Merano: gran finale a Maia

Ippodromo Merano

Ultima giornata della stagione a Maia con profilo da Gran Gala. Vi partecipano i nomi illustri del nostro ostacolismo e accolgono l’invito molti amici d’oltre Brennero, per chiudere davvero in bellezza. Sette corse in programma, quella d’ouverture alle 14.15 (cancelli aperti un’ora prima), spicca il Gran Criterium d’Autunno-Forst 1857, gruppo 1 che porta in dote 88.000 euro e la palma di miglior saltatore di 3 anni. Nel Crème Anglaise e nel Del Prato, entrambi discendenti-listed, in pista i fuoriclasse dello steeple e delle siepi.

L’epilogo è comunque una terrazza con sguardo sul domani. Per l’ippodromo, davanti al quale si prospettano giorni di decisioni cruciali. E in pista, con i migliori saltatori di 3 anni a confronto, la speranza per il futuro. Il loro presente, intanto, è il 3° Gran Criterium d’Autunno-Forst 1857 il cui profilo è accattivante. I cinque italiani della partita rappresentano i nostri due trainer di punta, Paolo Favero e Franco Contu, due gli avversari che valicano le Alpi dall’Austria in cerca del colpo grosso. La prima citazione è di diritto per Romis, l’alfiere della D’Altemps nel quale qualcuno vede l’erede di Kandinskiy (che sarà in pista un’ora dopo di lui). Ha inanellato un filotto di tre successi a seguire culminato nel Tagliabue, e in scuderia – a partire da Raffaele Romano che gli salirà in groppa - ne parlano con toni entusiastici. E per quanto mostrato, c’è da crederci. Forse l’esibizione più bella è però quella precedente, nel Fiorio, su terreno allentato. Domenica ci si attende invece fondo compatto, merito del sole che soggiorna da un bel po’ sul cielo sopra Merano.
A Romis, Favero oppone il duo di scuderia Aleali, Giant Hawk-Slanesch. Entrambi le hanno già prese dal compagno di training, ma partono tutt’altro che battuti. Difficile dire chi dei due va più forte, anche perché s’incrociano per la prima volta. Sono in mani ceke, il primo con Bartos e il secondo con Vana Jr.
Contu risponde con l’ultima trovata Schliemann e l’ancora non del tutto espresso Parnassus. Schliemann veste Amalita, s’è rivelato stravincendo al debutto ostacolistico un mese fa. Nessuna linea di confronto con gli altri, ma la fiducia del suo interprete Fuhrmann la dice lunga. Parnassus, pupillo di Federico Mastria che Contu affida a Columbu, è ancora maiden e cerca la quadratura del cerchio. Se la trova, possono essere guai per tutti.
Dall’Austria scendono in due. Il primo è conosciuto, è Royal Okawango di Zappe, ha fatto cose discrete ma l’impresa è ardua. Il secondo, Summernight Sky, è presentato da Weber ed è l’incognita della corsa: al debutto in Italia, giunge da un paio di piazzamenti in condizionate in Francia (a Nancy).
La gioventù di belle speranza verrà scortata in pista da affermati colleghi, steepler e siepisti. Il Premio Crème Anglaise (steeple) è l’erede del Lainate di Milano, nella versione meranese dedicato a una grande cavalla del passato. Una corsa nobilitata in primo luogo da Kandinskiy, Alba Reale e Asselin, tre “reduci” del Gran Premio Merano Forst. Il primo cerca la ciliegina sulla torta di una stagione eccelsa, magnificata dall’affermazione nella Gran Siepi e dal generosissimo quinto nel Merano, dove è stato seguito dall’avvenente Alba Reale che in questa compagnia ha ottima chance. E poi Asselin, il dormelliano è in cerca di riscatto dopo lo sfortunato capitombolo nelle fasi calde del Gp mentre pregustava un piazzamento di prestigio. Gli altri sono Croaldigno e Marpione, col peso dalla loro è bene non sottovalutarli, e due ceki, Life is Life sempre positivo a Maia che alza il tiro e Hipo Jape del quale Vana Sr cerca ancora la giusta dimensione. A proposito di Josef Vana Sr: fresco vincitore (per l’ottava volta!) della Velka Pardubicka, il Gran Premio dell’Est, lo sportivo pubblico meranese non mancherà di rendergli il giusto tributo di congratulazioni. Aggrappati al filo conduttore di Vana passiamo al Del Prato, dove il trainer ceko presenta con buone chance Perdono. Ma avrà vita dura con il connazionale Charccari, da poco rivisto in ottimo spolvero, così come con Satwa Duke secondo della Gran Siepi e quel Dar Said sempre al palo. Neroloto è frequentatore di successo di queste compagnie, ci prova invece per la prima volta Raffisio sostenuto dalla condizione. E infine Kamelie, gettata nella mischia da quel volpone di Wroblewski, quest’anno imbattuta in quattro uscite due delle quali nella primavera meranese. Che bella corsa!
C’è anche un cross nel menù nobilitato da Blanc de Blancs e Crocicchio ai quali Favero aggiunge Salon de Provence, con Manacerace, Radslav e Doux Amer pronti allo sgambetto. Saltatori di 3 anni in azione anche nel Premio Sinigo, completano il quadro le due prove in piano per GR e amazzoni.