trofeo Il Pido, il Gruppo I per siepisti di tre anni premiava Lemhi Pass, preparato con bravura da Laura Marinoni e montato con gran fiducia da Jan Faltejsek. Confermata la linea comune e qualitativa con l’esemplare No Profit.
La Corsa Siepi dei quattro anni-Redmoon Apple, sfuggiva anch’essa agli incursori francesi poiché il punto fermo di questa generazione, Sky Constellation, forniva un’ennesima prestazione di livello e nonostante la sua consueta piccola divagazione sul salto della siepe finale finiva in piena spinta sullo steccato delle tribune nelle mani di Raffaele Romano, inattaccabile per il transaplino Apple’s Cat e per Pour Vous et Nous.
Apriva il pomeriggio, nel segno della qualità, un altro gioiello Aichner di nome Brunch Royal, montato in punta di fioretto da Alberto Carrassi del Villar, che faceva suo il cross country.
La ben frequentata prova per sole amazzoni dava ulteriore lustro al re delle prove sul miglio della mista di Maia, l’inossidabile Mychoon che regalava l’ennesima gioia a Claudia Wendel ed al team Adel che faceva suo anche il secondo posto con Ragner su Dersu Uzala.
La tradizionale maratona per i gentlemen, il Premio Kurt Goldegg, era territorio ideale per il monocorde ma inesauribile Meyandi che regalava anche un significativo secondo successo al cavaliere Alberto Carrassi. L’atteso Zollikon finiva secondo su Having Fun.
Ed infine la tris quartè quintè che ha salutato vincitrice South Dakota con Debora Fioretti, grintosa il giusto per respingere il gran finale di Gold Return, con Cavalla Selvaggia, Oak Bluffs e Donzella del Lago a completare l’arrivo (6-10-8-5-13 la combinazione).
Va cosi agli archivi ed ai ricordi un’altra fantastica edizione del Gran Premio Merano Alto Adige che verrà ricordata oltre che per il doppio di L’Estran, anche per quei due mila in tribuna che fecero in modo di farsi sentire come quindicimila, il numero che auguriamo a tutti tornerà a riempire l’’ippodromo di Maia.
(© FOTO PRESS ARIGOSSI)