Merano:sfide à gogo guardando all'Europa

Ippodromo Merano

Le sfide sono il sale delle corse e la quinta giornata della stagione di Maia, il giro di boa della riunione di primaverile, è condita a dovere. 65 i pretendenti nelle sette prove in programma e nell’occasione la concorrenza delle scuderie dell’est è ancora più agguerrita del solito: una buona dose di paprika aggiunta al menù. Stuzzica, più di tutto, il Premio Durini, piatto forte del pomeriggio, otto ai nastri equamente divisi fra rappresentanti delle scuderie italiane e ceche, ed equamente divisi anche fra la nuova rampante generazione dei 5 anni e la vecchia guardia, a confronto per 26.000 euro facendo l’occhiolino al Grande Steeple d’Europa - il clou della riunione in scena fra tre settimane. Ma la sfida con gli stranieri anima anche le due siepi - intitolate a due mostri sacri dell’ostacolismo come Reckless William e Or Jack - che hanno raccolto partenti in serie ovvero estrema imprevedibilità. E un’altra sfida si gioca fra jockey: con i vari Romano e Fuhrmann, Faltejsek e Bartos si torna a proporre il meglio dei fantini da ostacoli in versione mitteleuropea.
Prima corsa alle ore 15, cancelli aperti un’ora prima.
Nel Durini per la prima volta in stagione si affronta il percorso dello steeple “grande”, quello con la fence davanti alle tribune, icona della spettacolarità delle corse di Maia. Le possibili chiavi di lettura della corsa sono tante, scegliamo quella del confronto fra generazioni: da una parte chi l’anno passato a 4 anni si misurava solo con i coetanei e dall’altra gli specialisti più navigati. Fra quest’ultimi il nome-garanzia è Kandinskiy, parametro naturale della corsa, un metronomo da grandi premi griffato Favero-scuderia D’Altemps con un conto in banca da Paperone. Ha otto anni, tanti quanti Asselin, il pupillo di Dormello per il quale vale un discorso simile. Un anno in più lo porta Royal Mougins, la gloria di Cechia che dopo aver maramaldeggiato per stagioni in siepi ha provato il salto sullo steeple di Maia tre settimane fa ma senza fortuna, finendo al tappeto. Ci riprova e dall’alto di un curriculum da fuoriclasse merita la prova d’appello. Questa volta cambio alla guida, con il ritorno in sella del fido Jiri Kousek con cui ha firmato alcuni dei suoi successi più brillanti. Lungo la strada per valicare il Brennero viaggia con Fiftynine che francamente deve ancora dimostrare di poter soggiornare in prima classe.
La carica della nuova generazione è arrembante e parte da Demon Magic, stessa giubba (Wrbna Racing) di Kolorado e Masini, monumenti della Repubblica Ceca applauditi ripetutamente dal pubblico meranese. Il Demon dal training Olehla nell’estate-autunno 2010 a Maia ha fatto il diavolo a quattro, portandosi a casa Richard e Argenton ovvero i grand prix della categoria. Rientra da ottobre e questa è l’incognita come lo è per Imprezer, anche lui l’anno scorso più che positivo a Merano (ha vinto il Vanoni). I “giovani” d’Italia rispondono al nome dell’affascinante Alba Reale, la “ballerina” di Favero che danza sugli ostacoli, e da Croaldigno, la carta Contu (che fa saltare il turno a Sharpmon). Rimanendo in attesa di re Sharstar.
Grande curiosità accompagna anche il ritorno in pista di Ziatino e Sorbon, saltatori alle prime armi che hanno volato al loro debutto due settimane fa. Il primo è opera di Contu per i colori Pais e l’interpretazione di Fuhrmann, nel precedente ha vinto a mani basse ed è chiamato alla conferma nell’Or Jack (17.000 euro per 4 anni e oltre alla prima annata sulle siepi) in cui ritrova gli appena battuti Josephjuliusjodie, Zolamy e Horyzont (lo squadrone di Favero), ma per la prima volta incrocia Amagnolio, l’austriaco targato Mathis giunto al crocevia da altre strade. Potrebbero essere scintille. E un occhio è bene prestarlo anche a Redcliff, al debutto sulla pista ma con passato interessante, così come a Sokol – un inedito da queste parti – se non altro perché lo porta Wroblewski, il polacco che in questo momento trasforma in oro quel che tocca. Come per esempio Sorbon, vittoriosa al debutto e attesissima domenica nel Reckless William riservato ai 3 anni (22.000 euro). Gli si oppone il blocco Favero, con cinque dei dieci partenti, i più consistenti sono Giant Hawk (due successi a Grosseto) e Cornelia Parker. Ma anche Polar Word di Ilaria Saggiomo all’esordio ha lasciato buone impressioni.
La cornice dei tre highlight la disegnano un cross e uno steeple bene equilibrati e due riuscite prove riservate a gentlemen e amazzoni.
Abbonamenti. Domenica ultimo giorno per acquistare gli abbonamenti per la stagione in corso, agli sportelli dell’ippodromo in via Palade. Queste le tariffe: intero 80 euro, ridotto (16-18 anni, militari, pensionati) 40 euro. Gli under 16 entrano gratuitamente.