Tempi di rivincita all'Arcoveggio

Bella domenica di corse all'Arcoveggio, dove sfide affollate, temi tecnici dalla spiccata propensione allo spettacolo ed un centrale dalle prestigiose presenze impreziosiscono il palinsesto, il tutto in un pomeriggio che vivrà il suo prologo agonistico, come da consuetudine autunnale, allo scoccare delle 14.30. In sette sul miglio con Oibambam Effe in cerca di rivincite e Oneill Bye Bye a confermare la sua nuova dimensione atletica, questo il filo conduttore del clou festivo, al quale hanno aderito, tra gli altri, l'atletica Ombrosa Caf, il dotato Oxygen Bi e la professionale Olgiata, seri candidati al podio con licenza di sperare in qualcosa di più a svolgimento tattico favorevole, mentre per gli altri il compito si presenta difficile e periglioso causa palese inferiorità tecnico tattica.
Prologo stringato all'insegna dei pochi ma buoni, cinque infatti i puledri impegnati sul miglio per un possibile bis vittorioso dell'ospite giuliano Priority Ok, allievo di Romanelli sul quale salirà, a quasi quattro mesi da un brutto incidente in corsa, il bravo Andrea Farolfi, mentre alla seconda Francesco Facci improvviserà il favorito Più Gc Light per la regia del milanese Christian Rizzo, con Pretty Starlight nei panni dell'alternativa. Tre anni e gentleman all'appuntamento con la terza corsa, un miglio dal difficile pronostico con l'altro inviato di Paolo Romanelli, Owen Of Glory, ben guidato da Otello Zorzetto ed in grado recitare ruolo di primo piano contro binomi agguerriti e dal valido ruolino di marcia come quelli formati da Ombrina Rl e Roberto Michelotto nonché da Ombrerosse Cub e Gennazzetti, mentre per il duo Ofelia Jet/Marco Castaldo si profila una difficile risalita dalla terza fila. Adesioni in massa per la quarta corsa, con il testimone in mano ai cadetti e l'antepost affidato al probabile leader Nonepossopiù, poi, alla quinta, progetti di vittoria per Messerschmitt e tentativi possibili di vittoria anche per Lex Di Jesolo ed Infanta, mentre alla settima Ivo Dj scalda i motori prima di andare a Taranto a rappresentare l'Emilia Romagna nel ricco Palio dei Proprietari ed all'ottava si propone Long Drink Lucy, prospetto dalla mille speranze giovanili, naufragate causa gravi e frequenti infortuni.
L’Ippodromo Arcoveggio rievoca la “Festa della porchetta”
L'ippodromo dedica il pomeriggio di corse di domenica 23 ottobre alla VIII Festa della Storia, con attività e rievocazioni ispirate alla "Festa della Porchetta" che si tenne a Bologna ogni 24 agosto fino al 1796: una tradizione iniziata con il Palio ippico di S.Bartolomeo – nato per celebrare la vittoria di Fossalta del 1249 e la cattura di Re Enzo – che aveva in palio un porcello, poi proseguita come festa di piazza con distribuzione pubblica finale della porchetta.
Nell'occasione, presso l'ippodromo è allestita una Mostra con una serie di immagini di tali antichi allestimenti in Piazza Maggiore (tratte dalle Insignia degli Anziani Consoli conservate presso l'Archivio di Stato di Bologna); sarà inoltre possibile consultare il libro di recente pubblicazione "La Festa della Porchetta a Bologna – Fra tradizione popolare, arte e pubblico spettacolo", a cura di Umberto Leotti e Marinella Pigozzi, che per la prima volta porta a conoscenza del pubblico la serie completa delle immagini, incise e dipinte, che formano il racconto di due secoli del più grande spettacolo di piazza della tradizione bolognese.
Inoltre, per gli spettatori presenti sarà posta in degustazione gratuita un'eccellente porchetta preparata dall'apprezzato salumificio "Il Divin Porcello" di A. Cavallini di Budrio, tanto per gradire anche l'aspetto gastronomico della tradizione.
Per i più piccoli, come abitudine all'ippodromo bolognese nei giorni festivi, LABORATORI CREATIVI HIPPOBIMBO ispirati ai temi della festa, giri a bordo dell'HIPPOTRAM per visitare le scuderie dei cavalli da corsa, animazioni e MAXIGONFIABILI nel parco giochi.
MOSTRA: "Spettacoli equestri della Festa della porchetta nelle Insignia degli Anziani Consoli"
Le Insignia degli Anziani Consoli, attualmente conservate in 16 volumi presso l'Archivio di Stato di Bologna, sono una serie di documenti in pergamena compilati ogni due mesi dal 1530 al 1796, per tramandare i nomi degli otto Anziani Consoli e del Gonfaloniere di giustizia, magistrature cittadine di durata appunto bimestrale. A partire dalla fine del Cinquecento, ai nomi dei magistrati si affiancano gli stemmi delle loro famiglie e la raffigurazione di un evento significativo del bimestre trascorso. Si tratta dunque di una straordinaria cronaca visiva, che, fra incisioni e miniature, accompagna, con sei immagini ogni anno, oltre due secoli di storia cittadina.
Le immagini riprodotte ed esposte all'Ippodromo Arcoveggio per l'occasione
rappresentano il teatro per la "Festa della porchetta", cioè l'allestimento realizzato ogni anno il 24 agosto nella Piazza Maggiore di Bologna per ospitare la festa di San Bartolomeo. Quel giorno e in quello spazio, su cui convergevano le attenzioni di tutta la cittadinanza, si realizzavano, anno per anno, eventi teatrali veri e propri, battaglie simulate, giochi circensi e, spesso, giostre, quintane e palii.
Nelle strutture lignee che circondavano l'arena si allineavano le botteghe, che ospitavano dal 15 al 24 agosto la Fiera dell'Assunta, per trasformarsi poi, il 24 agosto, in palchi per il pubblico pagante, che assisteva agli spettacoli e alla rituale distribuzione della porchetta, che chiudeva la festa.
Nata nel XIII secolo, per celebrare la vittoria della Fossalta contro l'esercito imperiale e la cattura di Re Enzo, figlio dell'imperatore Federico II, la festa di San Bartolomeo consisteva all'inizio in una corsa di cavalli lungo il tratto cittadino della Via Emilia, e il porcello era uno dei premi per i vincitori.
Corse di cavalli e giochi equestri costituirono poi, per tutta l'età moderna, uno dei temi più ricorrenti nella Festa della porchetta, così come le rievocazioni di battaglie in cui erano state coinvolte le milizie cittadine, o anche personaggi e temi mitologici (Orfeo ed Euridice, il cavallo di Troia, il Colosso di Rodi e molti altri), di cui si proponevano versioni popolari e allestimenti di grande effetto visivo.
Nell'occasione sarà possibile consultare il volume
La Festa della Porchetta a Bologna. Fra tradizione popolare, arte e pubblico spettacolo.
a cura di LEOTTI UMBERTO – PIGOZZI MARINELLA - Presentazione di Marcello Fagiolo, con contributi di Franco Bacchelli, Lorena Bianconi, Maria Cristina Citroni, Umberto Leotti, Marinella Pigozzi. ATLANTE DELLE IMMAGINI. Edizioni Tecnostampa Loreto, 2010.
In 4° oblungo, tela e sovraccop. edit. fig. a colori; pp. VIII, 327, (1). Illustrazioni nel testo, 44 illustrazioni a colori e 82 in bianco e nero a piena pagina.
Una tradizione che ha inizio alla metà del XIII secolo, che prosegue senza interruzioni fino al 1796 e che si trasforma da "Palio" in "Spettacolo di piazza" alla fine del sec. XVI.
Piazza Maggiore diventa il teatro più grande della città, accoglie la "Fiera dell'Assunta" del 15 Agosto, con le botteghe incastonate nelle scenografie e nel giorno di "San Bartolomeo", 24 Agosto, offre l'apoteosi finale con la Festa della Porchetta. Una ricerca bibliografica ultratrentennale ha permesso di censire il patrimonio a stampa, grafico e scritto, che nei secoli ha raccontato l'evento che fa di Bologna una delle grandi capitali della festa barocca italiana ed europea. L'Atlante delle immagini, integrato dalle splendide miniature contenute nelle "Insignia degli Anziani", rivela per la prima volta gli apparati effimeri e gli spettacoli di ogni singola edizione, dai primi anni del secolo XVII a tutto il secolo XVIII. Un libro sorprendente, una memoria dimenticata cha parla al cuore della città e coinvolge tradizione popolare, arte, pubblico spettacolo e ritualità.