Capannelle: il classico Argenton

La riunione invernale in ostacoli entra nel suo momento della verità, da sabato in avanti i traguardi saranno, settimanalmente, senza appello. Vanno in scena le “classiche” e il Grande Steeple-Chase di Roma, piatto forte del programma della prossima riunione di corse, oltre ad essere una delle più antiche mai disputate a Roma (prima edizione nel 1854) è proprio l'essenza della storia del turf, meglio le sue radici.
Osservare e gustare un cross ad alto livello miscelato opportunamente con parte del percorso in steeple significa fare un lungo balzo all'indietro nel tempo, vuol dire comprendere l'evoluzione delle corse. Se oggi in ogni parte del mondo si corre in piano in ippodromo lo si deve a chi quattro o cinque secoli or sono iniziò per il gusto della sfida a correre da una parte all'altra dell'orizzonte quali che fossero gli ostacoli naturali tra la partenza e l'arrivo. Sono nate così le corse dei cavalli, sfide tra autentici e audaci appassionati, percorsi di sei o sette chilometri. Il cross oltre a farci emozionare più di qualsiasi altra corsa ci ricorda le nostre origini. E' cosi che sono nate le corse e come ogni anno il rito si ripeterà anche questa volta alle Capannelle quando i protagonisti della corsa, la quarta (ore 16.00), inizieranno a percorrere i 4270 metri disseminati di ostacoli di campagna e tradizionali, con tutti i binocoli puntati sulla tremenda gabbia di staccionate che sovente decide la corsa.
Sarà uno spettacolo perché in campo scenderanno otto agguerriti eroici protagonisti con Franco Contu, che alla fine ha lasciato nel box il vegliardo Silvio Lo Svelto, ma che lancia ugualmente ben tre suoi allievi. Si tratta di Iseia, la prima punta con in sella Dirk Fuhrmann l'invincibile, di American Skin e di Spavaldo.
Una triplice arma offensiva che cercherà di stringere in una morsa Italian Legend, l'unico allievo di Favero in campo ma anche il favorito con in sella Raffaele Romano che in questo genere di corse è un maestro. Non manca il tocco di internazionalità alla corsa perché dall'estero scende appositamente Juniusz, anzianissimo con i suoi dieci anni, che già una volta era apparso a Milano nel Grande Steeple senza fortuna, mentre gli altri in campo saranno i compagni Little Vega e Texan Tango più Logan Smith.
Uno spettacolo dunque cui farà da degna cornice il premio Tersilio Bietolini altro ippico doc, una corsa che è anche l'ultimissima chiamata in vista del Criterium di Inverno di cui ripete il percorso. Saranno in sei e tra questi un ospite ben noto come Bremen Plan che sulle nostre piste in novembre ha fatto già faville ed ora prova per la classica romana.
Gli si opporranno Bruciapelo, Carlomagno, Passion of Mind, Tagritte del Nilo e un altro ospite Vegas. Otto le corse in tutto, con inizio alle 14,30, ancora in siepi e con altre cinque corse riuscitissime dal punto di vista spettacolare sulla pista all weather, ricchissime di partenti e dunque incerte al massimo.
Si tratta di tre handicap, di una vendere e di una maiden sul miglio per i tre anni con la bellezza di sedici partenti. Bisognerà venire presto alle corse perché alle 11,30, presso la Club House, il Comitato Organizzatore (composto da Stato Maggiore Esercito, Fise e Associazione Arma di Cavalleria) del centenario della scomparsa di Federico Caprilli, il vero inventore della monta moderna, colui che rivoluzionò l'assetto in sella ad un cavallo, presenterà tutte le iniziative che si snoderanno durante l'intero anno, mentre poco dopo al tondino sfileranno gli stalloni Allevamento della Berardenga presentati ad allevatori e appassionati. Tre corse pony impegneranno i ragazzi nella prima riunione di corse galoppo del 2007.