Merano: Age of Jape forza della natura

Age of Jape forza della natura: il ceco domina l’Azienda di Soggiorno davanti a Satwa Duke, cade Kandinskiy. Marfasul nel Criterium, Seul Blue nel Bolzano.
Esibizione di forza, spettacolare al tondino dove pareva una statua e fino al traguardo. Age of Jape ha dominato il Premio Azienda di Soggiorno, aperitivo della Corsa Siepi di settembre che il ceco s’è bevuto tutto d’un fiato. Il bel pomeriggio di una Maia assolata ha vissuto pure del piano fantini, ultima giornata del meeting che ha animato il mese: Criterium firmato da Marfasul di un soffio su Mugherino, con finale frusta a frusta fra i Demuro Bros e Cristian vincente; Premio Bolzano a trazione Olmo grazie a Seul Blue capace di sovvertire il pronostico che lo relegava a ultimo del campo.
Age of Jape, dunque, senza se e tanto meno ma, nel rispetto del ruolo di netto favorito (sotto la pari) riservatogli dalla punta. Chi pensava a un rientro per riprendere confidenza con l’arena si è dovuto ricredere. Anche perché nel Premio Azienda di Soggiorno (24.000 euro sui 3.500) l’allievo di Holcak è andato talmente forte che pure volendo Stromsky non sarebbe riuscito a nasconderlo. Age è rimasto tutta la marcia in pancia al gruppo, mentre Fermi da consuetudine dettava il ritmo. Una riapparizione buona e sfortunata, quella del pupillo di Contu, generoso come sempre ma incappato in un “rimbalzo” dopo l’ultimo salto tale da scodellare Columbu. Avrebbe lottato per la piazza con Satwa Duke, alla fine secondo oltre ogni previsione. Questo mentre là davanti il mantello nero di Age of Jape sprigionava ancora scintille dopo l’accelerata che sul finire della curva conclusiva l’aveva portato in un niente sui primi. Terzo Invincible Joy, soddisfacente il suo rientro, poi Perdono e Pontop a debita distanza. Chiudiamo con Kandinskiy: non era la sua corsa, ovvero il pensiero è già al Gran Premio Merano Forst. Serviva tornare all’agonismo, peccato che il compito sia stato svolto solo a metà, complice una caduta dalla dinamica piuttosto banale. «Eccesso di sicurezza», avrebbe commentato il suo fido jockey Raffaele Romano.
Due battute per chiudere il paragrafo-saltatori. Nessuna sorpresa fra i tre anni nel Premio Stelvio, Golden President (R.Romano) ha riaffermato la superiorità in questa categoria acciuffando con meritevole tempismo il traguardo su Polar Word e Libero di Sperare.
La memoria di Francesco Scaglione cui rendeva omaggio il Premio Guidsun (la più grande opera del trainer di origine calabrese) è stata onorata con una prova efficace sullo steeple di Basso (J.Kousek) che nel finale ha… “abbassato” le velleità dei vari Pucon, Tango de l’Orme e Flashing Numbers, finiti alla sua coda nell’ordine.
Razza dell’Olmo e training Botti per colori Siba sugli scudi nel piano. Menichetti ha colpito duro con due guerrieri di mille battaglie. Seul Blue ha acciuffato il Bolzano (24.200 euro distribuiti dopo un miglio e mezzo) con decisivo allungo ai 300 finali, quando la partita era ancora in bilico con i cinque pretendenti pressoché sulla stessa linea. Secondo Zolango poi Rocking Spa. Non molto prima la premiata ditta Maniezzi-Menichetti aveva gioito con Riovalle nel Gomagoi.
Le due prove per puledri sono state ancora una volta territorio di caccia riservato di casa Botti e casacca Siba. Antipasto in apertura con Atomic Law, Premio Lutago a vendere, mezz’ora dopo il Criterium, Marfasul di un amen su Mugherino e Royal Approval dopo dirittura da urlo e gruppo finito in un fazzoletto.
Firma locale di Paolino Urru, infine, un piacere rivederlo in sella dopo quasi un anno di “vacanza”, primo con Crevel nella prova in GR e amazzoni Premio Tesimo.