Capannelle Galoppo: le corse di domenica 24 ottobre

Capannelle Galoppo

Una meravigliosa domenica attende gli appassionati di galoppo alle Capannelle!Otto corse e tutte di alto profilo e livello qualitativo che da Milano sono state trasferite a Roma. In programma tre corse di gruppo due, due listed , una pattern riservata ai cavalli purosangue arabo, un handicap principale ed una condizionata. Sette corse saranno disputate in pista grande e la ottava su quella dritta con le distanze che andranno dai 1000 fino ai 2400 metri. Il Gran Premio del Jockey Club è Storia del nostro galoppo, coevo del francese Arco di Trionfo ne è sempre stata la versione italiana intergenerazionale, posizionato a circa tre settimane dalla corsa parigina, naturalmente con differente valenza assoluta ma con identico spirito tecnico. E’ stato da sempre anche il controcanto autunnale del gran premio Milano , fino agli anni 70 su distanza dei 3000 metri contro i 2400 del Jockey Club. Un punto fermo di altissimo profilo della nostra ippica , oltretutto mutando il nome dal prezioso Ente tecnico che sovraintendeva a tutto il mondo del Turf italiano. Da alcune stagioni al suo nome si aggiunge quello di Pio Bruni, magistrale e coltissimo punto di riferimento fino alla fine per generazioni di appassionati. Il primo vincitore nel 21 ( due volte non si è corso quindi siamo alla edizione 99) fu Priapo ma scorrendo il prezioso albo aureo dei laureati ci si imbatte nei nomi storici di cavalli come Scopas, Erba, Pilade, Ursone ( colui che sostenne il leggendario trial con Nearco e Bistolfi prima del Paris), Bellini, Zuccarello, Fante, Tenerani , Astolfina, Norman che fu il primo straniero ad imporsi nel 1953, seguito dalla leggenda del turf mondiale Ribot e poi da Tissot. A cavallo degli anni 60 il Jockey Club fu davvero un piccolo Arco di Trionfo come testimoniato dai nomi di Nagami, secondo straniero e poi stallone in Italia, Sedan, Rio Marin, Molvedo che vinse l’Arco, Misti e Soltikoff, altro laureato di Parigi. I nomi importanti non sono mancati anche successivamente : Marco Visconti, Ruysdael, Bacuco, Weimar, Tierceron, Laomedonte, Infra Green che fu sesta a Parigi, Awaasif, Toni Bin altro trionfatore parigino, Misil, Shantou, Shirocco che sconfisse in epico duello Electrocutionist, Cherry Mix che lottò l’Arco, Schiaparelli e poi Novelist, un campione, fino all’ultimo laureato, lo scorso anno ovvero Walderbe. Nel 77 Balmerino , secondo di Arco, vinse ma fu distanziato. Vantare due successi sono Erba, Norman e Schiaparelli. Lanfranco Dettori ha vinto sei volte il Jockey Club dal 1970 in poi cosi come quattro volte , sempre da quella data, lo hanno vinto John Dunlop, Saeed Bin Suror e Godolphin. Chi vincerà la edizione, unica nella storia, in programma sulla pista di Capannelle ? Alter Adler , con in sella Dettori, sarà il favorito. E’ uno degli ospiti tedeschi ed ha certamente le carte in regola perchè è il secondo del derby di Germania e le sue linee sono internazionali senza dubbio. Lo segue anche l’altro connazionale Alborz che però nello stesso derby era fuori quadro. Torna dalla Francia Road to Arc che, dopo carriera italiana, è stato trasferito nelle scuderie di Jerome Reyner. La opposizione italiana è forte di Brigante Sabino che sui 2400 ha vinto il gran premio d’Italia, Mooney Love in ottima forma e Thunderman che allunga fino ai 2400 ma che è laureato di Roma e Presidente della Repubblica. Il Gran Criterium da sempre rappresenta il momento più alto nella carriera di un due anni in Italia. E’ stato il viatico per un secolo per potersi definire leader della generazione e per poter svernare coltivando ambizioni future di primissimo livello. Certo non sempre è stato possibile per tutti mantenerle. Vis a Vis è stato l’ultimo a vincere la corsa che fu anche d Nearco. Prima di lui Rubayat fresco laureato anche di Di Capua romano e prima Mission Boy secondo di Derby. Un alloro che ha premiato anche Royal Youmzain, Biz Heart, Hero Look, Priore Philip che vinse anche il Roma, per restare agli ultimi anni ma l’albo d’oro comprende alcuni dei migliori cavalli italiani di sempre. Il miglio di capannelle sarà il palcoscenico della unica edizione romana di sempre. Si sfideranno in sei ma tutti con ottime chance. Allunga la distanza Baghed che in estate fu splendido runner up nel francese Papin. Allunga anche The King Horses che resta sull’ottimo assunto nel Criterium Nazionale. Il favorito della corsa sarà tuttavia Some Respect capace di escalation formidabile culminata nella vittoria nel premio Riva. Gli si oppone di nuovo Don Chicco che nel premio De Montel lo aveva preceduto. Prova il Sindacalista ed è di grande fascino la presenza di Vincere Insieme che ha entusiasmato nella sua ultima sortita. Dormello è già da solo un nome che significa storia del turf mondiale. Dormello Olgiata è , ancora oggi, il nome assunto dagli anni trenta dalla formazione di Federico Tesio e Mario Incisa e che ha dato all’ippica mondiale campioni come Cavaliere d’Arpino, Donatello, Nearco, Niccolò dell’Arca, Tenerani, Botticelli, Ribot, Marguerite Vernaut e ovviamente non soltanto. Dormello , nella seconda metà del 900, è stata dedicata la corsa che è nata come una sorta di Gran Criterium femminile. Che abbia avuto un notevole successo lo testimonia il fatto che è l’unica corsa italiana che nell’ultimo ventennio ha visto aumentare le sue quotazioni passando da gruppo tre a gruppo due. Domenica il miglio in pista grande di Capannelle eleggerà la migliore femmina italiana del 2021 che affronterà la prossima stagione classica da leader. L’ultima a vincere lo scorso anno è stata Telepatic Glances preceduta negli anni da Night Colours, Noblesse Oblige , Sweet Gentle Kiss, Cassina de Pomm, Fontanelice e Punta Stella. La nuova laureata uscirà dal campo partenti di nove protagoniste tra le quali la ospite Jacinda di Reyner che si è piazzata a Varese nel Criterium. Trova Atamisque, Calithea, Queen Rouge, Spring Love, Star of Carina, Terra del Sole, Terry de L’Alguer, Tower of Silence. Sono le migliori possibili. Il pomeriggio eccezionale si compone anche della unica pattern italiana riservata ai purosangue arabi anche questa intitolata al Jockey Club e prevista sui 1800 metri e aperta agli anziani. Saranno in campo in sei protagonisti. L’Omenoni sui mille metri, ricco di tradizione , non mancherà di essere spettacolare come sempre , un chilometro da vivere in apnea con in campo , ristretto, The Conqueror,, la nostra punta di diamante, opposto a Agiato e i Pompieri di Viggiù con anche il terzetto di scuderia composto da Penalty, True Motion e Venere Rockeby. Una delle listed di maggiore valenza selettiva per i due anni è rappresentata da Campobello sulla impegnativa distanza dei 1800 metri che apre una finestra ideale sulla successiva stagione anche classica e , volendo, si può anche subito bissare dopo 14 giorni nel Berardelli sulla stessa distanza ma in pattern. Al via di questa edizione saranno in sei e tutti attrezzati per la distanza lunga per un due anni .Nel tradizionale HP Madonnina, scelto come TQQ, saranno le femmine ad animare i 1800 metri della corsa e in ben 13 con le ottime Raven Rosa, Lyrical, Come to Run, Mutamayezah, Fuoriserie e Burattina in evidenza . Appuntamento alle ore 13,15 , orario della prima corsa e buon divertimento