Merano: Hallingcadeaux si regala il Corona Ferrea

Un gioiello di Hallingcadeaux splende sul Corona Ferrea. Il tre anni della scuderia Ostanel allenato da Paolo Favero, figlio di Halling come quell’Halling Joy vincitore del Gran Premio Merano Forst quattro anni fa, ha fatto sua la prova per debuttanti al centro del convegno, davanti a un pubblico folto che ha lungamente applaudito la performance di Joe Bartos, oggi al rientro dopo l’infortunio patito a giugno a Pardubice: il jockey ceco è stato perfetto per tempismo, tenacia e vigore. Analogo discorso per l’interpretazione di Alpha Two nel Premio UNAG, con il quale Bartos ha raddoppiato le gioie.
Giornata no, dunque, per i favoriti. Nel Corona Ferrea (siepi per “deb”, 33.000 euro dopo 3.000 metri) i più attesi erano Parnassus e Catbar. Il primo ha scaraventato Columbu a terra sul salto che immette alla curva finale, la sensazione era che avrebbe avuto molto da dire. Si stava accingendo ad attaccare la fuggitiva Glamorous Emma quando un atterraggio maldestro ha fato rimbalzare il suo interprete. Catbar si è invece sobbarcato l’onere di ricucire lo strappo della leader, ma quando sulla piegata finale si è trovato allo scoperto davanti a tutti ha “rispolverato” il vecchio vizio di decelerare. Non solo: sull’ultima siepe Romano è rimasto in sella per miracolo, ostacolando tra l’altro l’arrembante compagno di training Hallingcadeaux. Che però non si è perso d’animo, pur vedendo sfilare Miches all’interno. Bartos ci metteva quindi braccia, frusta e gambe “sollevando” il figlio di Halling e fulminando sul palo il rivale, mentre terzo chiudeva in buon allungo Morvan Quiet su Feelgood, poi Catbar che pagava caro l’inciampo in dirittura d’arrivo. Un finale vietato ai deboli di cuore, che ha fatto palpitare la tribuna e urlare di gioia chi ha centrato la trio da 2.340 euro.
Un’ora prima, sui 3.800 del Premio UNAG (steeple per 4 anni da 22.000 euro) in chiave Richard, la firma era stata ancora quella di Bartos, E anche qui il favorito – Wertrack – è finito kappaò. Il vincitore del Vanoni sembrava in rampa di lancio sulla curva finale, dopo marcia all’avanguardia. Invece si è spento come un cerino, lasciando il via libera ad Alpha Two, targa ceca di Vana sr, che con un finale convincente non dava modo a Triangle d’Or – il migliore dei due neoacquisti francesi di Favero – di impensierirlo più di tanto. Wertrack chiudeva terzo ma a una ventina di lunghezze, davanti a Twist Amiel. Lontani gli altri, scivolato a metà gara Lyuuken.
Nel cross Premio Ammirato sui 4.100 Blanc de Blancs ha ribadito la sua classe. Romano l’ha pennellato in avanti da un capo all’altro, moderando l’andatura all’inizio e lanciando il Blanc in una progressione che non ha lasciato scampo a Lutin des Bordes e Regain Madrik, rimasti agganciati al treno ma senza la forza per interferire. Peccato che di passare la doppia gabbia Blanc de Blancs non ne vuole proprio sapere, e per tanto l’assalto al Nazioni di metà settembre rimarrà nel libro dei sogni. Probabile, a questo punto, il suo ritorno sullo steeple.
La quarta prova in ostacoli era uno steeple a vendere, Premio Val Senales, in cui Kousek non ha dovuto penare per traghettare primo sul traguardo Life is Life, lasciando Arman e Kalmar (podio tutto est) a debita distanza.
Quattro erano pure le prove in piano. Tre per fantini: ha aperto Coprax (Maniezzi), avanti da un capo all’altro sui 1.400 del Racines (handicap), respingendo Indian Pacha e Luther; ha continuato Leila (Rossi) dal cambio di marcia risolutore ai duecento finali del Città di Merano (2.200 per tre anni maiden) su Dingo e Furisto; ha chiuso ancora Rossi piazzando il muso di Novio davanti a quello di Zolango e Fantastic Light dopo il miglio e mezzo del Vipiteno (handicap) e dirittura energica. Nell’unica corsa per GR e amazzoni, successo netto per Ricky Bellico e il suo Marchi, secondo Dandaloo e terza Dorothea Tanning.
Prossima settimana due giornate consecutive di corse all’ippodromo di Maia, che celebra il suo vivace Ferragosto in pista. Domenica 14 programma “classico” meranese, cinque corse per saltatori fra cui il Val Passiria nel quale faranno la comparsa alcuni pretendenti al Gran Premio Merano Forst, e due piane per gentlemen e amazzoni. Il pomeriggio successivo, 15 agosto, a tutto piano con cinque prove in fantini e tre per “puri”. È il giorno del Premio EBF Terme di Merano, (listed per femmine, 61.600 euro, 2.200 metri), apice della riunione meranese del piano per il quale sono attesi vari arrivi dall’estero, e del Premio delle Alpi (handicap principale, 33.000 euro, 1.600 metri), altra classica di Maia.