Merano: Sharpmon fantastico tris

La corsa liberatoria di Franco Contu sotto la tribuna, con un sorriso da qua a là mentre raggiungeva il dissellaggio dopo la vittoria di Sharpmon, è la più bella immagine della penultima giornata della riunione di Maia. Piace perché è l’immagine di un allenatore che ne ha vinte di tutte e di più, e ancora sa emozionarsi davanti all’impresa di un cavallo che ha appena fatto suo il premio Argenton con il piglio del campione, ovvero con la forza di chi sa rendere semplici le cose. «La paura più grande – avrebbe poi rivelato sotto i baffi il trainer sardo – l’abbiamo passata prima della corsa, quando dopo l’infortunio di Fuhrmann nel cross siamo dovuti ricorre ai ripari cercando un sostituto. Sharpmon non è un cavallo facile». E invece per Vana Jr, vale a dire il sostituto, il lavoro è stato piuttosto facile. Perché Sharpmon andava così forte che a un certo punto il giovane jockey ceco ha reputato opportuno assecondarlo pur sapendo di contravvenire agli ordini di scuderia e ha preso il comando ben prima del previsto, ossia dopo la prima diagonale. Da lì in avanti ha cadenzato il ritmo, in precedenza dettato da Helmut, gigioneggiando con il resto della compagnia, senza mai prendere il largo e al contempo senza mai dare l’impressione di poter essere superato. Luxury Baby il rivale dichiarato ha sbavato qualche salto, non i tempi per tentare di ribaltare un esito che sull’ultima siepe era già scritto, recitato all’attacco di un antagonista ormai inattaccabile, generosamente provandoci e orgogliosamente chiudendo secondo. Terzo un Gilmour cauto – normale esserlo al debutto sui grandi volumi – che a ogni modo non ha mai lasciato l’impressione di poter intervenire tra i due in avanti, quarto l’onesto Trempolinas. E applausi dunque per Vana Jr, al secondo centro di giornata dopo il bel colpo in sella a Latibela sulle siepi del Fondo, ancora più applausi a Francesco Contu ispiratore di Sharpmon e subito dopo di Invincible Joy vincitore del Maia Alta, siepi per tre anni, colori Siba come il suo più illustre collega (complimenti, dunque, anche a Emilio Balzarini il proprietario). Ossequiando alla legge del contrappasso, dopo la grande abbuffata del giorno del Gran Premio la Favero band ha del tutto lasciato la ribalta agli altri, tra i quali anche Svezio Dall’Antonia, pure lui ripescato dopo il forfait di Fuhrmann e bravo a traghettare Invincible Joy fino in fondo, dopo che Marpione lestamente aveva provato a beffarlo sul finire e Island Residence aveva trovato la scorciatoia nel traffico troppo tardi per poter intervenire. Quindi il cross,di cui si è già accennato per giustificare l’assenza di Fuhrmann nelle prove successive, per parlare del quale è doveroso partire segnalando il primo successo con la firma d’allenatore di Luca Demaria. Ha vinto Olympien riscuotendo un credito con la sfortuna, regolando nel finale Sfizioso Mix e Sir Bahhare, “reo” quest’ultimo di aver divelto una stecca dell’invito della penultima siepe che colpendo Fuhrmann e provocandogli una profonda ferita all’arcata sopraccigliare ha obbligato il tedesco ad alzare bandiera bianca dopo aver pilotato Interim quarto al traguardo. Corsa sfortunata per i fantini, perché anche Boyer caduto da Sunshine for Life veniva appiedato dal medico costringendo Crocicchio all’abbandono dell’Argenton. Per i saltatori c’era anche il Fondo di cui si accennava sopra, nel quale Latibela ha disposto con buon finale di Joybee e del favorito Perdono. Infine le piane per G.R. e amazzoni, appannaggio rispettivamente di Alfa World (Mario Baratti, Premio Guidsun), Acqua Pazza (Roberta Greco, Premio Lago di Misurina), e Felegara (Claudia Wendel, Premio Lago di Monticolo).Dopo la parentesi dedicata alle corse rusticane dei cavalli Haflinger, in programma domenica 11 ottobre, l’ultima giornata della stagione di Maia è in programma sabato 17 ottobre: clou del pomeriggio è il Criterium d’Autunno, gruppo 1 (88 mila euro) per saltatori di tre anni .