Arcoveggio: un clou per sprinter nella calza della Befana

Non c'è sosta per il trotter bolognese, che dopo l'affollata domenica propone un interessante martedì festivo, con l'arrivo della Befana in sulky a regalare calza e doni ai bambini ed emozioni con i cavalli ai grandi che li accompagnano all'Arcoveggio. Il Premio Banca Popolare di Milano è un clou ad alto gradimento e ricco di cavalli dal notevole spessore atletico, con sette soggetti al via in un miglio davvero indecifrabile e la nouvelle cri Icastico Gams al debutto contro avversari che nel corso della loro carriera hanno frequentato i quartieri alti delle rispettive generazioni, dalla generosa Gabella Dj - forse il miglior prospetto anziano della regione - ai neo-cinque anni Iron Roc e Irambo Jet, senza dimenticare le classe e la prestigiosa carriera di Galadriel Baba, vincitrice del Gran Premio Carena e ricostruita con grande professionalità dal team diretto da Edoardo Moni.
Appeal notevole anche per quanto riguarda il sottoclou, handicap affollato quanto basta per rendere improbo il compito del pronosticatore, incuriosito dalla forma della penalizzata Fidenza, ma anche dalla qualità dell'amletico Infinito Trio, mentre radio scuderia consiglia di non trascurare alcuni inquilini del primo nastro, tra tutti Filosseno e Isonzo Zn. In un pomeriggio dal grande fermento, apertura riservata ai tre anni che si segnalano per la facoltosa genealogia ed il positivo ruolino di marcia che caratterizza sia Masurin Jet, con Andrea Vitagliano, che Miss Trio, affidata alle morbide e sicure mani di Andrea Farolfi, mentre alla seconda Lexus trova contesto abbordabile e rientra dopo una deludente performance novembrina affrontando il padovano L'Eroe Urby. Tornano i puledri a dar vita ad una terza corsa tutta in rosa, con Morgana Erregi in evidenza contro avversarie ancora alle prime armi, mentre alla quarta Lanvictor e Loredan lotteranno per la vittoria e Litio unitamente a Lampante Rl si contenderanno il terzo gradino del podio. Alla quinta, match tra Ianez e Ibanez, ben assecondati da Roberto Michelotto e dal campione italiano Alessandro Raspante, lasciando al declassato Il Che Um il compito di chiudere la disamina correndo da favorito alla settima.