Cesena: le celebrazioni garibaldine
Il caporale Comandini annotò su un taccuino personale tutti i movimenti del proprio reparto insieme con i nomi dei volontari che formavano la sua squadra. Il formato del taccuino, rilegato in cuoio marrone e con la chiusura a fermagli, è di 8x13 cm.
Le prime 35 pagine sono scritte a lapis, cui seguono, rovesciando il volumetto, altre 20 pagine con l'elenco dei nomi dei compagni. Lo stile è semplice ed essenziale, la grafia veloce e disordinata, ma il racconto, pur scarno e schematico, conserva un suo peculiare valore documentario e per questo l'occasione del bicentenario garibaldino appare la giusta occasione per pubblicarlo integralmente e farlo conoscere ad un vasto pubblico.
Il volume infatti arricchisce il filone della memorialistica garibaldina, che è genere tuttora molto frequentato, e si aggiunge agli studi fin qui intrapresi sulla biblioteca Comandini. Esso è proposto soprattutto ai ragazzi, come immagine non oleografica del Risorgimento e del suo più famoso eroe.