Cesena: Campionato Europeo 2010 – Trofeo HERA

Il lungo itinere della stagione 2010 regala in questa lunga notte il suo picco più alto, lo zenith nel cui nome convivono emozioni e spettacolo, spunti tecnici ed agonismo, tradizione ed innovazione sotto una cornice di pubblico festante che da 76 anni contraddistingue il trotter del Savio nella serata del Campionato Europeo. Campioni affermati e giovani promettenti che alzano l'asticella delle loro ambizioni, si fondono in un mirabile scontro generazionale gettando lo sguardo ad un Albo D'Oro ricco di nomi altisonanti, una galleria di star che nessun evento continentale vanta in ugual misura, con i "padri nobili" Prince Hall e Muscletone ad anticipare, a cavallo dei due conflitti mondiali, le gesta vittoriose dei leggendari Mighty Nes, Birbone e soprattutto Tornese e Crevalcore, scene immortalate in bianco e nero dai reportage dell'epoca, mentre l'avvento del technicolor ricorda i successi di campioni dalla classe cristallina come Top Hanover, Ideal du Gazeau e Mack Lobell, precursori dei contemporanei Digger Crown, Campo Ass e Camilla Highness. Il record di 1.11.6 detenuto in tandem dal finalista 2007 Torvald Palema e dal dominatore del 2008 Ghiaccio Del Nord, sembra destinato ad abdicare, il cast dell'edizione 2010 è infatti ricco di primattori che vantano feeling collaudato con la breve distanza e spiccata duttilità tattica, doti basilari per emergere nel veloce pista cesenate, teatro da sempre di epiche fughe sancite da medie sensazionali. Uno ad uno ecco sfilare in un ipotetico palco di presentazione i magnifici dodici dell'Europeo 2010, preceduti dal nome nuovo del trotto scandinavo, la lady Jodas Julia, giumenta di classe allenata da Catarina Lundstrom, che nella prima manche si giocherà tutto nelle fasi d'avvio, cercando di mantenere la leadership ad esaltarne le doti di velocista, affidando invece alla sorte lo svolgimento della seconda prova, allorché indosserà uno scomodo numero dodici. Al post due si avvierà Mambo Font Sm, new entry nell'elite dei nati nel 2006, assurto a grande notorietà dopo l'inatteso quanto meritato alloro napoletano di metà giugno, ospite in Romagna con la voglia di ritagliare uno spicchio di gloria per sé ed il bravo Natale Cintura, grazie ad un buon percorso nella batteria d'approccio. Una grande voglia di riscatto anima Light Kronos, il cinque anni di scuola Ehlert reduce da alcune prove poco soddisfacenti, il quale sarà affidato al neo campione Italiano Andrea Guzzinati che ha accolto con un sorriso il felice sorteggio della prima prova, quando la dea bendata gli ha assegnato un bel tre, senza peraltro negargli chance remunerative con il dieci alla seconda. Con l'avvento di Irina e del positivo numero quattro all'esordio, abbinato ad un non trascurabile nove alla seconda prova, la memoria ripercorre l'Europeo 2009, la sua magnifica volata vincente e la coraggiosa difesa in finale di un successo voluto ma svanito solo a pochi metri dal palo ad opera del compagno di classe Algiers Hall. La prepotente ascesa di Italiano ne fa il favorito tecnico dell'Europeo 2010, il sei anni guidato ed allenato da Enrico Bellei porta in dote una invidiabile freschezza atletica, coraggio leonino e un relativo disinteresse al numero d'avvio, dovendo gioco forza battere impervie corsie esterne per confermare la sua nuova dimensione atletica. Il pubblico romagnolo non farà mancare il suo sostegno all'unico corregionale in gara, quel Fu Mattia Pascal che in due occasioni ha dovuto rinunciare al great event cesenate per contrattempi di ordine fisico e che ora tornerà nell'agone con rinnovato vigore e la guida sempre ispirata del talentuoso Giampaolo Minnucci, felice scelta di Dino Sintoni e del team Gocciadoro. Chapeau per Opal Viking, dieci anni e non sentirli dopo battaglie all'ultimo parziale ed un intenso girovagare tra gli anelli del vecchio continente, prima con Jorma Kontio, ora con la gloria tricolore Roberto Andreghetti ad inseguire un alloro che ancora manca nel suo ricchissimo palmares. Altra beniamina del pubblico emiliano romagnolo è Linda di Casei, splendida realizzazione dell'affiatato team a carattere familiare formato da papà Enrico, il trainer e Ale Gocciadoro, il fantasioso esecutore, che hanno portato la veloce figlia di Uronometro nell'elite nazionale, non disdegnando fortunate e vincenti incursioni in terra straniera, e che in questo Europeo sarà tra le più seguite in entrambe le sfide grazie alle sue caratteristiche di provetta regolarista. Un numero ostico all'esordio, ma un comodo quattro al ritorno in pista, fanno di Irambo Jet un curioso atout per il team Ehlert/Farolfi, certo il compito per il sei anni da Zambesi Flash è di quelli da far tremare i polsi, ma le qualità ci sono ed anche un indomito spirito battagliero che lo accomuna al vicino di box Looney Tunes, altra rivelazione stagionale che qualche settimana fa ha regalato l'accesso al Superfrustino ad un lanciato Robi Vecchione, un' altra briscola di un Holger Ehlert da sempre innamorato di Cesena e della sua kermesse più importante. La giubba gialla della Bellosguardo è presenza costante nel circuito classico nazionale ed è spesso rappresentata da lady agguerrite come Illinois, presente l'anno scorso a Cesena e Madras, sua erede anche nel ricalcarne gli schemi tattici, partenza veloce e ritmo incessante che nella seconda prova tenterà di attuare partendo dal post tre. A chiudere la disamina un campione come Irving Rivarco, soggetto tenace e all'occorrenza veloce, atletico e generoso, ma anche estremamente professionale, esemplare realizzazione di Pietro Gubellini, che lo ha proposto come grande protagonista di un 2010 vissuto con i gradi del campione a tutte le latitudini, dal caldo di Napoli dove conquistò una medaglia d'argento nel Lotteria, al cielo limpido della Svezia allorché brillò nella ricca Sweden Cup, sino alle lunghe trasferte in Norvegia e Finlandia contro il gotha del trotto scandinavo. Una splendida parata di stelle, un carosello di eccezionali guidatori, questo è il Campionato Europeo e come ogni anno, nel solco di una tradizione diventata simbolo di successo, una kermesse della quale parlare a luci spente, coccolando un nuovo campione dalla imperitura fama.
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