Merano: Czat e Sharstar appuntamento al Richard

Ippodromo Merano

Si ritroveranno, con tutta probabilità, a fine agosto nel Richard. Ieri avevano avversari diversi ma entrambi hanno vinto e convinto, a modo loro: Czat da un capo all’altro, Sharstar con un’accelerazione bruciante. Il primo ha siglato il terzo centro consecutivo, il secondo l’ottavo in nove uscite sui salti, numeri che la dicono lunga sullo spessore dei due. Bis nel convegno per la scuderia Allegria, che dopo Czat ha assistito al successo di Mount Drago in piano.Ha messo in riga il poker di Favero nel suo stile, davanti da un capo all’altro, poderoso sui salti e con quell’allergia verso chiunque provi a sorpassarlo. Czat bagna il debutto nello steeple intitolato a Vincenzio Pollio firmando il terzo successo di fila: come nelle precedenti occasioni, Czat veniva graduato all’avanguardia – nell’occasione da Fuhrmann, nella Corsa Siepi di Maia era stato pilotato da Vana jr - mentre dietro a lui il manipolo galoppava a geometrie variabili con Faltejsek a faticare non poco a tenere a bada l’esuberanza di Majkov. Unica incertezza di Czat alla riviera, per il resto tutti via lisci fino alla penultima dirittura dove Pauo, l’atteso portacolori Incolinx al rientro, perdeva contatto (e ferro) sbagliando il doppio travone e facendo venire i brividi a Romano, e così a inseguire il leader rimanevano Evirano e Majkov. In dirittura l’unico in grado di sferrare l’attacco era proprio Evirano, il meno appariscente della band di Favero ma il più in palla, Czat però ne aveva ancora e sfuggiva al tentativo, terzo finiva Majkov seguito da Pauo e Abbashan. Ora per il pupillo dell’Allegria, Alberto Morazzoni mette nel mirino il Richard. Pauo ha pagato lo scotto delle lunghe vacanze, Favero ne è ben consapevole e si è detto comunque soddisfatto in chiave di preparazione ai grandi appuntamenti.Nel sottoclou, l’Unag per giovani steepler, Sharstar ha fatto polpette degli altri, anche se i più temuti avversari si sono tolti di mezzo da soli, Silver Groom, Life is Life e Ilion al primo passaggio al doppio travone, Belmont sull’ultima diagonale scivolando a talus superato. Peccato, soprattutto perché con l’uscita di scena di Belmont è mancato il più severo banco di prova per Sharstar, cui è rimasto solo da svolgere il compitino. La cronaca è presto fatta: detto delle cadute, sulla retta opposta alle tribune Jester – che aveva capitanato il gruppo dall’inizio – e Miss Gabriella sono rimasti in avanti, Sharstar dopo il muro di metà dirittura ha innestato il turbo e sul verticale era già passato. Un’accelerazione bruciante, Miss Gabriella ha provato a resistere ma ben presto ha capito che era meglio arrivare sani e salvi con un secondo posto che vale oro. Fermato Jester, Sarabanda Heat coglieva il terzo posto davanti a Besakih. All’assalto della nona vittoria in ostacoli Sharstar avrà come palcoscenico il Richard: poco altro da dire, la migliore sintesi è quella di Raffaele Romano: “Ogni volta mi sembra più forte”. Nel cross sui 4.100, Premio Raffaele Ammirato, Fatal Mac si è confermato per il campione che è, piegando un osso duro come l’ospite ceco Black Diamond che su questa pista e questa distanza aveva già archiviato un successo a primavera. Calcaturk e Ituriel si incaricavano dell’andatura regolando il gas al minimo e fino a metà percorso mantenevano ritmo da gita domenicale. Quando Ituriel si estrometteva all’altezza del verticale era Bartos a prendere l’iniziativa e iniziare la progressione con Fatal Mac alle calcagna. I si staccavano, Black Diamond provava a sfuggire ma Fatal Mac lo riagganciava per apparigliarlo all’interno sull’ultima siepe prima di mettere in atto la sciabolata conclusiva e rubare quella lunghezza che manteneva fino al traguardo. Lontani finivano nell’ordine Nobil, Calcaturk e Polar Star. I dieci mesi senza impegni agonistici non hanno scalfito il motore del campione della specialità, apparso già ben rodato e pronto per l’assalto al terzo Nazioni consecutivo. E per lui il trainer Favero non cela l’intrigante possibilità di una trasferta in Repubblica Ceca, per la Velka di Pardubice. Il bis di giornata all’Allegria e al suo trainer Morazzoni glielo ha regalato Mount Drago sui 2.200 del Plaus (handicap) con stesso schema applicato nel Pollio: avanti dall’inizio e pedalare. Ci hanno provato in tanti a sopravanzarlo ma nessuno ci è riuscito, Mount Drago ha reagito a ogni tentativo compreso quello più pericoloso, nel finale, di Carshan che si è dovuto accontentare della seconda moneta. Un buono spunto regalava a Bob Horses la terza piazza soffiata all’ultimo centimetro a Renee Dubois.Sigilli stranieri in entrambe le prove riservate ai due anni sul miglio. La folata determinante a quattrocento dal palo del Premio Europa (condizionata) è firmata da Frank Stella, colori italiani ma training tedesco, che ha lasciato a Swinging Hawk solo la possibilità di regolare Juppiter Fang per il secondo. Nel San Cassiano (reclamare) ha invece risolto il poderosa allungo dello sloveno Jacksonville che ha lasciato a tre lunghezze il battistrada Dancer Royal e Queen Manu. Una strettissima fotografia ha separato Thunder Lady e Mercuzio che nei cento finali del Racines, handicap sul miglio, hanno dato vita a un match palpitante, dopo aver lasciato alle loro spalle Lapistanera terminato comunque terzo.Tre volte consecutive al posto d’onore, questa volta Ilaria Saggiomo e il suo Astor hanno fatto centro, nel Premio Alto Adige (1.500 per Gr e amazzoni). Astor ha corso secondo le sue preferenze, in testa dalla sgabbiata, e nessuno è riuscito a guastargli la festa, nemmeno Josala e New Spirit che pur ci hanno provato chiudendo secondo e terzo.Prossima giornata di corse venerdì 15 agosto con in programma il Premio EBF Terme di Merano, listed per femmine, e il Premio delle Alpi. Quindi, ritorno in pista due giorni dopo, domenica 17.
Foto Arigossi - Merano