Merano: il firmamento dello steeple nel premio Val di Non

Ippodromo Merano

Si lustrino i binocoli e si cerchi un posto in prima fila: è una domenica “bestiale” quella che si appresta a vivere Maia. Sharstar ricompare sulla pista che l’ha glorificato, in una corsa per la quale dall’est muovono i pezzi grossi (Masini, Diktys, Belmont, Aspirant), attesi dai migliori steepler italiani - oltre al vincitore dell’ultimo Merano, i vari Monsun Air, Amica, Czat. E per condire il tutto, c’è anche una giubba francese. Il premio Val di Non è il fiore all’occhiello di un convegno primaverile meravigliosamente sbocciato, con una media superiore ai dieci partenti per corsa. Prima prova alle 15.15, l’ingresso è gratuito.La nuova primavera di Maia arricchita dai contenuti ostacolistici di San Siro dà subito i suoi frutti: il Val di Non, condizionata sugli ostacoli alti per 5 anni e oltre, raccoglie un campo partenti da urlo. Sarà pure una prova interlocutoria che il “tecnico” leggerà come assaggio in ottica Grande Steeple d’Europa, ma il cuore dell’appassionato vede un confronto tra campioni che sanno dispensare emozioni à gogo. A partire, naturalmente, da Sharstar, il cavallo dei dieci successi consecutivi infiocchettati dal Merano 2008, sull’onda del quale ha provato l’avventura – con poca fortuna - nel tempio di Auteuil. Il baio di Casieri ha trascorso un inverno in bambagia, ha ripreso a muoversi a Roma e ora, affidato come da copione a Raffaele Romano, prepara l’assalto ai massimi traguardi dell’anno. Anche il resto della ciurma italiana deve scrollarsi di dosso un po’ di ruggine. Monsun Air ha chiuso il 2008 in bellezza centrando il Lainate e cerca di trovare quel feeling con Maia che finora gli ha precluso la piena consacrazione. Poi c’è Czat, pupillo di Martone centellinato da Morazzoni, l’anno scorso battuto una sola volta proprio da Sharstar. Se la vede per la prima volta in un contesto di questo tenore, forse ci dirà di che pasta è fatto. Infine, Amica la carta Contu-Amalita, inattivo sulle piste da un anno ma dal palmares che parla da solo. Dalla repubblica Ceca accettano di buon grado l’invito e giungono sulla scorta di qualche rodaggio. Il duo di Olehla, il professor Masini e il suo delfino Diktys, sono rientrati concludendo nell’ordine, davanti a tutti in un campo stringato, in condizionata a Bratislava. Più cauto l’ultimo precedente (in piano) di Belmont, fra l’altro l’unico a potersi vantare di essersi lasciato dietro, una volta, Sharstar. Aspirant è una vecchia conoscenza di Maia, gli è sempre mancato qualcosa per sfondare definitivamente ma ha dimostrato di saper correre con i migliori. Obertyn e Terracon figurano da comprimari, difficile invece sbilanciarsi su Pecheur d’Islande, francese che in patria ha vinto in listed ma è rientrato quest’anno dopo lungo stop. Il pomeriggio vive di altre tre prove dedicate ai saltatori, tra le quali spicca il Glorenza, condizionata per 4 anni nel quale attizza la sfida fra Sharpmon, protagonista di un ottimo inverno, e Montizzo laureato del passato Tagliabue (seppur sotto standard). Undici i partenti e quindi ci sarà da divertirsi, così come nel cross – Premio Hilloton - che ne allinea ben tredici capeggiati da Iseia alle prese con un’ostica perizia. I più attesi sono Sfizioso Mix e Sarabanda Heat, che Favero lancia nella disciplina. Apre il convegno una vendere per anziani sugli ostacoli bassi (Premio Cermes), dove la notizia più bella è il ritorno in gara di Dirk Fuhrmann dopo una sosta forzata di tre mesi dovuta a infortunio. Ampio spazio anche per gentlemen e amazzoni, chiamati in pista tre volte. La moneta più ricca è dispensata sul miglio e mezzo del Premio Comune di Merano, hunters in cui Seleet dovrà vedersela con sei avversari. Stessa distanza nel Castelbello per dodici partenti, handicap di minima alla pari del Premio Falzeben, quest’ultimo sui 1.500.