Pillole di storia: il Grande Steeple Chase di Roma

La prima edizione della corsa di svolse giovedì 30 marzo 1854 sui terreni dei Prati Fiscali, al di là del ponte Nomentano ed al proprietario del fondo, tale Angelo Bernardini, venne corrisposta una indennità di 40 scudi romani. Nella seconda giornata della riunione, il 28 marzo, erano programmate le corse ad ostacoli su percorso lineare.
La seconda corsa, quella sulle tre miglia, non è altri che la prima edizione del Grande Steeple Chase di Roma, il primo Gran Premio in ostacoli dell'ippica italiana. Il vincitore fu il visconte di Saint Roman, “attaché” dell'ambasciata francese a Roma, in sella a Pandolfo: un binomio che aveva già trionfato in corse steeple-chase e siepi a Chantilly e Versailles. Per la cronaca, il visconte vincerà poi anche la seconda edizione, però in sella a Auburn.
“Per rendere più confortevole la permanenza di spettatori – si legge nel volume L'Ippica a Roma 1844 -1884 di Domenico Rotella - erano stati innalzati degli appositi palchi per le signore ed alcune tende per il buffet. Prezzi d'ingresso: due scudi le carrozze a due cavalli, sei scudi quelle a quattro, gratis gli appiedati. Notevole fu il servizio d'ordine impegnato. Per la fanteria erano presenti 3 ufficiali, 1 aiutante sotto-ufficiale, 2 marescialli, 3 sergenti, 6 caporali, 50 fanti; per la cavalleria c'erano 3 ufficiali, 7 brigadieri, 2 trombe, 39 dragoni. Furono ammirati i “treni” (ossia le carrozze al seguito) del duca Grazioli e del principe Torlonia. Destò invece grande curiosità una carrozza a sei cavalli con dentro alcuni francesi addetti alla propria ambasciata. I postiglioni portavano sul cappello fettucce e coccarde coi colori francesi ed in più una obsoleta parrucca incipriata….. “