Merano: Paracchini e Royal in un cast internazionale

Ippodromo Merano

Per la Gran Siepi attesi gli inviati di Macaire e von der Recke
oltre ai cechi e a due frecce all’arco di Favero

Negli ultimi due anni è stata affar loro: nel 2007 vinse Royal Mougins, ma senza Paracchini, poi dodici mesi fa i ruoli si invertirono. E così, la Gran Siepi numero 55 della storia di Maia ha un che di “spareggio”, tuttavia sarebbe riduttivo limitarla a duello. Perché gli altri non sono comprimari, anzi, il cast è tutto di ottimi attori e riserva varie prospettive di lettura. Intanto l’internazionalità della corsa: quattro ospiti cechi, un inviato ciascuno da parte di Macaire e von der Recke in rappresentanza di Francia e Germania (oltretutto i due trainer questa corsa l’anno già vinta), e due italiani entrambi espressione del training di Paolo Favero.
Lo spunto forse più accattivante ce lo fornisce il ritorno dei francesi sul massimo appuntamento in siepi della stagione meranese, grazie a Macaire, l’uomo di L’As de Pembo per dirla con i parametri di Maia. Dalla Francia è annunciata una femmina, La Fille d’Or, quest’anno è partita sulle siepi per poi passare allo steeple: in ordine sparso tre vittorie, un secondo e una caduta, sempre in condizionate.
Von der Recke risponde con Our First Chesnut. I più accorti lo ricorderanno, sull’otto meranese vinse due anni fa il Gran Premio dei Gr, l’anno prima ci aveva provato senza fortuna nella Corsa Siepi dei 4 anni (appannaggio, fra l’altro, di Royal Mougins). In patria è abbonato a ottimi risultati, con qualche valida escursione in territorio francese. Una mina vagante a tutti gli effetti.
Due ospiti con il marchio di garanzia, ai quali si aggiungono quattro cechi di spessore (di cui accenniamo più avanti): sarà dura per i “nostri” interrompere la striscia di vittorie straniere inaugurata all’indomani del successo di De Mar Dancer (2003). Dopo di lui sono arrivati tedeschi (Prince Nico, von der Recke), francesi (il già menzionato L’As de Pembo, Macaire), e cechi (prima di Paracchini e Royal, c’è stato Mega Hit). Domenica saranno due i portacolori italiani che risponderanno agli stranieri, entrambi presentati da Paolo Favero. Il primo è Kandinskiy, se non ci fosse Sharstar probabilmente il nostro miglio prospetto sui salti negli ultimi anni. E proprio la volontà di schivare la strada del fuoriclasse di Casieri, unita alla versatilità del baio della D’Altemps, hanno fatto propendere l’allenatore meranese per questa scelta: «Il cavallo è in condizione smagliante – asserisce – e l’esibizione di fine giugno sulle siepi, quando ha volato pur con 73 chili da gestire, ci ha persuasi che in questo contesto Kandinskiy ha chance di rilievo». E il Gran Premio? «Per quello vedremo, intanto ci concentriamo su domenica». Questa estate, dopo il precedente citato dal suo trainer, Kandinskiy si è visto altre due volte, in steeple: nell’UNPCPS, secondo di Bye Bye Quanito con recriminazioni, quindi pimpante primo nel Val Passiria (davanti a Duero). In sella sale Raffaele Romano, mentre per Herode Quercus, portacolori di nobildonna Albertoni, Favero dichiara Fuhrmann. Cinque anni dagli onesti trascorsi carriera in Francia, il Quercus ha debuttato in sordina a Maia a inizio agosto (nel Premio Zivago), proponendosi all’attenzione generale nell’Azienda di Soggiorno tre settimane dopo, terzo alle spalle dei due turbo Paracchini e Royal. E attenzione: gli ordini erano quelli di un percorso cauto, inoltre il traffico nel finale aveva intralciato non poco il finish di Romano.
Abbiamo citato i due cechi, apriamo dunque la pagina dell’Est. Sulla carta, il favorito è Paracchini (che rende due chili a La Fille d’Or e Kandinskiy, tre a tutti gli altri), detentore del titolo, vincitore della prima Gran Siepi d’Italia a giugno e del trial Azienda di Soggiorno, occasione in cui Vana non ha nascosto l’estrema fiducia per il suo pupillo che torna ad affidare alle dolci mani di Bartos. Paracchini conosce Maia e le sue trappole a menadito, la distanza non fa paura: lo stesso discorso vale per Royal Mougins, che però sembra proprio non riuscire a mettere la criniera davanti al rivale, comunque lasciando sempre la sensazione di poterci riuscire. Una testa nell’ “Italia”, un paio di lunghezze nell’ “Azienda”, in entrambi i casi con volata tanto prorompente quanto insufficiente. Con ogni probabilità sarà ancora Kousek a gestirne il motore.
Chiudono il cerchio “orientale” Gilmour e Charley, entrambi dal buon potenziale (soprattutto il primo, l’anno scorso da queste parti fece sfracelli pur in categorie inferiori), magari non all’altezza dei primi ma da prendere con le pinze.

Campo probabili

PREMIO LV CORSA SIEPI DI MERANO
Siepi - euro 82.000
gruppo 1 - per 5 anni e oltre
4.000 metri

CHARLEY 65 J.Faltejsek
GILMOUR 65 B.Matl (?)
HERODE QUERCUS 65 D.Fuhrmann
KANDINSKIY 66 R.Romano
LA FILLE D’OR 66 J.Reveley
OUR FIRST CHESNUT 65 J.Korpas
PARACCHINI 68 J.Bartos
ROYAL MOUGINS 65 J.Kousek

Altri iscritti: ALPHA PRIM (65), BOOGIE (65), SHARSTAR (68).