Capannelle e il suo Derby Day

"Non poteva andare meglio!"- si devono essere detti, dopo la fine della lunga e faticosa giornata che per gli appassionati è stata la festa del Derby Day, il presidente di Capannelle Enzo Mei e il direttore generale Elio Pautasso. Tutto il grande lavoro di preparazione ha dato i suoi frutti e la giornata è filata liscia e splendida nei suoi risvolti sportivi e mondani. A cominciare dall'affluenza di pubblico che ha risposto tanto all'invito del clima come a quello del programma di corse. Per continuare con il Garden party affollatissimo tanto di ippico cosi come di tantissimi personaggi della società civile della città. Politici importanti, imprenditori, personaggi dello spettacolo e della cultura. Impeccabile la copertura televisiva che ha scandito ogni momento della giornata con tanto di talk show a ridosso della grande corsa condotto da Luca Giurato. Il Derby è stato pari alle attese. E' stato nobilitato da un cavallo che appartiene all'elite internazionale della generazione. Gentlewave che ha consentito a Marco Monteriso un bis da favola nel nastro azzurro dopo De Sica, era il vincitore del Noailless e il secondo sfortunato dall'Hocquart, sulla distanza classica probabilmente è il numero uno di Francia. Ha dato il lustro indispensabile alla nostra massima corsa, poco importa che abbia vinto lui e non i nostri. La sua affermazione ha fatto del nostro Derby una corsa autenticamente internazionale e chi si è piazzato alle sue spalle può rivendicare un certo valore. Onore dunque all'allievo di Fabre appartenente a Gary Tanaka, ma lode ai nostri che hanno lottato per il marcatore con davanti a tutti uno Storm Mountain eccezionale ed ancora verde e in grado di fare subito di meglio a tutto onore di Bruno Grizzetti, della Blueberry di Guido e Isabella Bezzera che sono anche gli allevatori. Stupenda la crescita esponenziale di un altro homebred, Rockmaster, un cammeo di Lorenzo e Fabio Brogi, che lancia ai vertici anche come allevatore un complesso che come scuderia è leader in Italia ovvero la Nuova Sbarra di Sergio e Andrea Scarpellini. Quarto posto dopo aver tentato di andare anche a vincere per Monachesi, altro italiano, della scuderia Rima allevato dalla Razza della Sila in lotta con Miles Gloriosus della razza dell'Olmo. Il vertice del nostro turf pienamente rappresentato e a cose fatte è molto significativo che i tre che hanno seguito il campione internazionale siano tutti italiani al 100%. Un segnale di grande vitalità.