Merano: lunedì delux

Pomeriggio deluxe a Maia, dove per tradizione si corre il lunedì di Pentecoste. In sala fantini all’élite degli specialisti degli ostacoli, da Raffaele Romano e Dirk Fuhrmann a Joe Bartos e Jan Faltejsek, si aggiungeranno i top jockey professionisti del piano, ormai con caratura internazionale, a partire da Mirco Demuro e Umberto Rispoli. Piano e ostacoli si dividono equamente il palcoscenico con quattro prove ciascuno, in totale oltre 70 pretendenti – con rappresentanze germaniche, austriache, svizzere, ceche - in otto corse, tra le quali spiccano il Vanoni (gruppo 2 per 4 anni sullo steeple, 71.500 euro) e la tris serale, Premio Vini Borgatello-Dal Col.
Prima corsa alle 15.30, apertura dei cancelli un’ora prima.
La citazione d’apertura va per diritto al Vanoni, un capitolo fondamentale della storia dell’ippodromo meranese, prova primaverile di spicco per i giovani steepler in cui per la prima volta i 4 anni affrontano il percorso “maggiore” da 3.900 metri, con fence sotto gli spalti e oxer grande. Alla dichiarazione dei partenti si è capito perché in settimana Favero non intendeva sciogliere le riserve, fino all’ultimo ha tentato un recupero in extremis di Fafintadenient, finora il leader di questa riunione, ma alla fine è stato costretto a gettare la spugna. Con rammarico, ovviamente, ma l’allievo di scuderia Aleali lievemente acciaccato è troppo prezioso per accettare il rischio, anche in un Vanoni. Una defezione di peso che tuttavia, paradossalmente, anima il quadro. Già, perché viene a mancare il parametro principale e vanno ad aprirsi scenari inattesi. La star a questo punto potrebbe essere Wertrack, casato nobile Pais per il training di Contu e l’interpretazione di Fuhrmann, tanto eccezionale lo scorso inverno a Roma quanto poco in palla al rientro a Maia, tracciato che ancora lo lascia perplesso. Preferirebbe non essere costretto a galoppare in una palude, il cielo sopra Merano è plumbeo da una settimana ma dovrebbe volgere al bello. Non lo spera Alpha Two, il ceco di Vana che potrebbe accollarsi i gradi di favorito, soprattutto se il terreno dovesse rimanere allentato. Cavallo in crescita, Alpha Two, sempre nel marcatore ma manca l’acuto, che il suo entourage auspica possa giungere proprio nel giorno più importante. Bartos sa come si fa. Vana gli affianca Bella d’Etruria, tuttavia fra gli arrivi da oriente si mormora più di Broker, per il quale Wroblewski spera nell’acqua.
Per completare la scena, manca il Favero-team. Assente il “capitano”, dal mazzo l’allenatore meranese estrae tre carte. Raffaele Romano va su Lomitas Joy, gli interrogativi sono tanti primo fra tutti quello del debutto sullo steeple. E allora la lama più affilata sembra quella di Doner affidato all’efficace Faltejsek. Ha qualità Doner e gli piace l’erba umida, e vanta un alleato nel compagno di colori (a firma Eros Ostanel) Mahle Isle.
Il resto sugli ostacoli è tutt’altro che semplice contorno. C’è il Cross Internazionale di Merano, si lustrano i binocoli per arrivare a vedere fino ai limiti dell’ippodromo e si allena il cuore a reggere le emozioni di 33 ostacoli di ogni genere e sorta disseminati lungo un dedalo di 5.500 metri. Spettacolo garantito dal tracciato e qualità dai nomi in lizza. Fra le tinte estreme Blanc des Blancs e Black Diamond si trova una scala di colori che vanno dal glorioso bianco-rossocrociato della Dormello indossato da Asselin, alla bandiera ceca che oltre a Black sventola su Grilias, Radslav e Trezor.
Bello pure lo steeple (intitolato al grande North Bay, discendente dotato di 19.000 euro) nobilitato da firme autorevoli come quelle di Gerbett e Imprezer. E ancora la siepi che ricorda il compianto allenatore Giuseppe Chiodini, altro discendente (da 17.000 euro) in cui si rivede Leuci Lamps.
In piano i riflettori si accendono soprattutto sulla tris, Premio Vini Borgatello-Dal Col (22.000 euro), che alle ore 19 richiamerà alle gabbie 18 pretendenti. È il consueto rebus da risolvere sul miglio meranese. I più chiacchierati si trovano nella parte centrale della perizia, potrebbe essere una tris in Blu con l’Iberia del Demuro volante o l’Emperor esperto frequentatore di queste prove, ma ci sono buone chance per brindare a Souwignon. Tra i pesi alti Paso Escabroso non è un tipo facile, fra quelli leggeri Al Vuga l’anno scorso fu quarto di questa stessa tris. Giocano in casa Strategik Wing (fresco vincitore a Maia in gentlemen) e Burri, e anche Alfono è stato positivo settimana scorsa sulla pista.
Le fruste professioniste esalteranno pure le altre prove in piano, nelle quali qualche inviato da oltre Brennero cercherà di rompere le uova nel paniere tricolore. In sintesi: Premio Novacella (16.500 euro) sui 2.400 con nomi noti e di comprovato spessore, da Ceprin e Armus a Camilleri e Zolango; Premio Bressanone (13.200 euro, 2.200 metri) per maiden di tre anni, autentico rompicapo anche per via di alcuni debutti; e il Premio Coira (11.000 euro, 1.600 metri).