Merano: Autentico Kandinskiy

Sulla tela lasciata vuota dal ritiro di Auronzo, Kandinskiy improvvisa un Durini d’autore che lo lancia – francesi permettendo – nel ruolo di favorito nel Grande Steeple-Chase d’Europa. Favero e Romano hanno masticato amaro negli ultimi tempi vissuti in secondo piano sul teatro che di norma li applaude come vedette, e per risalire la china i due hanno fatto leva sull’“usato sicuro”, su di un cavallo che non tradisce mai e che anche questa volta li ha ripagati. Per gli interessi ci si pensa alla prossima, al Grande Steeple: intanto i due incassano una tripletta in giornata.
Ma se gli assenti sono grandi, è naturale che la loro mancanza ombreggi il panorama. Senza nulla togliere alla prorompente dimostrazione di Kandinskiy, all’esame superato a pieni voti da Sharpmon finito secondo, all’infinita generosità di Duero, al sorprendente Magic Slipper che si affaccia nei circoli snob, più di tutto ciò a far parlare è stato il ritiro di Auronzo. Che a sentire Franco Contu probabilmente, purtroppo, difficilmente rivedremo in pista. E la giornata-no dell’Amalita, finora superstar della riunione meranese, si è completata con l’esibizione scoraggiante di Exit Equity. «Il grigio – commenta il trainer sardo - non fa il pesante, lo sapevamo, non si è impegnato. Siamo invece soddisfatti di Sharpmon, forse è passato in avanti troppo presto ma l’esito sarebbe stato comunque lo stesso. È un cavallo che per arrivare al top ha bisogno di correre, lo sarà al Grande Steeple».
Loro malgrado, è il destino di Franco Contu e Paolo Favero: se uno è amareggiato, spesso è l’altro a gioire. E infatti l’allenatore meranese è raggiante: «Kandinskiy è stato superlativo, a ogni modo questi sono avversari che non temiamo. Si ricordi che parliamo del secondo della Gran Siepi e del quarto del Merano del 2009… E quest’anno ha anche saltato la stagione di Roma, così è ancora più fresco».
Voci a caldo dopo una corsa baldanzosa scandita da Duero per quasi tutto il percorso, tanto da sfilacciare la compagnia - che aveva perso Gilmour sull’oxer – all’approccio dell’ultima piegata. Al salto del verticale atterravano in tre in linea, il battistrada in linea con Kandinskiy e Sharpmon con quest’ultimo che piazzava parziale folgorante sulla richiesta di Columbu, presentandosi in testa all’ingresso della dirittura finale. Dove però finiva l’effetto turbo e Kandinskiy, dosato a perfezione da Romano, a centro pista colmava il gap in un amen e dopo la siepe conclusiva allungava imparabilmente, mentre Sharpmon andava in crisi di stamina ed era costretto a tirare fuori le unghie per difendersi dal ritorno sul passo di Duero, respinto solo per una corta testa. Finiva a tiro un sornione Magic Slipper, ancora un po’ acerbo sullo steeple ma con mezzi, quinto Silver Regent per una sufficienza stiracchiata, bocciato invece Exit Equity indisponente fin dal via. Attenzione però, su altro terreno il discorso sarà diverso.
Sigillo Favero-Romano anche mezz’ora dopo il Durini, nel Reckless William per tre anni in cui Tullio Ostillio ha giocato al gatto col topo facendo corsa a sé, in vanti dal primo all’ultimo metro. Grandezza del primo o pochezza degli altri? Risposta rimandata a occasioni più probanti, intanto però la lancetta tende verso la seconda ipotesi, anche se Lucky Job era al debutto eppure ha regolato per la piazza d’onore Regal Fiume che pur sempre ha già vinto in siepi, mentre Farnon ha deluso le aspettative.
Ben più sudata, invece, la prima affermazione giornaliera di Raffaele Romano, nel cross Premio Dynamit. Lungo il tracciato Nobil ha ancora una volta dato parecchi grattacapi al jockey ma si è riscattato piazzando la zampata decisiva dopo l’ultimo salto ritornando su Willem che aveva provato la giocata d’anticipo. Palpitante l’arrivo, perché dietro ai due chiudevano Lagrein e Bum Bum, in quattro sul traguardo separati da meno di due lunghezze dopo 3.500 metri di salta e gira.
Il convegno si era aperto con il coast-to-coast di Alpha Prim, inavvicinabile nel Naturno riservato ai siepisti non più di primo pelo. Gli altri si sono disputati la seconda moneta, per la quale è emerso Exotic Horse su Flygon.
Era anche il pomeriggio del Trofeo Amazzoni Palace-Ceska (hunters sui 2.400), e sostanzialmente è andata come doveva andare, ovvero con gli stranieri in evidenza. Ha condotto dall’inizio alla fine Maistro giostrato da Silvia Pattinson. Unica eccezione all’egemonia estera il sorprendente secondo posto di Zolango (Elisabetta Marcialis) che ha beffato Dragon Fly (Evelyn Poehl) e Royal Sadler (Claudia Wendel). Nelle altre due piane sempre amazzoni in evidenza: hanno gioito la stessa Wendel su Felegara (Premio Burgusio) e Gabriella Streng con Vamadancer (Premio San Martino).
Prossima giornata di corse domenica 6 giugno. È il pomeriggio della 2ª Gran Siepi d’Italia, erede della Gran Siepi di Milano: i migliori siepisti di 5 anni e oltre si misurano lungo quattro chilometri.