Merano: Nazioni international

Ippodromo Merano

Se il vostro pensiero corre già al Gran Premio Merano Forst di cui si sta delineando la sagoma, beh, vi consigliamo un distrarvi un attimo e dirottare la vostra attenzione su questa domenica. Alzi la mano chi ricorda un’edizione del Nazioni qualitativa così internazionale, qualitativa e aperta! E non solo: scorrete il programma e incoccerete in una Corsa Siepi dei 4 anni sublime nella sua sintesi di espressione di una generazione che si spera possa dare nuova linfa a un parco di specialisti degli ostacoli bassi ultimamente piuttosto opaco.
Per qualche ora insomma, questo è il suggerimento, mettete in stand-by l’approccio al “Merano” e ai possibili incroci sulla rotta Francia-Maia, all’annunciato ritorno in grande stile di Jacques Ortet e Christophe Pieux, all’ombra lunga di Macaire e Peltier. Perché questo Nazioni merita un applauso ancor prima di partire lungo il labirinto di sei chilometri in cui se ti perdi sei perduto, maratona dai tratti magniloquenti che ha reso celebri nella sua lunga storia (è la 66ª edizione) cavalli e cavalieri. Saranno in dieci a iniziare la marcia all’abbassamento dei nastri, e che dieci! Per dovere di ospitalità inauguriamo la lista con i due ospiti irlandesi, affascinante novità per le nostre piste. Sono giunti dall’isola di smeraldo attratti dal luccichio della Crystal Cup, il circuito internazionale di cui Maia fa parte e il Nazioni ne è la settima tappa (informazioni più dettagliate su www.meranomaia.it). Another Jewel e la sua compagnia sono in corsa per il trofeo su tutti i fronti: il cavallo e il suo fantino (John Cullen) guidano le rispettive graduatorie, la scuderia e il trainer sono secondi nelle classifiche loro riservate. Si dirà: non conoscono il tracciato. Certo, ma si badi bene che Another Jewel non conosceva nemmeno il percorso dell’Anjou-Loire Challenge all’ippodromo Le Lion d’Angers, corsa con la fama di essere la più lunga al mondo (7300 metri da galoppare), e lui l’ha vinta, primo non francese a compiere l’impresa; e tanto meno il tracciato di Craon, del cui Grand Cross (6000 metri come il Nazioni) del quale è secondo. Ragioni in abbondanza per meritare rispetto totale. C’è di più: viene accompagnato da The Speedy Man, minori credenziali ma pur sempre intrigante.
I due non troveranno però un tappeto rosso sulla via verso il traguardo. La forma italiana è più affilata che mai e dalla Cechia spendono chance di riguardo. Sotto il tricolore corrono Asselin, Lutin des Bordes e Manacerace, ciascuno scortato da referenze notevoli. Asselin è il dormelliano riconvertito quest’anno al cross, uno che ha corso – e anche vinto – contese importanti in siepi e in steeple e ha dimostrato di gradire il nuovo mestiere. Manacerace si è guadagnato sul campo l’opportunità Nazioni vincendo le due prove di avvicinamento e assicurando sulla lunga tenuta. In sella avrà Raffaele Romano, perché il suo abituale partner Fuhrmann è di Asselin. Lutin, scuderia Merano sul petto e training ceco sponda Vana, ha spazzato via l’etichetta di eterno piazzato vincendo a inizio agosto a Maia.
E sempre di Vana è l’arma più appuntita della squadra battente insegne ceche, si chiama Mastman e a Merano si è visto una sola volta, terzo nel confronto con Lutin ma ha lasciato eccellente impressione. Fra l’altro veste del blu-giallo di Jiri Charvat ovvero la squadra di Royal Mougins. Gli altri sono pronti ad approfittare di un qualsiasi passaggio a vuoto, dai due di Juranek – Wavelight Laser soprattutto – a Radslav, con Ile En Reve alla sua prima esperienza meranese.
A dar lustro alla Corsa Siepi dei 4 anni è invece il tema classico Contu-Favero per la qualità dei rispettivi allievi, con leggera preferenza suggerita dalle linee recenti per quelli del meranese. Fra Night Rider e Leuci Lamps è difficile scegliere il migliore, probabilmente il terreno sarà la carta che li spariglia e in caso di pioggia l’ago della bilancia penderebbe verso il secondo. Il trainer sardo risponde con Fermi e Fabuio, il primo già battuto dai sopra citati ma dal potenziale importante soprattutto in caso di acqua, il secondo in crescita costante e condizione ideale. Ma non è tutto, torna Luci a Capannelle eccelso a Roma (dove Fermi e Night Rider se li è pappati) ma finora rimbalzato da Merano. Chiude il prezioso quadretto l’ospite Grainnie Kelly, un Vana doc del quale ancora non sono definite le reali possibilità.
Nel bel contorno della giornata ancora salti e tre prove per G.R. e amazzoni. Fra il resto, due corse saranno intitolate rispettivamente a Video 33 e SDF, le due emittenti della società Rosengarten che in tribuna autorità organizzano un ricevimento con diverse personalità. Video 33 da qualche tempo trasmette le repliche delle corse di Maia ogni lunedì, martedì e mercoledì sera intorno alle 20 (in coda al giornale delle 19.30).
La prima corsa è in programma alle ore 14.50, ingresso 5 euro incluso voucher-scommessa da 2 euro. Nel parterre intrattenimento per i bambini con il pony dell’associazione Equspera per piccole passeggiate in sella.