Merano: ti aspetti Pessoa, arriva Duero

Fra Pessoa e Asselin spunta Duero. Nella sfida fra il saurone di Vana e il rampollo di casa Dormello Olgiata – Premio Val d’Ega anteprima dello Steeple-Chase di Primavera - Duero ha recitato da par suo il ruolo di terzo incomodo. Il gruppo l’ha lasciato fare in testa, lui non ha fatto complimenti e si è divorato gli ostacoli con il piglio di chi sa cosa vuole. Dietro, gli altri si sono alternati nelle posizioni con Pessoa (favorito sotto la pari) piuttosto pigro e Asselin nelle retrovie. Tutto ancora da decidere al verticale con il gruppo compatto, Asselin risaliva la china e al culmine della piegata affiancava il battistrada, il quale però cambiava rapporto per salutare la compagnia. A distanza di una settimana dal trionfo nel Gran Steeple di Milano, Vana jr giocava così un altro scherzetto a papà e al suo Pessoa che riusciva comunque a rientrare ad Asselin e incassare la seconda moneta. A tiro finivano anche Double Six (quarto) e Scream (quinto). Si è dovuto attendere il termine del pomeriggio per misurare le ambizioni dei possibili pretendenti al Vanoni impegnati sugli ostacoli alti del Premio Val Casies. La sirena dei commissari fermava infatti la corsa dopo la rovinosa caduta di Radamanto – poi abbattuto - al primo passaggio al doppio travone; fino a quel momento la pattuglia dei sei aveva agito a carte coperte. Nella caduta Dirk Fuhrmann si procurava contusioni non particolarmente serie ma tali da costringerlo a rinunciare alle altre monte del pomeriggio. Nel replay al termine della giornata, disposto dai commissari sentiti gli allenatori, El Marunat confermava la confidenza con il traguardo centrando il secondo successo a seguire, terzo nelle ultime quattro uscite. Discreto ritmo per tutta la strada imposto dal duo nero-fucsia di scuderia Favero, e come nello steeple per i più anziani al verticale corsa ancora aperta a ogni soluzione. Sarabanda Heat (appoggiato alla punta, sotto la pari) azzeccava la traiettoria e sfilava al comando ma quando sembrava poter mettere tutti d’accordo, una titubanza sull’arginello costringeva Romano alle acrobazie, El Marunat tenuto in quota da Joe Bartos non si faceva pregare e rubava il tempo agli avversari. Infruttuosa la rincorsa di Miss Gabriella e Besakih, con quest’ultimo secondo nonostante un’incertezza sull’ultima siepe. Terza la Miss, mentre Sarabanda chiudeva quarto a corto d’ossigeno.Margine Rosso in agilità nel Premio Veio, siepi discendente. L’allievo di Favero dopo un paio di esibizioni incolori finalmente ripaga la fiducia del suo entourage dominando nel finale dopo che Raf Romano lo aveva tenuto a… margine fino ai due terzi di gara. In precedenza ad alzare i giri della corsa era stato Evirano punzecchiato da Le Baron, al quale lasciava la leadership quando a un giro dal palo il top weight esauriva la benzina. Sulla dirittura opposta alle tribune Royal Ridge risaliva il gruppo ma con traiettorie imprecise, ne approfittava Romano che bucava Le Baron all’ingresso della piegata finale concludendo in promenade sullo stesso Royal Ridge. Rimaneva terzo Le Baron, quarto Tamburlaine dopo percorso turbolento.Buon rientro di Don De Matha sui 4.100 del cross (Premio Anniversario degli steeple-chases d’Italia), ma a spuntarla è stato Black Diamond controfavorito nonostante la poco brillante apparizione a Maia di tre settimane fa. Joe Bartos pilotava il Diamante a centro gruppo lasciando prima a Melozzo e poi a Don De Matha l’onere di dettare ritmo che Raf Romano teneva allegro andante, marcato stretto da Langmeier in sella a Miki Tango. I due acceleravano all’uscita della marrana, unico in scia rimaneva proprio Black Diamond che Bartos (doppio colpo in giornata) lanciava all’aggancio sulla penultima siepe per regolare i conti con autorità. A suo volta il Don teneva agilmente a bada Miki Tango, poi discosti Ascot e Nano Blu. Ouverture del convegno (Premio San Martino, 1.900 metri) nel segno di New Spirit e Klaudia Freitag, pronta a passare il leader Gently Chime all’uscita della curva, sgusciare via e farla franca. Klaudia non riusciva a centrare il doppio con Enomis sui 2.200 del Premio Ora nei quali risolveva Full Attraction con buono spunto a piegare Bel Konig.Ancora una firma di Marco Bozza, infine, sul pomeriggio meranese. Nel Premio Pordoi (1.500) il gentleman archiviava la quinta vittoria consecutiva sorreggendo La Gun in prolungato assalto, necessario per piegare un mai domo Astor con cui aveva ingaggiato un palpitante duello lungo la retta. Fra i due litiganti provava a centro pista la sortita Lebowski, fiammata che si spegneva troppo presto relegandolo in terza pizza.Prossima giornata di corse domenica 1° giugno, l’ingresso sarà, come in tutta la stagione di primavera, gratuito.
Foto Arigossi - Merano