Merano: Terra Romana e la Gran Siepi

In un’edizione più che mai sintetica della Corsa Siepi di Merano, il motivo di interesse è da ricercare nell’equilibrio delle forze in campo e nelle singole storie dei protagonisti. Terra Romana e Pauo difendono la forma italiana dalla calata da oriente, anch’essa striminzita (sono in tre) ma ben attrezzata. Alle defezioni annunciate di Czat e Rainaldino, si era aggiunto ieri l’inatteso forfait di Shanbel mentre alla dichiarazione dei partenti si è aspettata invano la chiamata per Rainbow Dash. Il pomeriggio (prima corsa alle 15.20) vivrà anche dell’ultima chiamata in odor di Gran Premio: nello Spegasso tutti i binocoli saranno puntati su Monsun Air dopo la teatrale uscita di scena nell’Unire di domenica scorsa. E pure Vernar, Duero e Asselin testeranno il motore.In cinque, dunque, nella recita della Gran Siepi, gruppo 1 che lungo l’otto meranese si sviluppa per 4.000 metri. Senza rischiare cantonate, sulla scorta delle attitudini è prevedibile uno schema di corsa con Charccari lepre da non lasciarsi sfuggire, perché l’ha dimostrato l’ultima volta, di benzina ce ne ha, e Faltejsek è maestro delle interpretazioni all’avanguardia. Gli altri, invece, si sono tutti già affrontati a fine agosto nell’Azienda di Soggiorno, rispetto al quale saranno da valutare i passi avanti compiuti da Terra Romana e Sherento, il recupero di Pauo e la capacità di mantenimento della forma di Paracchini. Vinse proprio quest’ultimo al rientro da un anno, soggetto targato Vana tanto qualitativo quanto fragile come dimostra la carriera condita da vari successi ma pochi impegni. Tre settimane fa, la Terra di Pugnotti fece la corsa fino all’ultima diagonale per finire cautamente, mentre con tutta probabilità domenica Chazelle lascerà l’onere agli altri. È la sua grande occasione per coronare un’illustre carriera, arriva pronta all’appuntamento. A Paracchini (affidato a Bartos), Vana affianca Sherento a disagio alla sua prima nel dedalo di Maia ma se ha imparato la lezione è in grado di alzare la voce, lo ha già dimostrato a primavera nella Gran Siepi di Milano dove è secondo, inoltre Fuhrmann ha avuto modo di conoscerlo il che rappresenta valore aggiunto. Infine Pauo, il soggetto più controverso della lista. Il potenziale non è in discussione, alla stima di cui gode nel suo entourage fanno da riscontro le gagliarde performance romane dello scorso inverno. Naufragato, almeno per ora, il tentativo in steeple, si è ripresentato sui volumi a lui più congeniali nell’Azienda di Soggiorno fermando. Accantonato il progetto Gran Premio, dunque, Romano proverà l’ennesimo “numero” della stagione.I 3.900 metri dello Spegasso sugli ostacoli alti galoppano su due binari: da un lato è una bella corsa con attori di nome, dall’altro è test per la metà dei partecipanti che sulla base della prestazione sceglieranno fra pista e box nel top event di fine mese. Il più atteso è Monsun Air, pupillo di Martellozzo-Contu rimandato nell’Unire per uno scarto clamoroso al primo passaggio al verticale. Questa volta nessun aereo dalla Francia per recuperare una monta, soluzione trovata in casa con Fuhrmann. Se le mani del teutonico dovessero ammansire il carattere del Monsun, l’accoppiata potrebbe essere confermata al Gran Premio. Anche Asselin, Duero e Vernar rimangono nell’elenco degli iscritti al Merano e sono attesi al varco. Tra gli altri cerca di nascondersi un certo Gont, reputato da Vana “ancora troppo debole psicologicamente per sostenere il Gran Premio”, ma cha a Maia ha vinto lo Steeple di Primavera. Majkov è il giovane della banda, Zarewitch e Salotaris i comprimari.Per i tre anni c’è lo Slingia, ascendente in cui dopo soli sette giorni Kraus deve dare chiarimenti sulla sua prova sotto tono dopo che al debutto era stato etichettato come uno dei migliori soggetti della generazione. Nel cross Premio Bellamonti, Iseia cestinato l’obiettivo Nazioni per una gabbia che non vuole saperne di superare, ha la chance per dare un senso alla stagione. Sergente Garcia è l’avversario dichiarato.Il programma si completa con tre prove per Gr e amazzoni. Sul miglio e mezzo del Premio Sai Assicurazioni, Lector sfida Jupiter Moon, mentre in dodici si presenteranno alle gabbie della prova intitolata a Pier Vittorio Zaini, 1.500 lungo i quali Subadar e Botti dovranno fare i conti con i vari Avid Of Glory, Sovereign Dancer, Prince Du Desert e New Spirit. Infine il San Genesio sui 1.900 per dieci routiners a caccia della giornata di gloria.
Aspettando il Gran Premio
Sono rimasti in venti gli iscritti al Gran Premio Merano Forst dopo il primo forfait. Confermate le voci che ritenevano serio l’incidente occorso a Rigoureux nella sua esibizione meranese, tanto che il suo nome è stato depennato. Macaire lascia invece la porta aperta a l’As De Pembo, terzo l’anno scorso e già vincitore della Gran Siepi. Rimane in lizza Ajvazovsky, il ritorno a Roma può leggersi come una rinuncia ma Bietoloni evidentemente vuole lasciarsi uno spiraglio. Per Sharstar, invece, sembrano cadute tutte le riserve: sarà quasi certamente lui il portabandiera dei nostri. Kandinskiy vincitore dell’Unire non mancherà all’appello, così come Serge e Lutin Des Bordes. Passaporti francesi anche per Le Ribardon, Si Sol e il già noto Kan Nejd (quarto l’anno passato), dalla Cechia Vana punta su Bejrut e Vernar, sempre che i segnali di quest’ultimo nello Spegasso siano positivi. Stesso discorso per gli altri in scena domenica. Nikodem (Repubblica Ceca), Taxus (Germania) e Duero (Polonia) sono le carte che garantirebbero ulteriore internazionalità alla corsa.
Premio LXIX GRAN PREMIO MERANO FORST (STEEPLE-CHASE INTERNAZIONALE)( € 170.000 ) GRUPPO I 4 e oltre m. 5000 (Percorso n.6)
Cavalli Rimasti Iscritti:
AJVAZOVSKY(68,5), ASSELIN(67,5), BEJRUT(67,5), CZAT(68,5), DUERO(67,5), KAN NEJD(67,5), KANDINSKIY(68,5), L'AS DE PEMBO(68,5), LE RIBARDON(68,5), LUTIN DES BORDES(67,5), MASINI(67,5), MISS GABRIELLA(64), MONSUN AIR(68,5), NIKODEM(67,5), RIVALDO(67,5), SERGE(67,5), SHARSTAR(67,5), SI SOL(67,5), TAXUS(67,5), VERNAR(67,5),
Tot. Rimasti: 20
Foto Arigossi - Merano