Merano: debutti importanti

Saranno famosi? Maia celebra la domenica con debutti importanti, di navigati siepisti che provano ad alzare il tiro nello steeple e di chi affronta per la prima volta gli ostacoli. E se non bastasse ecco una prova intitolata alla memoria di Nello Coccia, fantino icona del nostro ostacolismo scomparso qualche mese fa, che per qualità delle adesioni assomiglia a una piccola Gran Siepi, vista la presenza di Paracchini, Gimmy, Sopran Promo. Il tutto servito assieme a quattro corse in piano per fantini professionisti con gabbie affollate e tanti temi.
Nomi con una onorata carriera alle spalle e ora alla ricerca di una nuova dimensione si tuffano nello steeple. Di certo tra questi c’è qualcuno che cova la speranza di valere un sogno datato 26 settembre, giorno del Gran Premio Merano Forst. Senza troppi sforzi di memoria, basta risalire a tre estati fa per ricordare che Halling Joy proprio dal Premio Pollio spiccò il volo verso il suo “Merano”. Chi sarebbe in grado di ripeterne le gesta? Diversi pretendenti hanno dimostrato di gradire il mestiere di siepista, qualcuno ha anche egregi trascorsi in piano. Contu e Favero – attualmente in parità per successi a Maia in questa stagione, dodici a testa – ne propongono due ciascuno. Il trainer con i baffi schiera di punta Neroloto, avvezzo alle buone compagnie con in bacheca già due trofei illustri come il Del Prato (l’anno scorso a Merano) e la Gran Siepi di Pisa. Alle redini Columbu, mentre a Fuhrmann Contu indica la sella di Fulltime Lover, uno che a quattr’anni ha fatto sognare ma è incappato in un lungo stop interrotto solo a giugno, per altro cadendo al rientro. Grossa incognita.
La risposta di Favero è soprattutto Gerbett, figlio di Galileo che a Roma ha dimostrato di saperci fare ma a Merano ancora non ha convinto. Ci confida Raffaele Romano, mentre almeno sulla carta Faltejsek avrà vita più dura con Cima On Fly (il secondo dell’allenatore meranese) se non altro perché inattivo da marzo e al suo esordio sulla pista di Maia.
Fra i contendenti spunta Bietolini e tutt’altro che per onor di firma, perché la sua chance si chiama Wycherley e mira chiaramente a sparigliare le carte. Il sauro della Nuova Sbarra – riproposto in coppia con Moccia - aveva quasi fatto gridare al miracolo a Roma quest’inverno, due facili primi a fila e secondo del marziano Frammassone nella Gran Siepi. Poi la trasferta in Francia, ad Enghien, per un nuovo piazzamento che valeva oro. L’atterraggio a Merano è però coinciso con un brutto risveglio, una Gran Siepi d’Italia vissuta da protagonista alla vigilia e da sconfitto al ritorno nei box. Dove sta la verità?
A battere bandiera italiana c’è anche Dzulik il cui compito appare improbo, mentre da oriente calano in due. Uno è quel Mideros che per un paio di stagioni ha maramaldeggiato in corse di rilievo sull’asse tra Merano (è terzo di una talentuosa edizione della Gran Siepi) e Milano (due volte a segno nel Del Prato, quando ancora si correva a San Siro). Però negli ultimi due anni ha un solo impegno all’attivo. Vana ci prova invece con Charley che non è mai stato un fulmine di guerra anche se c’è chi è pronto a giurare che è il cavallo nascosto della corsa.
Prime Siepi, di nome e di fatto, nel premio per i dieci di tre anni che esordiscono nelle vesti di saltatori. Il più atteso è Chic Anti Shock che esce dalle scuderie di Favero accompagnato da voci che lo danno meglio di Tullio Ostillio, finora re incontrastato della generazione. Vanta già tre vittorie nella precedente carriera in piano, ora sulla sua strada compaiono Li Rong e Passionnant con qualche egregio trascorso, così come Hot Flame portacolori Siba.
Volti nuovi, dunque, mentre ben noti sono quelli del Premio Zivago – Memorial Nello Coccia, condizionata in siepi. Alcuni di loro hanno campeggiato su copertine patinate, a partire da Paracchini, il ceco nella cui vetrina luccicano trofei à go-go. Fermo ai box dallo scorso settembre, punta naturalmente all’appuntamento di metà settembre con la Gran Siepi di Merano, per altro già vinta. Si rivede Gimmy, classe pura forse ancora da esprimere nella sua completezza, al quale Favero affianca Sopran Promo, per il quale vale discorso analogo. Il confronto è con Makalde, scuderia Wrbna Racing, il dormelliano Dannecker e Karagem Summit su cui Pugnotti scommette forte.
A margine, se passate la definizione, del teatro ostacolistico ci sono quattro prove in piano con le fruste professioniste. Due sono per maiden di due anni divisi per sesso, entrambe sul miglio, sono ben in dodici nel Pennes riservato ai maschi in cui si rivede Catbar che bene ha impressionato al debutto, due settimane fa a Maia, e c’è un Olmo On Line desideroso di riscatto dopo un Criterium Partenopeo al di sotto delle aspettative. In pista anche i tre anni sui 2.200 del Città di Merano, altra maiden in cui i più attesi al palo sono Camilleri e Noireau, e sulla stessa distanza l’handicap Premio Plaus in cui il top weight Avid of Glory in ottima salute misura le ambizioni dei vari Sogno della Tigre e Gioca Jouer.
La prima corsa è in programma alle ore 16, ingresso 5 euro incluso voucher-scommessa da 2 euro. Nel parterre intrattenimento per i bambini con il pony dell’associazione Equspera per piccole passeggiate in sella.