Merano: ancora Lutin

Nazioni memorabile: sotto una pioggia incessante e un terreno massacrante viene replicato l’ordine d’arrivo dell’anno scorso e dunque gloria per Lutin des Bordes confermatosi numero uno del cross e per la scuderia Merano, resa con l’onore delle armi per Asselin applaudito secondo. Nella Corsa Siepi dei 4 anni, clou tecnico del pomeriggio, stacca il favorito Khalshani ed emerge Branit per un nuovo colpo in corsa di gruppo della Siba e di Franco Contu a due settimane dal Premio Unire di Sharpmon.
Nessuno meglio di Lutin des Bordes rende omaggio all’intitolazione del cross-maratona sui 6.000 metri, Premio “Nazioni”: origini francesi, scuderia italo-tedesca, trainer e jockey ceki. L’anno scorso aveva raccolto il testimone da Fatal Mac, il re che dopo quattro edizioni di tronfi era stato costretto ad abdicare per via degli acciacchi, e quest’anno Lutin ha concesso un bis degno del suo illustre predecessore. Dodici anni portati con scioltezza, quasi spavalderia anche se non ostentata: ha portato a spasso la compagnia dal primo all’ultimo metro, sul gradito pantano e sotto l’acqua copiosa, scavalcando dossi e attraversando buche, saltando ogni ostacolo alla perfezione dall’alto di un’esperienza da vendere. Con Asselin è stata una partita a scacchi: Bartos ha lanciato Lutin in avanti con marcia allegra, sapendo di non possedere sprint da esibire nel finale e cercando così di sfiancare il rivale sul ritmo. Fuhrmann non s’è fatto sorprendere e l’ha francobollato, tuttavia le energie richieste per non mollare la presa gli hanno esaurito il serbatoio di Asselin negli ultimi duecento metri, mentre là davanti Lutin trovava ancora le forze per mantenere la velocità.
Alle loro spalle, non lontano, chiudeva Salon de Provence che ha fatto tutto quanto ha potuto, quarto a distanza il francese Men Du che merita l’applauso del coraggio: venire a Maia e “improvvisare” un Nazioni non è da tutti.
Peccato per Crocicchio. È caduto alla banchina, agganciata con i posteriori in fase di ascesa. Lo stesso passaggio era stato l’unico a metterlo in difficoltà nel recente esordio in cross. Mancava ancora una vita al traguardo e Crocicchio viaggiava leggero con gli altri: chissà come sarebbe andata. A terra pure Silver Groom, bandiera bianca alzata all’oxer dove era giunto già provato dal ritmo della marcia.
A fine gara, festa per la squadra della scuderia Merano composta da Mario Pirone, Fredy Gang e Wolfgang Lauer, in premiazione assieme ai rappresentanti della Crystal Cup, il circuito europeo che aggrega dieci ippodromi e altrettante corse, della quale merano e il Nazioni sono la settima tappa. A margine un Bartos sornione e umile affermava: «Ha fatto tutto lui. Con questo fondo si esalta, sui salti non sbaglia una virgola, quando sentiva avvicinarsi qualcuno ripartiva. Al verticale mi sembrava cominciasse ad accusare la stanchezza: mi sbagliavo».
Nuova affermazione in prova di gruppo per la scuderia Siba e Franco Contu. Merito di Branit che si è imposto nella Corsa Siepi dei 4 anni (66.000 euro), complice la debacle di Khalshani. Il ceko, favorito della corsa, è presto naufragato con Myska: i due si sono resi autori di una serie di orribili salti fin quando il jockey ha pensato bene di fermare il calvario. Strada agli altri dunque: dall’acqua sono emersi Branit e Dancer Cat. Quest’ultimo ha rilevato il comando non appena si è eclissato Tremblay (altra delusione) e ha cominciato l’allungo a un migliaio di metri dal palo trascinandosi il solo Branit. Che in curva l’ha sopravanzato e non s’è fatto più riprendere. Dancer Cat ha difeso per un soffio la seconda moneta dal buon finale di Nobel, una quindicina di lunghezze dietro Giorgio, Wild Speed e Kenya Dance.
Nella altre del pomeriggio si sono imposti Cristaux de Glace fra i siepisti di 3 anni nel Rotary e Depeche Code fra quelli più vecchi nel Premio Video 33. Nel piano per GR e amazzoni affermazioni di Jessica Marcialis con La Gun, Claudia Wendel con Boscoforte e Riccardo Belluco su Marchi.
Ora la scena è tutta per il 72° Gran Premio Merano Forst di domenica 25 settembre, la corsa faro dell’ostacolismo italiano, dai tradizionali connotati internazionali. Sono annunciati cavalli dalla Francia, dalla Germania, dalla Cechia e dalla Svizzera, attesi dai portacolori delle scuderie di casa. Mercoledì alle 9.30 la dichiarazione ufficiale dei partenti.
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