Bleff Dipa vince il 93° Derby Italiano del trotto

Roma Capannelle Arrivo 93 Derby

Nelle ultime sei edizioni del Derby del Trotto c’erano le vittorie sorprendenti di Sugar Rey, Testimonial Ok, Valchiria Op, Zlatan e Alrajah One con la sola Unicka capace di onorare il pronostico ma questa volta il nome del vincitore è stato addirittura scioccante: ad imporsi nell’edizione numero 93 del Derby Italiano del Trotto (€. 847.000 – gr. 1 – per maschi interi e femmine indigene di 3 anni – mt. 2.100) è stato Bleff Dipa, fino ad oggi solamente ai margini della prima categoria e confinato al terribile numero 14 di partenza, che era offerto a 70 contro 1.
Dietro la vittoria di un outsider come Bleff Dipa c’è però un team che da tanti anni lavora benissimo e raccoglie risultati eccellenti: Holger Ehlert come allenatore (il trainer tedesco nel corso dell’annata ha anche subito il secondo delicatissimo intervento chirurgico al cervello della sua vita) e, soprattutto, Roberto Vecchione come guidatore che oggi pomeriggio all’ippodromo delle Capannelle ha indovinato davvero ogni mossa in sulky al portacolori francese.
La vittoria di Bleff Dipa è iniziata ancor prima dello stacco della macchina quando Vecchione ha deciso di rinunciare completamente alla partenza ripiegando in coda al gruppo ma lungo la corda: da quella posizione il figlio di Mister J.P. è miracolosamente progredito per linee interne fino a figurare quarto alla corda a 600 metri dal traguardo (ma comunque in ottava, nona posizione). A quel punto c’è stata la terza mossa decisiva operata da Vecchione che ha colto al volo uno spazio millimetrico per uscire dalla corda e guadagnare la scia del favorito Bepi Bi (a sua volta proteso dietro l’attaccante Blackflash Bar) , ideale trampolino di lancio per la volata finale. In retta di arrivo (14.5 l’ultimo parziale) gli attaccanti Blackflash Bar e Bepi Bi si sono protesi a lato del battistrada dal via Bubble Effe e dopo strenua lotta sono riusciti infine a sopravanzarlo di giustezza a 30 metri dal traguardo ma nel frattempo Bleff Dipa ha prodotto il suo incisivo scatto al loro esterno e in zona traguardo è riuscito a passare di poco ma chiaramente.
Il 93° Derby Italiano del Trotto, certamente l’edizione più bella da parecchi anni a questa parte, è stato dunque vinto da Bleff Dipa per i colori francesi di Jean Pierre Barjon (il Presidente di LeTrot, l’ente che sovrintende alle corse al trotto in Francia) a medi di 1.13.5, la stessa attribuita a Blackflash Bar, Bepi BI e Bubble Effe classificati nell’ordine al suo seguito dal Giudice di arrivo.
Mai nel vivo della corsa Barbaresco Grif (il vincitore del Città di Napoli e del Nazionale) , protagonista della fase iniziale ma scomparso presto di scena Boltigeur Erre, subito falloso Bolero Gar. Oscar della malasorte invece per Baresi Effe, ritrovatosi secondo in corda dietro Bubble Effe quando sulla seconda curva Blackflash Bar è uscita all’esterno per prevenire Bepi Bi e rimasto chiuso senza spazio in quella posizione senza poter virtualmente correre: quinto sul traguardo con mille recriminazioni.

OAKS DEL TROTTO
Nel campo affollato di quattordici unità erano tre le protagoniste annunciate dell’edizione 2020 delle Oaks del Trotto (€. 253.000 – gr. 1 – per femmine indigene di 3 anni – mt. 1.640) : l’ottima Betta Zack, vincitrice del Campionato Femminile, la molto cresciuta Balsamine Font, allenata in Svezia da Bjorn Goop e in bella suite di successi, e Bahamia, favorita dal miglior numero di avvio ma al rientro dopo un mese e mezzo di assenza dalle piste.
La corsa ha però perduto due delle tre favorite lungo il percorso perché Balsamine Font ha rotto a metà gara nel tentativo di avvicinare le prime del gruppo e Bahamia, iniziale leader prima di cedere il comando delle operazioni alla compagna di allenamento Betta Zack, si è disunita in errore (quasi certamente a causa di un contatto con Bonneville Gifont protesa al suo esterno fin dalla partenza) ai 250 finali perdendo l’opportunità di andare all’inseguimento di Betta Zack al quale avrebbe certamente conteso il successo. Le disavventure occorse prima a Balsamine Font e poi a Bahmnia hanno spalancato la strada di un chiaro successo alla meritevolissima Betta Zack che, alla richiesta del suo bravissimo interprete Andrea Guzzinati, ha sciorinato un percorso di testa a ritmo sostenuto che ha reso vani i tentativi di rincorsa delle avversarie superstiti. Dopo aver speso un primo quarto da 1.10 per assumere il comando e averne “sparato” un altro molto consistente in 28.5 sul penultimo rettilineo (quando dalla terza pariglia ha mosso all’attacco in terza ruota Bahia Pax) , Betta Zack ha concluso con minor slancio in 29.5 ma la sua vittoria, soprattutto nel momento in cui Bahamia si è eliminata in rottura, non è mai stata realmente in discussione. La portacolori dell’Allevamento Il Grifone della famiglia Brischetto si è espressa a buona media di 1.12.6, comunque lontana dal record della corsa di Genny di Jesolo.
Bonneville Gifont è stata autrice di una prestazione superlativa perché si è ritrovata confinata all’esterno scoperta fin dalle prime battute ma ha avuto la forza e la generosità di rimanere gagliardamente in quota fino al traguardo conquistando una meritata piazza d’onore. Bahia Pax ha fornito buon allungo ai 600 finali arrivando a gravitare sulle prime all’inizio della retta di arrivo ma alla distanza il suo spunto si è esaurito e alle rimanenti piazze sono emerse con fresco allungo conclusivo Belen Hall Fas (perfetto in sulky Roberto Vecchione) , Berenice Bi e Betta Indal.
ph. Domenico Savi