Merano: esibizione di monta western

Dopo un mese di stand-by, domenica riprende la stagione di Maia che si protrarrà fino all’11 di ottobre (il giorno seguente ultimo atto con la tradizionale Maiaoktoberfest), sviluppandosi lungo un calendario di 15 giornate di corse. La prima parte della riunione estivo-autunnale si impernierà soprattutto sulle prove in piano riservate ai fantini professionisti, culminanti il giorno di Ferragosto nei Premi E.B.F. Terme di Merano (listed race) e Delle Alpi (handicap principale). Con il Premio Richard del 31 agosto prenderà invece il via la suite di grandi prove sugli ostacoli che culminerà l’ultima domenica di settembre con la 69ª edizione del Gran Premio Merano Forst.
Pomeriggio “western”
Diversi pomeriggi saranno accompagnati da manifestazioni di contorno, a partire proprio da questa domenica quando a margine delle corse si svolgeranno esibizioni di monta western, e nello specifico di “cutting”, “pole banding” e “raining”. Protagonisti dell'esibizione saranno i cavalieri del team “The International Racers”.
Il “cutting” è una specialità dell'equitazione americana. Nata per un’esigenza pratica dei mandriani che dovevano dividere i capi della mandria per la loro marchiatura o cattura, si è trasformata in seguito in una vera e propria disciplina sportiva. Il “cutting” si caratterizza per un'elevata spettacolarità dovuta ai movimenti velocissimi del cavallo che costringono il cavaliere a reggersi alla sella per non essere sbalzato. L'obiettivo è isolare un capo dalla mandria: per l'esibizione a Maia sarà utilizzato un mezzo meccanico che riproduce i movimenti del vitello.
Il “pole banding” è invece una gara di velocità slalom che misura l'agilità del cavallo e l'abilità del suo cavaliere nel condurlo. Verrà allestito un percorso e di ciascun concorrente cronometrato il tempo di percorrenza.
Il “raining” trae le sue origini dal lavoro con il bestiame svolto nei ranch dai cowboy che utilizzavano i cavalli per radunare, muovere e contenere le mandrie nelle vaste praterie; i cavalli dovevano essere agili, atletici, docili e veloci e dovevano rispondere repentinamente ai comandi dettati dall'uso delle redini da parte dei loro cavalieri. Con il passare degli anni i cowboy, orgogliosi dei loro cavalli ben addestrati e pronti al lavoro, iniziarono a cimentarsi in competizioni; i cavalieri, dotati di grande destrezza, eseguivano una serie di manovre, compresi "sliding stop" e giravolte ("spin") che suscitavano il fervore del pubblico presente al quale era demandata la nomina del binomio migliore. Queste esibizioni costituiscono le fondamenta dello sport omonimo.
Ciliegina sulla torta, la gara fuori programma in cui i cavalli quarter horse del team “The International Racers” si misureranno con i purosangue sui 400 metri. Il quarto di miglio è una distanza sulla quale si corre in particolare negli Stati Uniti, coperta in circa 20 secondi con picchi di velocità che oltrepassano gli 80 km/h. Un'autentica fiondata.
Ai purosangue inglesi lanciano la sfida cinque soggetti quarter horse montati da Diego Didomenico, Diana Grifhorst Van der Meyde, Peppy Tschennett, Gino Midili e Barbara Testa.