Merano: Sharpmon esorcizza il Demon

Ippodromo Merano

Erano sei nell’UNIRE, corsa centrale della domenica di Maia, e sotto la pioggia hanno dato vita a uno spettacolo agonistico di rara bellezza. Ha vinto Sharpmon - giocato appena sotto la pari - “esorcizzando” un Demon Magic lanciato con colpevole ritardo alla rincorsa, dopo che ancora sulla curva finale tutto il manipolo era racchiuso in un fazzoletto. Contu e Fuhrmann, gli uomini di Sharpmon, condividono la copertina con Paolo Favero i cui allievi hanno spadroneggiato nelle quattro rimanenti prove in ostacoli.
Tutti contenti, dunque, al termine di questo UNIRE che porta la migliore moneta dei 55.000 euro in palio nella casse della scuderia Siba, infonde fiducia ai vari attori in vista del Gran Premi Merano Forst e delinea un Gp dominato da equilibrio e incertezza destinata a lievitare quando anche i francesi scopriranno le carte.
La corsa. Sotto l’acqua che ha fatto da ammorbidente al terreno si incaricavano dell’andatura Alba Reale e Imprezer, a marce ridotte nel primo chilometro dei quattro e mezzo da percorrere, poi via via in progressione. Al salto della fence accompagnato dal religioso silenzio della tribuna nessuna sbavatura, al contrario di un paio di altri passaggi con Demon da rivedere. Il gruppetto, chiuso da Blanc de Blancs, si presentava così all’inizio dell’ultima piegata in formazione raccolta. Sul finire della curva Sharpmon apriva il gas scavalcando Alba sull’immissione in retta, alle sue spalle dalle retrovie emergeva Demon Magic che recuperava in un amen il terreno perduto dal tentennante Myska agganciando il leader sulla siepe conclusiva. Ma i tentativi d’assalto venivano vanificati dalla buona risposta di Sharpmon che salvava il successo di un’incollatura. Vicinissimi e sul passo, terzo e quarto erano Imprezer e Budapest, non molto discosta Alba Reale poi Blanc de Blancs.
Al dissellaggio sorrisi à gogo. Quello più smagliante è di Franco Contu, «è andata bene, anche se ha perso un ferro l’abbiamo portata a casa». Non lo dice ad alta voce ma spera in un Gp a bassa andatura perché la distanza può essere il nemico di Sharpmon. «All’inizio ha sbavato su qualche salto – chiosa Fuhrmann – complice anche il terreno insidioso, poi ha guadagnato sicurezza e quando gli ho chiesto lo sforzo ha risposto presente. Al “Merano” con fiducia!».
Il sorriso a denti stretti è quello del dottor Olehla, «siamo contenti» dichiara ma se Myska avesse mollato Demon un po’ prima in premiazione probabilmente i flash sarebbero stati per lui, «a differenza dell’altra volta abbiamo cambiato strategia correndo a centro gruppo anziché scoperti e abbiamo sofferto qualcosa, queste tre settimane ci permetteranno di essere al top».
Favero si gode la sua Alba, ammirevole come sempre nelle parabole e generosa nell’incedere, «rientrava dopo l’inconveniente alla schiena rimediato in primavera, è stata ferma a lungo, manca di lavoro eppure avete visto com’è andata? Bene, benissimo così. Per Blanc abbiamo fatto un tentativo, ha fatto una prova onorevole ma probabilmente gli manca qualcosa per stare con questi». E se la ride anche Vana, Imprezer terzo al di là delle aspettative e Budapest quarto, regolare come sempre: due carte importanti in chiave Gran Premio.
Il sottoclou del pomeriggio era il Trofeo Fiorio per saltatori di tre anni. Favero mattatore, suo tutto il podio con Romis - ben gestita da Vana all’avanguardia - che nel fango ci ha sguazzato sfuggendo a Slanesch, terzo a distanza Hallingcadeaux mentre l’atteso Ciro Vincenti ruzzolava sull’ultimo salto quando era ormai fuori dai giochi. Il poker di giornata dell’allenatore meranese che corrisponde al doppio dei suoi jockey Raffaele Romano e Josef Vana Jr è servito con Wild Speed (Vana Jr) sorpresona nella debuttanti in siepi per 4 anni e oltre, Premio Halling Joy con trio da oltre 2.000 euro, con l’encomiabile Luxury Baby (Romano) capace di piegare Ganeden nel Monsun Air discendente in siepi, e con Val Heureux (Romano) primo sullo steeple Val Gardena (vendere) in apertura di convegno.
Nelle prove in piano per GR e amazzoni, due successi meranesi per Daniela Messmer con Danger e Andrea Zambarda su Happy Taily, altra gioia per Mario Baratti con La Gun.