Merano: Meo infila le Staffe d’Oro

Un diesel dal finale turbo: così Meo ha infilato lo Staffe d’Oro, il gruppo 3 per steepler di 4 anni sui 3.800 metri (23.800 euro al vincitore) attorno al quale era imperniato il pomeriggio di Maia. Quando i suoi sostenitori cominciavano ormai a perdere la speranza, vedendolo incapace di ricucire lo strappo che lo separava dal terzetto di testa, Kousek ha cambiato rapporto e il baio della D’Altemps (il più appariscente al tondino) si è pappato il trio dei più attesi, a partire dall’appoggiatissimo Sharpmon (giocato al totalizzatore a 1,40).È stata una marcia perdifiato, quella impostata da Romano per Maple Drive, accettata di buon grado da Sharpmon e Luxury Baby timorosi di perdere il treno giusto. Ha invece scelto i suoi tempi Meo, Kousek lo ha lasciato carburare alla sua andatura come vogliono i motori che abbisognano di scaldarsi per lanciarsi al massimo. Ben presto relegati a comprimari Blu Assia e Helmut, lo schema è volato via senza particolari sussulti eccetto lo spavento al talus dove Luxury Baby per poco non scaraventa a terra Bartos. Poi la dirittura opposta alle tribune con i tre in avanti e Meo che comincia ad alzare i giri, conclude la rincorsa sulla piegata conclusiva e si presenta in retta assieme a Maple Drive e Sharpmon, salta la siepe finale assieme al compagno di allenamento e salutava la compagnia, mentre Maple Drive salva il secondo posto dal tentativo in extremis di uno Sharpmon al di sotto delle aspettative. Quarto ma discosto Luxury, per il quale Favero si riserva ora di decidere in prospettiva Vanoni, mentre per Meo e Maple Drive la strada verso la classica di fine riunione è già asfaltata. I favoriti hanno alzato bandiera bianca anche nelle tre siepi. Si è preso la sua rivincita, nel Reckless William per 3 anni (3.000), Smetana Hall, la cui accelerata dopo il penultimo ostacolo ha costretto Rocchettone (entrato in settimana nella famiglia D’Altemps) alla resa. Nel Corona Ferrea la tattica guardinga di Fuhrmann non aveva concesso al portacolori dell’Amalita la possibilità di duellare testa a testa con l’avversario annunciato, sfuggitogli troppo in avanti. Questa volta Contu ha ordinato di stare davanti, Fuhrmann lo ha fatto pur con Racconigi e Rocchettone sempre appiccicati. Sulla retta opposta alle tribune l’allungo di Rocchettone, Smetana sebbene indolente nonché sprecone su parecchi salti non lo mollava e dopo la siepe di metà curva sgommava all’interno chiudendo il discorso. A Rocchettone non rimaneva che amministrare la seconda piazza, terzo Racconigi.Nell’Or Jack (4 e oltre novices, 3.300) i due contendenti sostenuti dalla punta, Calciobalilla e Neroloto, anche questa volta hanno dovuto chinarsi al castigamatti di turno. Non un nome così a sorpresa come nel Cogne, quando saltò fuori l’estremo outsider Tivedo, bensì il classico terzo incomodo, quel Fulltime Lover già primo due settimane fa (sempre con Ragno in sella) sull’otto di Maia. La corsa l’ha fata Calciobalilla, imponendo cadenza tambureggiante, con la compagine via via assottigliata dal ritmo. Quando il leader, per altro disordinato in alcuni passaggi, esauriva il carburante all’ingresso della piegata finale, il più lesto a raccogliere il testimone era Fulltime Lover capace di scavare un solco sufficiente per organizzare una difesa senza particolari patemi fin sul traguardo. Accesa invece la disputa per le piazze, con Neroloto in grado di respingere Steganos e Figuerola (ottimo il suo rush conclusivo), quindi quinto il favorito targato Casieri.È invece accaduto un po’ di tutto nel Lana, siepi (3.300) che chiudeva il convegno. Czat prendeva il comando delle operazioni e regolava la truppa con Perdono al fianco, ma quest’ultimo si riceveva male dalla siepe del doppio travone e Bartos assaporava l’amaro sapore dell’erba. Lo stesso Perdono, scosso, all’uscita della prima diagonale intercettava Czat costretto a traiettoria surreale per rimanere in corsa e a rientrare nei ranghi cedendo diverse posizioni. Sfilava dunque al comando Tiparlo, che sulla dirittura di fronte all’arrivo sembrava in grado di allungare ma alla siepe del muro scaraventava a terra Boyer. Rimaneva così in quota Alpha Prim, che sull’amato pesante non si faceva sfuggire l’occasione e non si faceva prendere più nonostante il tentativo di Achill Dowsing, in fine secondo, mentre uno Czat sfortunato si doveva accontentare della terza moneta.Il Castel Tirolo (2.200), ultima delle tre prove riservate a gentlemen e amazzoni, ha regalato il battesimo della vittoria a Daniela Messmer, prodotto locale alla terza uscita, in sella a Room to Run. Le altre due piane sono state appannaggio dell’eterno Lebowski (Premio Ortisei, 1.600) e, in apertura di giornata, di New Spirit (Premio La Selleria di Merano, 1.500).Prossima giornata di corse domenica 14 giugno, in programma la Gran Corsa Siepi d’Italia (gruppo 1).