Arcoveggio: un GP della Vittoria pari alle attese

Un arrivo entusiasmante stile galoppo, la grande festa in pista del team della Mabia capitanata da Marco Biancone, la felicità di Andrea Buzzitta a ritrarre il pathos e le emozioni che Floss ha regalato al pubblico dell'Arcoveggio. Floss primo con un corto muso di margine su El Più Light, poi terzo Fobos lì a contatto avanti a For Kelly Park. Questo Gran Premio della Vittoria 2006 si preannunciava incertissimo ed "impossibile" da decifrare antepost. Così è stato perché sino all'ultimo passo di trotto nessuno ha veramente intuito che sarebbe salito sul gradino più alto del podio. Floss ha legittimato questa vittoria fondamentale per la propria carriera con un percorso di attacco lungo l'ultimo giro. Ne ha avuto la forza sorretto da una condizione al limite della perfezione. Andrea Buzzitta ci ha creduto davvero oramai in inscidibile binomio con questo trottatore che gli sta regalando da tempo vittorie in serie. All'ingresso in retta di arrivo è parso di assistere ad una vera carica verso la vittoria, tutto il gruppo compatto ad eccezione di Ergon Jet che si era disunito affrontando la curva di fondo. In testa Teddybear su Fobos e El Più Light che poi ha spostato, al largo Edif del Ronco ed ancor più su a destra proprio Floss che ha avuto il guizzo, il rush, il colpo di reni per reggere la stoccata estrema di El Più Light, il tutto mentre Teddybear sbottava di galoppo e For Kelly Park cercava spazio che non esisteva proprio più. In linea quasi tutti, un mucchio "selvaggio" stile handicappone riuscitissimo, la foto stretta a cui è ricorso il Giudice di Arrivo, la sensazione che Floss però l'avesse vinta lui, le urla dei tanti tifosi palermitani, di tutto il colorito entourage della Mabia e poi l'annuncio finale e l'esaltazione collettiva per questo successo che corona veramente un momento superbo di scuderia. Gran Premio della Vittoria dal colore bolognese quanto a proprietà, dal sapore mediteranno di Sicilia per ciò che concerne training e guida di Andrea Buzzitta. Non è stata proprio semplice la tattica per Andrea Buzzitta che si è trovato quarto in corda al via dopo che Fobos era riuscito a scavalcare El Più Light con 29.5 a tutta spinta. Anche Fabiolupo Fi trottava avanti a Floss. Subito è scattato dal gruppo Teddybear, alleato di Ergon Jet, sorvolare sulla retta di fronte Fobos che non si è opposto. Allora la mossa di Pietro Gubellini con Edif del Ronco in avanzata su Teddybear con Floss impegnato a cercar di uscire dalla corda e con Ergon Jet in progressione dal fondo. Floss ai 600 finali ha attaccato duramente la coppia di testa, Ergon Jet ha cercato di seguirlo ma ha rotto lungo l'ultima curva. In retta un gruppo compatto, spalla a spalla, Teddybear che cerca vanamente di resistere ma poi si arrende, Floss che passa, El Più Light che attacca a sua volta dopo aver trovato lo spazio, ed anche Fobos che resiste all'interno e For Kelly Park che si impegna in un buon rush estremo. Floss resiste, una narice forse più che un muso, un centimetro che vale una "storia", un minimissimo margine per la felicità di un team che si lancia in premiazione con una trentina di aficionados che non lesinano certo urla e si abbracciano come avessero vinto la Coppa del Mondo. Ma per Marco Biancone "L'Olandese" questo Gran Premio della Vittoria è veramente una Coppa, ha creduto sempre in questo trottatore, ha resistito, ha difeso un idea di qualità che Andrea Buzzitta ha magnificamente elevato alla massima potenza. Onore però ad El Più Light, una super prova anche per lui, una dura partenza, terzo sul percorso, le giuste mosse di Paolo Romanelli. Brucia perdere così, ma uno dei due, tra Floss e El Più Light doveva vincere. La parità è stata sfiorata, ha deciso tutto quel centimetro di sabbia che divide spesso le imprese tra gloria e sofferenza, tra paradiso e recriminazione, tra un podio di "Vittoria" ed un posto d'onore che, almeno stavolta, non odora per nulla di sconfitta. Resta oltremodo l'impressionante bellezza di questa gara, davvero seguita palmo a palmo dal meraviglioso pubblico di Bologna che ne è stato ripagato ricevendone metro dopo metro emozioni in serie grazie all'ardore agonistico con il quale quasi tutti partecipanti hanno intepretato lo sviluppo tattica. Perché anche Edif del Ronco ci ha provato, missione impossibile per come è venuta, perché Ergon Jet ha rotto quando stava cercando di attaccare, perché Byron Lord si è classificato quinto non lontano, perché Teddybear ha corso pure alla grande sperand che Ergon Jet poi lo seguisse al momento decisivo. Probabilmente questa è stata la corsa più bella dell'anno qui a Bologna, e forse non solo. Gran Premio della Vittoria che iscrive al primo successo di alto profilo nazionale la Scuderia Mabia nell'Albo d'Oro alla casella 2006. Per Floss adesso c'è odor di "Due Torri" e la pista sarà sempre questa dell'Arcoveggio. Da dove Floss è partito e dove è magnificamente ritornato per essere incoronato re dell'autunno felsineo.