Merano: prove tecniche di Gran Premio

Ippodromo Merano

È un pacchetto ferragostano “all inclusive” quello che la dichiarazione dei partenti per domenica 16 ha finito di infiocchettare. Se il pomeriggio di Ferragosto regalerà diritture spettacolari nelle affollatissime prove in piano, il giorno seguente gli ostacoli tornano sulla ribalta con un copione tosto. Ancora numeri importanti ai nastri di partenza (media oltre i dieci), e soprattutto un campo del Val Passiria - steeple sui 3.900 per cinque anni e oltre –, oracolo a cui chiedere risposte in chiave Gran Premio. Già, perché un po’ tutti scendono in pista con un pensierino all’ultima domenica di settembre. A partire da Bye Bye Quanito e Kandinskiy, che si ritrovano dopo il faccia a faccia di tre settimane fa nell’Unpcps, quando l’opera del pittore rimase incompiuta per tre lunghezze che forse una partenza meno balorda avrebbe colmato. Tuttavia la supposizione non toglie meriti al baio allenato da Contu, che nonostante il bel successo era rimasto abbottonato sulla possibilità di instradare il portacolori Amalita sulla via del Merano. Il responso di domenica potrà dire qualcosa di più, e non solo a questi due. A Kandinskiy, Favero affianca Red Doctor scommettendo sulla sua resurrezione. Lo steepler di casa Siba, dopo una trionfale campagna romana, è andato fuori giri e gli ci vuole un severo rodaggio per decidere se stare coi campioni o abbassare il tiro. Con i campioni ci sta da un po’ Duero, toh chi si rivede a Maia, il grigio di Wroblewski quarto nell’ultimo Gran Premio, sull’onda del quale ha vivacchiato a Roma prima di una vacanza primaverile conclusa con un assaggio di siepi a Varsavia e un secondo a Most davanti a Nikodem. Dall’Est scendono per timbrare il cartellino anche Vana e Olehla. Quest’ultimo rispolvera Babie Lato, qualcuno lo ricorderà da queste parti quando nel 2007 disputò una buona Corsa Siepi dei 4 anni. Fermo per lungo tempo, rientrò vincendo in patria l’estate successiva. Quindi il replay: lunghissima sosta e a luglio nuovo rientro vincente. Vana, invece, insiste su Gont la cui stagione è ben al di sotto delle aspettative. Sulla sua sella torna Boyer, l’ultimo a portarlo davanti a tutti al palo, era lo Steeple di Primavera 2008. Bartos dirotta su Imbir, qualche comparsata a Merano l’ha già fatta ma è un punto interrogativo grande così. Come lo è Shrek, già a Merano un paio di stagioni fa con poca gloria, e come lo è Vytrznik, che ha provato a prendere confidenza con Maia senza riuscirci cadendo nell’Oreste de Strobel, un cross fra l’altro. Il discorso sul Val Passiria si chiude in tedesco, con Allegan targato Schnakenberg piuttosto deludente nel Grande Steeple d’Europa e poi vincente a Bad-Harzburg, e con Silver Groom inviato da Schweigert sostenuto dai successi nel Grande Steeple delle Capannelle e nel trevigiano Duca d’Aosta ma pressoché digiuno di salti meranesi.Basterebbe questo steeple per stimolare la passione, ma anche il contorno è niente male: non si parla di gran qualità, però c’è da divertirsi. Sugli ostacoli bassi, i tre anni sono chiamati all’appello del Premio Meranerland (maiden – vendere) al quale rispondono in dieci, i due di Contu Sara Tango e Grison contro il trio di Favero capeggiato da Balla Giacomo e una manciata di stranieri da scoprire. Mentre i più anziani puntano allo Sluderno (altra maiden – vendere): sono in tredici a comporre il puzzle. Più uniforme la fotografia del cross – Carica di Isbunschenskij - che Favero ipoteca schierando quattro dei sette in lizza, eppure Sir Bahhare e Altrove, El Marunat e Sfizioso Mix non avranno vita facile col sempreverde Miki Tango e con Prelat ultimamente apparso pimpante. E infine, riecco gentlemen e amazzoni in piano, per ben tre volte, due in handicap (sui 1.600 e 2.200) e in una vendere (1.900): tutti campi da doppia cifra, tanto per dar da pensare agli scommettitori.