Arcoveggio: un Vittoria dai mille risvolti

Una grande giornata che da sempre impreziosisce l'autunno ippico bolognese, è l'attesa domenica del Gran Premio della Vittoria, appuntamento di spicco nell'annata dei free-for-all di stanza nel continente, spartiacque tra una intensa stagione dedicata alle giovani leve e un ricco programma riservato ai soggetti più anziani, protagonisti assoluti anche in campo internazionale durante le nebbie novembrine e la fredda brina di dicembre. L'edizione 2007 del Vittoria racchiude in sé una notevole dose di equilibrio dal punto di visto tattico e un buon tasso tecnico tra i dodici contendenti al via, con la distanza dei 2460 metri e la partenza con i nastri, a rendere la trama davvero intricata.
La disamina della contesa parte dagli inquilini, due per la precisione, del secondo nastro, il nobile Giuseppe Bi, che ricordiamo terzo classificato nel Derby e da sempre punto fermo della generazione 2003,ed il teutonico Oak General annunciato in grande forma e particolarmente adatto agli schemi che prevedono le maratone sui quattro giri di pista, con l'indigeno guidato da Roberto Andreghetti e il portacolori tedesco improvvisato da un sempre più convincente Alessandro Gocciadoro. Nel risalire lo schieramento ci imbattiamo in un altro primaserie proveniente d'oltralpe, Ulay Boko, recente protagonista sulla pista felsinea e oggi interpretato dal migliore tra i driver di casa nostra, Enrico Bellei, reduce da un giovedì milanese in chiaro scuro, contraddistinto dal successo di Idole di Poggio nel Mangelli Filly ma anche dal nulla di fatto dell'atteso Ismos Fp nella prova principale. Ci spostiamo di qualche posizione e troviamo il grintoso Gregomar, aitante figlio del sire Lemon Dra, che si avvarrà delle ispirate mani del bravissimo Pietro Gubellini, mentre per Fedora Caf si scomoda Fabrizio Ciulla, catch driver freddo e determinato che a Bologna vanta molti sostenitori, con Galantez e Andrea Farolfi in caccia del podio assieme al vecchio ed indomito Vediomar atout di giornata per il campano Roberto Vecchione.
Contorno bello e ricco spunti che vede ancora gli internazionali nel ruolo di primattori nel premio che ricorda Ugo Berti, un miglio nel quale The Vicster e Roberto Andreghetti propongono la loro candidatura alla vittoria consci della forma al top che Gc Light porta in dote, mentre per Gabella Dj e Gloria Gainor il podio è un obbiettivo ampiamente alla portata. Alle 14.00 il via alla kermesse con i puledri in pista e un'ospite milanese in evidenza per forma e guida, parliamo di Ligea Degli Dei, che Pietro Gubellini guiderà da par suo, cercando di replicare alla seconda con la fascinosa Gamay, mentre la terza ben si presta ad una trio dai ricchi risvolti monetari grazie agli inserimenti sul traguardo di Inventor Trio, Innominato e Inquina di Maser. Il programma decolla ulteriormente alla sesta grazie all'intricata sfida sui due giri che vede Chenier Blue ed Es Esterel proporre il dualismo Bellei/Gubellini che tanto entusiasma il competente pubblico Bolognese, mentre alla ottava In Love di Jesolo e alla nona El Mineiro, regalano ai due primi della classe notevoli chance per chiudere la giornata all'insegna delle vittorie.
Nell'occasione il network HippoGroup di Bologna, Cesena e Torino insieme alla rivista trottistica Dati Statistici premierà Enrico Bellei come "Driver dei puledri", un riconoscimento dato al professionista che ha ottenuto migliori risultati nell'annata. Bellei, vincitore anche nel 2005 e 2006, se l'aggiudica per la nona volta, da quando fu fondato il premio, nel 1987. Subito dietro di lui Biagio Lo Verde e Paolo Romanelli, anch'essi distintisi nell'interpretare i giovani talenti dell'allevamento italiano.
Valorizzare i puledri significa offrire allo sport ippico le migliori risorse per il futuro.