Arcoveggio: un clou ad alta velocità

Continuano le emozioni al trotter bolognese dell'Arcoveggio, teatro, in questo preludio di febbraio, di un giovedì ricco di spunti tecnici ed impreziosito da un clou riservato ai velocisti anziani. Le migliori fruste del panorama nazionale aggiungono pathos ad un miglio dal difficile pronostico e dalla sicura resa spettacolare, con il cronometro arbitro supremo della sfida. Davvero problematica la scelta di un favorito, anche se l'ottima collocazione in prima fila potrebbe premiare l'ardente Galadriel Baba, esimia partitrice ed esponente di un team molto in voga nel periodo, quello diretto da Edoardo Moni, mentre per l'altro toscano al via, Fonni, le vie che conducono verso il podio sembrano irte di incroci pericolosi, da quello con il professionale R Sharp Photo, ben posizionato, al difficile match in partenza con il vecchio yankee Minnesota Thro. Prestigiosa la rappresentanza degli inquilini della seconda fila, con la vecchia conoscenza Self Admirer accompagnata in pista dalle mani esperte di Roberto Andreghetti, mentre l'aitante Intillimani torna sotto le Due Torri dopo una proficua missione milanese che l'ha visto sul podio nel ricco Premio Locatelli.
Sottoclou di marca giovanile, con la leva 2006 impegnata nella prova d'apertura del pomeriggio, alle 14.25, dove l'invitta Melissa Vl bagnerà il proprio rientro agonistico dopo una triplice corona di successi in terra medicea. Qualità, talento ed equilibrio tattico anche alla seconda, un miglio per buoni quattro anni nel quale Lucciola Sas e Ligea Degli Dei si disputeranno la vittoria. Nella terza il debuttante Mefisto Bigi intriga per classe, giubba della Scuderia Biasuzzi e guida di primordine, quella di Roberto Andreghetti, da seguire anche alla quarta, allorché improvviserà il dotato Lucky Strike Bi, vera alternativa al favorito Locomotion Om. Anziani e gentlemen per una collaudata ricetta alla quinta corsa, distanza breve e ottime chance per Etonnant Blue, mentre alla settima Gas di Azzurra ed Edoardo Moni dovranno dar fondo al loro nutrito serbatoio di classe e forza atletica per recuperare dalla seconda fila e strappare il successo ai toscani Ilda Stift e Dominus Font, chiudendo il lungo itinere pomeridiano con una prova incerta e di spessore, nella quale spiccano le presenze del fascinoso Faruz, alla ricomparsa, e di Ghinea Car, giunonica portacolori della Roi Soleil, franchigia felsinea in grande spolvero nel periodo.