Merano: resoconto 82° Gran Premio Merano Alto Adige

Merano L'Estran vincitore 82° Gran Premio Merano Alto Adige

E’ successo. E’ successo per davvero. Tutto quanto non solo il team del cavallo ma un po’ tutto l’ambiente più o meno velatamente s’aspettava, è successo per davvero. L’Estran è entrato nell’olimpo dei saltatori che sulla pista di Maia con le loro gesta hanno fatto la storia, vincendo per il terzo anno consecutivo la più spettacolare corsa sugli ostacoli, la più coinvolgente, la più sentita. In un ambiente ancora una volta elegantemente vestito a festa, d’accordo coi numeri consentiti dal momento attuale, la tanto attesa trama di un racconto cominciato tre anni fa con l’acquisto di questo fantastico saltatore, ha trovato il suo lieto epilogo. Il sommo Or Jack non è più il solo cavallo capace di vincere questa corsa per tre anni consecutivamente.. del futuro non sappiamo.

Gli alfieri di scuderia Il Superstite prima e Notti Magiche dalla curva di Marlengo in avanti, hanno imposto l’andatura aprendo la via al loro capitano che, andando via in progressione, ha dato il la al primo boato delle tribune e se è vero che il valido francese Embrun d’Oudairies con un gran volo ha saputo avvicinare L’Estran in retta d’arrivo, la vittoria era ormai nelle mani, anzi nei polmoni di questo saltatore fantastico che veniva a traguardo per la incontenibile festosa gioia del team giallonero, tra una valanga di applausi. Terzo concludeva Northerly Wind con un Jan Faltejsek non al meglio per i postumi della caduta di ieri nel Nazioni davanti allo stoico Notti Magiche e l’atro transalpino Calotin.

Il prestigio francese aveva trovato modo di esaltarsi nella Gran Corsa Siepi dei 4 anni, per merito di un semplicemente strabordante Spes Militurf, alla quinta vittoria consecutiva e di una levatura davvero importante. Alle spalle del baio di Mounsieur Guillame Macaire ben montato da Killian Dobourg, con gran recupero dalle retrovie l’altro transaplino Henri Le Farceur suggellava il trionfo francese tra i 4 anni con il valido Big City, primo dei portacolori italiani, al terzo posto.

Il 13° Criterium d’Autunno per i siepisti di tre anni, il terzo Gruppo I di giornata, premiava i meritevoli giovani portacolori di una squadra polaccca, Isatis de l’Ecu con Luigi Maceli ed il compagno Ocean Life, con il trainer Greqor Wroblewsy che può ora vantare non uno ma due tra i migliori rappresentanti della generazione più giovane di siepisti.

Il cross d’apertura era nei preventivi, nella disponibilità del team Adel, il quale festeggiava in effetti l’en plein con il veterano Manolo che però concludeva davanti al più atteso compagno Iftane.

Il Kurt Goldegg, la maratona riservata alle amazzoni ed ai gentlemen, premiava Riana, una fondista che più fondista non si può. Con Frederik Tett allungava in dirittura quando molti suoi avversari cominciavano ad arrancare. Tra le amazzoni Claudia Wendel non riusciva a vincere per il quinto anno consecutivo il Terme di Merano, vedendosi raggiunta e sorvolata dalla nera sagoma di Solfeggio che Danila Cherio portava a autoritario successo.

Infine sul miglio festeggiava anche Alberto Berton con il suo Clarmont.

Con la premiazione festosa, la lady più elegante e le suggestioni dei vari artisti intervenuti, passa alla storia il racconto che tutti oggi volevano venisse narrato. L’Estran uno, due e ….tre!
(© FOTO PRESS ARIGOSSI)