Merano: brilla subito la stella di Sharstar

Ricomincia da dove ci aveva lasciati, ed è emozione unita a spettacolo. Una dimostrazione di superiorità disarmante, come solo lui sa fare, capace di accendere il pubblico accorso a Maia per omaggiarlo. Sharstar ha vinto il premio Val di Non, rodaggio sulla strada per il Grande Steeple d’Europa, se vogliamo ha stravinto visto che per rintuzzare il tentativo di Diktys di impensierirlo, a Raffaele Romano è bastato appena mulinare le braccia. Forse è addirittura stata scena, avrebbe vinto lo stesso, ma Sharstar e Romano recitano come quelle coppie affiatate del cinema, consapevoli l’uno di quello che sta per fare l’altro, e per questo in grado di risultare sempre naturali. E vincenti. Sharstar ha vinto senza dimostrare nessuna ruggine post-letargo, solo un po’ di pigrizia nelle fasi iniziali ma non è cosa nuova, dà sempre quella sensazione di leggera indolenza, quasi per voler dire al suo jockey “fai qualcosa anche tu”. E allora Romano si è piazzato alle spalle di Masini fino a quando, era la penultima piegata, un’amnesia di Aspell nel scegliere la strada (recidivo, ricordate Kolorado in un recente Gran Premio?) estrometteva il vecchio di Olehla dalla contesa mentre viaggiava elegante in prima fila. Sharstar si è lasciato sfilare da Belmont e si è fatto traghettare fino al verticale, mentre il gruppo si diradava e il solo Diktys si assumeva l’ostica incombenza di provare a sgambettare il re. All’imboccatura della curva conclusiva, come da copione Romano infilava l’interno e se ne andava agile, Diktys rimaneva agganciato e con coraggio ci provava fino all’ultimo ma la partita era chiusa da un pezzo. Gli altri? Lontani, Belmont onesto terzo, quarto finiva Monsun Air come sempre agitato nel pre-corsa e “addormentato” da Boyer lungo il tragitto, salvo poi finire in maniera tale da lasciare soddisfatto Franco Contu. Esultante, ci mancherebbe altro, Paolo Favero, ora davanti al bivio («deciderò assieme al proprietario Rodolfo Casieri»): catapultarsi direttamente al Grande Steeple d’Europa, oppure farsi rivedere in pista per un’ulteriore esibizione pubblica? In ogni caso, se il divario con gli avversari è questo – e si noti bene, ripassiamo la carta: in pista non c’erano mezze calzette, anzi – servirà ben altro per creare grattacapi a Sharstar.Giocoforza, lo show del laureato dell’ultimo Merano ha adombrato il resto del pomeriggio, pur condito di buoni spunti. Ha sorpreso tutti, compresa la punta (pagato a 29), Berbec nel Glorenza, sottoclou di convegno che misurava sugli ostacoli bassi i 4 anni alcuni dei quali con ambizioni da Criterium di Primavera. Rimandati i due più attesi, Sharpmon e Montizzo, mentre l’ospite targato Holcak-Faletejsek con ottimo spunto finale ha regolato la strenua resistenza di Ganeden, battistrada fin dall’inizio. Sulla siepe conclusiva i quattro si presentavano chiusi in un pugno, Ganeden sembrava poter resistere ma prossimo al lieto epilogo cedeva al pressing lungo lo steccato di Berbec, mentre Sharpmon e Montizzo un po’ “imballati” si facevano agguantare anche da Flygon, buon terzo.Aveva aperto la giornata un altro inaspettato colpo sferrato dall’est, quello di un Kirasjer nel Cermes (siepi a vendere) graduato a dovere da Cagan e capace di reagire a ogni punzecchiatura del favorito Recoaro, il quale nel finale pagava dazio anche a Rio Amatas.Il campo numeroso del cross (premio Hilloton) ha regalato una prova brillante, nella quale Modelina ha menato le danze lungo il percorso seguita a vista da Dareska. Sulla dirittura le due femmine si sono giocate il successo senza risparmiarsi, Dareska ha dovuto cedere con l’onore delle armi a una Modelina più pimpante. Soddisfacente il debutto di Sfizioso Mix nella specialità, terzo davanti a un generoso Ituriel. Nelle tre prove in piano amazzoni sugli scudi: Roberta Greco su Sopran Po ha beffato di un’inezia Alca for Alnasr nel Falzeben (handicap sui 1.500); Klaudia Freitag con Avid of Glory ha disposto come ha voluto degli avversari, regolati da Lector, nel premio Comune di Merano (hunters sui 2.200); e in chiusura di giornata Evelyn Poehl ha pilotato Val Travenanzes davanti a Magellano nel premio Castelbello (handicap sul miglio e mezzo). In quest’ultima gara, inoltre, ha debuttato un’amazzone meranese, Daniela Messmer. In bocca al lupo! La prossima giornata di corse all’ippodromo di Maia è in programma sabato 16 maggio, l’ingresso è gratuito.