Marano: guardando al domani

È un pomeriggio che guarda al domani quello della terza domenica di Maia, con sette corse tra le quali un Premio Pirelli in cui si incrociano le strade dei siepisti d’èlite che gettano lo sguardo alla Gran Siepi d’Italia, e due prove che lanciano un numero importante di saltatori debuttanti (nuova linfa per il movimento), nella cornice dei “lavori in corso” per la riqualificazione dell’impianto. Oltre 60 i cavalli annunciati ai nastri, con buona quota dei sempre graditi ospiti dell’est: circa un quarto dei concorrenti battono bandiera ceca o slovacca. Al traguardo, complessivamente, il convegno serve oltre 110.000 euro.
Si guarda al domani, e il futuro più prossimo è la Gran Siepi d’Italia il cui passaggio (semi-obbligato) è il Premio Pirelli di domenica (24.000 euro dopo 3.500 metri). Una prospettiva che salta all’occhio è quella delle giubbe: a rappresentare i colori italiani tre scuderie per cinque nomi, due sono dell’autorevole Siba, altrettanti dell’emergente Vama, una della gloriosa Dormello Olgiata. E anche dall’estero si muovono i pezzi grossi e forse il più atteso all’esame è proprio un ceco, Age of Jape, il nuovo crack di Holcak che ha fatto gridare qualcuno al miracolo, primo pretendente alla successione di Royal Mougins. All’attivo sui salti ha solo tre corse, la prima a Merano (secondo all’esordio), poi due esibizioni di strapotere a Treviso e Grosseto in autunno nelle rispettive Gran Siepi, nelle quali ha fatto a fettine una concorrenza di buono spessore. Era pesante, il terreno, e domenica anche su Maia sono annunciati acquazzoni che potranno fare da ammorbidente alla pista. In sella c’è Marek Stromsky, riabilitato a tempo-record dopo il capitombolo di settimana scorsa.
Chi affronta Age of Jape? Beh, ci sarà pane per i suoi denti. Un suo conterraneo da queste parti ha fatto vedere di che pasta è fatto, si chiama Charccari, due volte secondo nella Corsa Siepi di Merano, parte in avanti e andarlo a prendere è dura. E sempre da est arriva Perdono, affidabile e a volte sfortunato. I tre sono accomunati dall’incognita del rientro, non lo slovacco Box Hill, che comunque ha ancora tutto da dimostrare.
Il discorso in “casa Italia” parte da Desert Tita, unica femmina del campo, guadagnatasi sul campo i titoli per viaggiare in prima classe grazie a un inverno romano coi fiocchi e la griffe sulla Gran Siepi di Pisa. Contu gli affianca il compagno di colori Invincible Joy. Favero risponde con la coppia di scuderia Vama, Satwa Duke-Emotionner, ambedue con le carte in regola per poter interferire nel dibattito. E infine Achen, la giubba rossocrociata dice già tutto anche se la presenza del dormelliano appare più che altro un approccio con il percorso di Maia.
Altro tema tecnico di giornata sono i debutti. I quattro anni e oltre si affrontano nel Premio Cogne, intitolato al cavallo-leggenda di Maia, due vittorie e record di presenze nel Gran Premio. A sognare di seguirne le orme saranno in undici, sette italiani e quattro stranieri,
Favero – vuoi per genealogia, buoni precedenti in piano o lavori convincenti - confida molto nei suoi tre, Josephjuliusjodie, Horyzont e Zolamy. In lizza anche un nuovo arrivo di casa Pais, Ziatino, e una Dormello, Torella.
Tanti debutti anche nel Prime Siepi riservato ai tre anni, ben tredici in partenza, con la freschezza di chi ha ambizioni di gloria da cullare. E poi uno steeple di livello, una siepi per 4 anni che chiede conferme ai vari Dancer Cat e Blanchard, Kamelie e Scappa Michelino, e due piane per gentlemen rider e amazzoni sufficientemente equilibrate per mettere a dura prova l’ingegno degli scommettitori.