Merano: resoconto della giornata di corse di domenica

Paracchini, ancora tu
Il siepista di Vana di nuovo davanti a Royal Mougins. Ninja a sorpresa nel Criterium
Conferme e sorprese si sono spartiti i due spunti più attesi del pomeriggio che chiudeva la rassegna del piano lanciando il ciclo di grandi appuntamenti per saltatori. L’Azienda di Soggiorno si è risolto con l’annunciato tête-à-tête fra Paracchini e Royal Mougins, incapace il secondo di completare la rimonta sul fuggitivo targato Vana-Bartos, mentre Ninja ha colto alla sprovvista un po’ tutti nel Criterium di Merano.
L’esito del trial in chiave Gran Siepi ha detto che, salvo arrivi dalla Francia, saranno ancora Royal Mougins e Paracchini (scommettitori divisi tra i due) a giocarsi lo scettro di miglior siepista di Maia. Ha vinto Paracchini con un pizzico di rammarico in casa “royale”, per una rincorsa ad alcuni apparsa tradiva. Ad animare le danze nella prima parte del trasferimento erano Pepperous e Asselin, ma sotto le tribune, all’inizio dell’ultimo giro, Bartos in un paio di folate guadagnava la testa e cominciava a mollare le ancore. Sulla retta di fronte, Royal trovava traffico nel risalire la china, per via dei vari Gilmour, Charley e Herode Quercus che non si scomponevano e rimanevano alla ruota del battistrada assieme a un pimpante Asselin. E così, all’ingresso in dirittura era bagarre a sei con Paracchini ancora lesto a scavare margine dopo l’ultimo salto, e Royal a centro pista che s’ingambava, recuperava metri ma perdeva il treno per l’aggancio. Per corsie esterne Herode Quercus nonostante un tragitto ostico finiva su di giri beffando Asselin, Charley e Gilmour chiusi in un fazzoletto.
Al rientro senza sbavature, salvo colpi di scena Paracchini arriverà da favorito alla Gran Siepi: «Tutto secondo programma – il commento di Josef Vana al dissellaggio – Paracchini rientrava, sapevamo che era in salute, abbiamo optato di iniziare la progressione da lontano perché la distanza era corta e tutti sappiamo del rush di cui sono dotati Royal Mougins e Gilmour». Arrivederci a settembre, al Royal ancora sconfitto non va giù e ha già sete di vendetta. E paragonando questa preparazione a quella per la Gran Siepi d’Italia di giugno, in cui il pupillo di Holcak apparve piuttosto indietro di condizione per poi dar filo da torcere fino all’ultimo metro all’avversario all’appuntamento principale, vien facile prevedere scintille.
C’era invece il Criterium a salutare il ciclo del piano. Una dirittura poco disciplinata ma decisa ha consacrato Ninja. Maniezzi lo ha affiancato al leader Frankenstein all’inizio di dirittura ingaggiando un duello senza esclusione di colpi. Branit, favorito, non è mai riuscito a inserirsi chiudendo terzo davanti a Roaring.
Tornando ai saltatori, tra i tre anni è arrivato Pucon a sparigliare le carte della punta orientata sul duo di Favero capitanato da Racconigi e Imprezer. Erano i “faveriani” (anche il Siba Pucon reca il training del meranese) a fare la corsa alternandosi nel ruolo di leader, Racconigi rompeva gli indugi sul rettilineo opposto alle tribune sfilacciando il gruppo, Pucon solo gli rimaneva in scia e Kousek decideva di scattare presentandosi in retta già avanti. Il finale era facile amministrazione del vantaggio su Racconigi e Imprezer piuttosto comparso solo nel finale.
Buono per tutte le stagioni, dal cross Major General è tornato sullo steeple nel Val di Vizze (vendere) confermando riproponendo rush decisivo, suo pezzo forte. Ordinato e puliti lungo tutto il percorso, meno discosto rispetto al solito, sulla penultima retta sfruttava la scia di El Marunat per farsi trascinare in avanti sopravanzando Penalty’s e Dalfors, architetti della prima parte di corsa. Sulla piegata conclusiva la partita diventava duello, il sauro della Darboven saltava l’ultima siepe alla coda del rivale per poi passare con Bartos non costretto a dannarsi. Terzo per inerzia Le Jackpot, quarto Dalfors.
Ultime dal piano: nell’handicap Premio Gomagoi per miler assolo di Pixy, lanciata da Rispoli all'avanguardia e poi graduata in avanti sulle ali del pesino. La sola Diva ha provato l’aggancio dovendosi accontentare del secondo posto, altrettanto netto su Lonesome Tonight. Ancora 1.600 nel Colfosco, appannaggio di Golden Dubai capace nel finale di piegare Figatell e Sopran Ekra. Miler protagonisti pure all’inizio del convegno, con i puledri impegnati in una reclamare (Premio Lutago) che ha premiato l’affondo nelle battute finali di Dama Bruciacuori (doppietta per Maniezzi-Menichetti) su West to East e Matleon.
Prossima giornata di corse domenica 30 agosto, con il Premio Richard (gruppo 3), classica per steepler di 4 anni e 5 novices riservata a cavalli italiani.