Merano: mix fra ostacoli e piano per jockey professionisti

Da mezza Europa fan rotta su Maia. Merano, ovvero l’ippodromo e la sua città, danno nuovo lustro alla vocazione di centro d’incontro della Mitteleuropa, dove si dà appuntamento l’ippica di nazioni diverse. Ben otto, in questo secondo convegno dell’estate meranese. Le scuderie di casa attendono l’arrivo di rappresentanti dell’area tedesca, Austria e Germania, così come dall’est del continente, dove a Repubblica Ceca, Slovacchia e Polonia si aggiunge la Croazia, insolita presenza. E a Maia si vedrà anche una giubba inglese, a nome George Alister Charlton, in approdo tra le Alpi via Cechia. Complessivamente sono 76 partenti in otto corse.
In sala fantini si incroceranno i top jockey degli ostacoli habitué di Maia – da Romano e Fuhrmann a Faltejsek e Vana jr – e i fantini “pro” del piano, a partire dall’attuale capoclassifica Cristian Demuro ai vari Esposito, Vargiu e soci. Ciò significa che va in scena una “giornata-cocktail”, saltatori e specialisti del piano alternati per un pomeriggio che promette scintille e, secondo le previsioni, baciato dal sole.
La moneta più sonante – 24.000 euro dopo 3.550 metri - è dispensata dal Premio Pollio, classica per debuttanti in steeple. Da questo trampolino in anni recenti Halling Joy spiccò il volo per la conquista del Gran Premio Merano Forst. Piace pensare che qualcuno possa ripetere quell’impresa. È difficile, difficilissimo, ma sognare è lecito e senza sogni lo slancio si inaridisce. Saranno in sei a provarci. Favero presenta i colori di punta. Per la scuderia Vama e l’interpretazione di Romano scende in pista Leuci Lamps, sulla carta il più qualitativo di tutti, sulle siepi ha corso sempre nelle compagnie più nobili. Il bianco e verde di Casieri veste Dar Said, uno che sa bene dov’è il palo come conferma un palmares di tutto rispetto. Viene affidato alle sicure mani di Faltejsek, mentre Vana jr salirà su Sargon il Grande, agghindato dell’arancio D’Altemps. Ha appena vinto, Sargon, e con autorità. L’opposizione firmata Contu si chiama Flygon sul quale sale Columbu. Non ha trascorsi fulgidi da esibire, ma il trainer sardo non è uno da osare l’impossibile. I rimanenti vengono dall’estero. Batte insegne austriache Monsieur Kiss Kiss che Annelise Mathis assegna a Fuhrmann, porta bandiera slovacca Tacanas per il quale Hanacek ha pensato a Kousek. Il loro compito sembra in salita.
Ben più pasciuto il campo partenti del Premio Zivago, siepi condizionata sui 3.300 metri da 18.000 euro in cui i 4 anni si confrontano con i più anziani, figurano nomi già affermati e che pensano in grande come Y Me Rebelo e Fabuio. Tra gli ospiti hanno lame affilate Proud Boris e Sokol, ma a stuzzicare maggiormente la fantasia è Pontop. Sfoggia giubba inglese ma il suo arrivo a Merano è figlio di una partnership anglo-ceca. Spieghiamo: proprietario e allenatore è George Charlton, per interpretare i cui cavalli Jan Faltejsek frequentemente parte dalla Cechia per oltrepassare la manica. Pontop è stato temporaneamente importato in Repubblica Ceca e ora galopperà a Maia. Incroci singolari.
Una prova per 3 anni, Premio Tubre, chiude il programma per saltatori mentre saranno cinque le corse in piano, delle quali una riservata a gentlemen e amazzoni. Fra le altre ecco le prove per 2 anni suddivisi per sesso, dieci i maschi nel Pennes e dodici le femmine nell’Anterselva, entrambe dotate di 12.100 euro, i consueti rebus ai quali prendono parte i top trainer italiani, da Grizzetti a Botti giusto per citarne un paio, a confronto con chi viene da oltre Brennero. E poi due handicap per 3 anni e oltre, belli equilibrati, il Cima Muta (15.400 euro) sul miglio e il Plaus (11.000 euro) sui 2.200. Ce n’è davvero per tutti i gusti.
Nuova gestione al ristorante di Borgo Andreina
È stata avviata la nuova gestione del ristorante di Borgo Andreina, presso le scuderie. Un nome singolare, “No Name”, locali ristrutturati e luminosi, e un’offerta che vuole aprirsi a tutta la cittadinanza. Il ristorante è aperto sia a pranzo sia a cena tutti i giorni, il bar presta servizio continuato dalle 6.30 alle 23. A mezzogiorno è in funzione una cucina self service con live coking, ovvero i piatti vengono cucinati al momento. Previsti anche menù a prezzo fisso. La sera servizio al tavolo e intrigante cucina tex-mex con tanta griglia. Il “No Name” è anche pizzeria, sia a pranzo sia a cena.