Merano: corsa siepi coi fiocchi

Ippodromo Merano

Age of Jape candidato ad allungare la striscia di successi ceki, sulla strada incrocia due inviati dalla Francia “alleati” con Kandinskiy e Invincible Joy
Terra di conquista prediletta dai ceki, anche sulla 57ª Corsa Siepi di Merano cala l’ombra minacciosa dei portacolori dell’est. Una corsa carica di tradizione che domenica rinnova il suo fascino, stendendo il tappeto rosso pure a due ospiti in arrivo dalla Francia. Già, perché sebbene i transalpini più volte abbiano vestito i panni di conquistatori, la loro presenza dà lustro e autorevolezza alla corsa e al pomeriggio internazionale di Maia che verrà inaugurato alle 15.30 con la prima di sette corse. I cancelli apriranno alle 14.30.
Nell’ultimo lustro il titolo ha preso la via della repubblica Ceca. Non rimane nei confini nazionali dal 2003, anno di Del Mar Dancer e dei colori Amalita. Nel mezzo, anche un successo francese e un altro tedesco. Segno inequivocabile dell’internazionalità della Corsa Siepi di Merano, gruppo 1 che distribuisce 82.000 euro unito al prestigio dell’alloro al termine di 4.000 metri. La sfilata che precede la gara darà quel tocco di prestigio e magia in più alla prova onorata da otto pretendenti.
Tutto ruota attorno a Age of Jape, passaporto ceko in tasca e la benedizione di Frantisek Holcak, che questa gara l’ha vinta quattro volte negli ultimi cinque anni. Su quel mantello nero Stromsky sale con la mano migliore del tavolo, se non altro perché Age ha già strappato applausi à gogo, quando ha voluto ha strapazzato chi gli si è parato di fronte, è cavallo che per esuberanza e forza sa accendere gli entusiasmi.
Difficile dire chi ne è l’avversario principale. Potrebbe essere Paracchini, suo conterraneo vincitore della prova tre anni fa, Bartos in groppa per il training di un Vana dalle quotazioni schizzate in alto. Ha la garanzia di un motore diesel, macina chilometri come pochi. Ma rientra da oltre un anno.
I due francesi sono degli inediti da queste parti. Ma soprattutto Espoir de Kerbarh (allenatore Scandella, jockey Lecordier) presenta un biglietto da visita di razza: ha da poco vinto in listed a Clairefontaine, nell’annata ha uno score invidiabile con cinque successi all’attivo, non gli manca l’esperienza. È accompagnato da Quondor de Kerser (Quinton al training, Zuliani in sella), qualche titolo in meno sul curriculum.
A sottovalutare Kandinskiy, poi, si commetterebbe un’imperdonabile colpa. La fortuna ultimamente non ha arriso all’eroe della D’Altemps, ma Favero e Romano possono contare su un guerriero generoso, efficace, vincente, duttile a tal punto – basti come esempio – da essere secondo di re Royal Mougins nella Corsa Siepi di due anni fa per poi cogliere un eccellente quarto posto nel Gran Premio Merano Forst, due domeniche dopo. E proprio con uno occhio al “Merano” Kandinsky scende in pista, mentre il suo vicino di box Satwa Duke assieme a Vana Jr in grande spolvero cerca di sfruttare al meglio l’occasione della vita sulla scorta di una condizione invidiabile.
Da parte sua Contu non si scompone, con il pesante il suo Invincible Joy avrebbe avuto una “chance di prima”, ma di acqua in arrivo non ne è prevista. Tuttavia Fuhrmann ha sotto la sella la chance di un piazzamento importante, e se a qualcuno andasse storta… Stesso ragionamento per Perdono, il secondo di Vana, al quale è sempre mancato qualcosa per il salto di qualità.
Nella cornice dell’evento principe del convegno c’è quel mix di ingaggi che è tratto distintivo di Maia. Si guarda al domani, con la debuttanti in siepi per 3 anni intitolata a Ernesto Loccatelli e dieci nomi tra i quali sfogliare la margherita, per trovare chi porta a casa la migliore moneta tra i 24.000 euro di dote. Lo steeple ha la sua vetrina nel discendente sui 3.800 che ricorda Spegasso, cavallo tra i simboli dell’ostacolismo italiano: partita fra Luxury Baby, Croaldigno, Triangle d’Or, ma no è detto. Poi ecco il cross, otto pretendenti con una scala dei pesi che lascia spiragli un po’ a tutti, e tre prove per i “puri” in piano.