Capannelle: il Parioli di Farrel?

Ci siamo. La prima vera grande domenica del galoppo primaverile romano è dunque arrivata. Inizia il mese più bello dell’anno per qualsiasi appassionato di cavalli e di corse, a Roma. In sequenza vivremo le vicende supreme del turf italiano con la disputa domenica del Parioli e in seguito del Derby, del Regina Elena e del Presidente della Repubblica e non solo naturalmente. Ogni giornata sarà una festa, ogni pomeriggio un evento come ovviamente questa volta. Dunque è arrivato il momento dei tre anni sul miglio, la prima classica della stagione, le ghinee italiane che cercano pian piano di risalire la chine e di riguadagnare il titolo di gruppo due. I migliori ci sono tutti e sono capeggiati da Farrel, uno dei leader assoluti della generazione, il terzo del Gran Criterium e soprattutto il cavallo capace di rientrare benissimo e di replicare da grande campione in una delle listed che tradizionalmente portano alla classica, il milanese Gardone dove spaziava pur rendendo chili. Farrel sarà il faro della corsa ma la minaccia arriva dall’estero ed è anche insieme un elemento di possibile qualificazione della corsa. Peter Chapple Hyam invia il suo Orientalist Art un tre anni che in carriera ha corso poco ma bene, un assaggio a due anni ed una netta ascesa in questa stagione. Forte di una paternità sostanziosa come quella di Green Desert il cavallo ha subito vinto e poi si ben espresso in listed a Lingfield giungendo buon secondo. Ha le carte in regola per essere un pericoloso rivale del nostro favorito. Lo spettacolo sarà garantito anche dal buon numero di protagonisti in campo, ben 13 e naturalmente è riduttivo pensare soltanto ad un match tra l’ospite e Farrel. Ci sono Eldest che ha vinto il premio Pisa, altra tradizionale tappa verso il Parioli, Black Mambazo che passa dalla velocità pura al miglio ma che ha grande qualità, ci sono tutti gli sconfitti da Farrel nel Gardone, ci sono i reduci dal romano Daumier come Remarque e Tenson, c’è il fascinoso Touch Of Mida molto ben lievitato. Motivi insieme tecnici ed agonistici, spettacolari ed avvincenti che affondano le radici in una storia della corsa che ha superato il muro dei cento anni di vita e che nel tempo è stata trampolino di lancio per grandissimi campioni, un nome su tutti quello dell’immenso Nearco. Il Parioli sarà il centro di tutto il pomeriggio che tuttavia potrebbe brillare di luce propria anche solo grazie alle altre corse in programma. Sarà davvero una festa per l’ippica italiana. Si può anche cominciare seriamente a pensare al derby attraverso il premio Botticelli sulla distanza dei 2100 ora solo cento metri di meno del nastro azzurro. Una corsa che è indicativa al massimo in vista del big event dell’undici di maggio. Si rimette in gioco ancora una volta a Roma Fathayer rientrato in maniera lusinghiera e vincitore in autunno della pattern Guido Berardelli sui 1800 metri. Sarà il cavallo da battere anche se dovrà rendere chili ad un gruppo di cavalli di assoluto valore capeggiato da Mastroianni che era in predicato per disputare il Parioli avendo vinto il recente Daumier ma che prova ad allungare la distanza confortato dalla grande stima di scuderia. Un altro importante protagonista della corsa sarà Permesso che con Fathayer ha un conto aperto proprio nel Berardelli nel quale fu anche protagonista Once More Dubai mentre il campo di otto pretendenti al successo si fa forte pure di Baldi, Deuteronomio, Pedrovic, Rio Torto. Parioli e Botticelli, riserva di caccia per i giovani ma la festa prevede anche una corsa spettacolo per gli anziani sempre sul miglio, il tradizionale Natale di Roma listed naturalmente. Il vincitore dello scorso anno Miles Gloriosus riprova ancora in un campo di nove cavalli che segnala la eccellente individualità di Freemusic, secondo di Parioli lo scorso anno, vincitore di Nearco in autunno, oltre ad Icelandic che ha vinto il Chiusura, Rattle And Hum al rientro ma due anni fa vincitore proprio del Parioli. Tra i nove in campo anche Attila Ross, Le Rossignol che ha vinto in listed sul dirt un mese fa, Moriwood che ha sempre corso ad alto livello, Mr Darec e Salisburgo un altro vincitore di listed a testimonianza del notevole livello della corsa che è certamente sopra standard. Tre corse super ma un contorno decisamente intrigante ed all’altezza tra le otto corse del programma. Ad esempio la prova di apertura riservata alle femmine sui 2000 metri con sei al via e tra queste Mimetico, Lamentation, Cockayne e non solo tutte cavalle da listed almeno. Ci sarà spazio anche per i velocisti nella seconda corsa, una bella condizionata per otto cavalli nella quale due femmine in particolare, Sakhee’s Song e White Rose provano probabilmente in vista della prossima pattern tra sette giorni, il Carlo Chiesa sulla stessa distanza e tracciato. Non mancherà la maiden con ben 13 al via e logicamente a chiudere la giornata due handicap ben calibrati e come sempre di difficile soluzione. Oltre al contorno che sarà rappresentato da iniziative collaterali, tornano i cani della caccia alla volpe in esibizione, la Terrazza Derby avrà la sua appendice nel Giardino dell’Ospitalità, funzioneranno il parco giochi per i bambini con spettacoli e intrattenimento oltre al ristorante panoramico e ai punti di ristoro tradizionali.