Merano: resoconto della giornata di corse di sabato

Venite a prenderci! Cottonmouth e Doors hanno siglato l’E.B.F. Terme di Merano e il Delle Alpi alla stessa maniera, scattando alle gabbie, imponendo l’andatura e sfuggendo alla rincorsa del gruppone.
Nella listed per femmine sui 2.200, Pinna ha impostato l’andatura consapevole di avere per le mani un motore in grado di far selezione. E così è stato: entrata in dirittura, Cottonmouth si è lanciata in progressione trascinandosi la sola Alberta e rubando il tempo agli altri, poi ai duecento ha spiccato definitivamente il volo isolandosi mentre alle sue spalle la lotta per la seconda moneta era in tedesco: Alberta rimaneva in quota salvandosi da un’incollatura da Anna Royal mentre quarta chiudeva di buona lena Persefona dopo marcia con traffico intenso.
Doors ancora in evidenza – terza vittoria in stagione a Maia – e questa volta la scalata al successo è nel Delle Alpi, handicap principale che misurava 17 miler. Velocissimo alla sgabbiata, Doors ha potuto impostare la corsa secondo attitudine. Un primo strappo a metà piegata, un secondo ai quattrocento et voilà, i giochi sono fatti: complice la perizia favorevole, niente cedimenti nel finale nonostante la tattica sbarazzina, e bravo Arbau a fare tutti i conti giusti. Già, perché qualche metro in più e probabilmente l’arrembante Zenone avrebbe messo il muso davanti e invece si è dovuto accomodare sul secondo gradino del podio. Terzo ad emergere tra gli inseguitori Ravilious, venuto dalla fine del mondo.
Chiudeva il pomeriggio di Ferragosto la tris, appannaggio di Barbareschi premiato da uno spunto ficcante ai quattrocento con cui ha scavato solco incolmabile, chiudendo una partita in cui Shomy ha trovato il guizzo giusto per centrare la seconda piazza trascinandosi allo steccato Sogno della Tigre che puniva nel finale La Sibilla. Combinazione 8-12-2 da oltre 700 euro.
Le fruste professionistiche del piano scendevano in pista anche in due maiden per puledri, entrambe firmate da debuttanti. Tra le femmine (Premio Racing Factory) netta l’affermazione di Junia Tepzia, baia di Schiergen della quale sentiremo parlare. Carattere da vincente, tra i maschi (Premio Anap), quello palesato da Storming Loose che caparbiamente ha respinto fin sul palo il tentativo di Insak.
C’era anche la specialità della casa nel convegno, gli ostacoli con due prove in siepi dominate dalla premiata ditta Favero-Romano . La più attesa era il Trofeo Fiorio per tre anni, in cui Cima Prince e Super Faida hanno spadroneggiato anche perché l’opposizione è stata inconsistente. Giustificato Reckless Saj, fuori gioco per un brutto colpo a metà percorso (ha comunque chiuso la prova), gli altri dietro ai ritmi dei due di Favero si sono sciolti come neve al sole. Nella passerella finale, più convincente Cima Prince che in ingresso in dirittura ha liquidato la compagna di training in un amen. Facile anche il successo di Shakermaker nel discendente Premio Marmolada. Quando Perdono è caduto in ricezione sulla terz’ultima siepe, a Shakermaker si è spalancata un’autostrada che pur percorsa entro i limiti di velocità ha portato a un successo per dispersione. Sulla siepe finale Steganos rifiutava dilapidando un secondo alla sua portata e così ne approfittava, pur con pochi meriti, Darssio, poi Shamateur e Rio Amatas. Chiudiamo con l’apertura del pomeriggio, la “gierre” intitolata ad Amedeo Tanzi consumatasi nella promenade di un Dagnente che ha fatto corsa a sé da un capo all’altro.