Merano: Con Khalshani lo Zivago parla ceko

Nella prova clou del pomeriggio dominio dei saltatori venuti dall'est
In piano doppietta per il trainer Alberto Morazzoni
Non è mancato lo spettacolo nel secondo pomeriggio estivo di Maia, un bello spot per il pubblico che come domenica scorsa in buon numero ha affollato le tribune. Il Premio Zivago, highlight della giornata, ha rivelato (se ancora ce n'era bisogno) Khalshani, recente “creazione” di Olehla, e allo stesso tempo ha fotografato un dominio ceko. Palpitanti tutti gli arrivi delle corse in piano per le fruste “professioniste”, terminate con distacchi minimi e vera suspense. Protagonista il trainer Alberto Morazzoni con due centri.
Sin dalla dichiarazione dei partenti si sapeva che nello Zivago sarebbe stata dura per i portabandiera di casa: solo due alfieri, entrambi targati Favero, contro sei invaders provenienti dall'est del continente. La realtà è stata ancora più amara: Tauman è franato a terra nelle battute iniziali, trascinando con sé Arcibaldo in un impatto che ha fatto venire i brividi ma fortunatamente senza conseguenze di rilievo per i protagonisti. Dar Said, il più atteso, vittima di un inconveniente è naufragato costringendo Romano ad alzare bandiera bianca e a fermare ben lontano dal palo. Tuttavia, probabilmente poco ci sarebbe stato da fare con questo Khalshani, che ha divorato i 3.300 metri con voracità da cannibale, magari non sempre preciso sul salto ma dall'esuberanza straordinaria. Piazzato all'avanguardia sin dall'alba della corsa, Myska al timone ha solo dovuto regolarne l'intraprendenza: gli avversari si sono via via sbriciolati tentando di tenerne il passo. Arrivo in solitaria, mentre l'eterno secondo Perdono salvava la piazza d'onore di un nulla pagando caro il tentativo di restare agganciato il leader: gli ultimi metri erano un'agonia, con Proud Boris venuto da lontanissimo che solo per un'incollatura restava terzo. Molto più indietro Ramblin Scout e Maltamo, quest'ultimo assai stimato dalla punta ma venuto meno nel finale. Era all'esordio sulla pista, avrà tempo per rifarsi.
Ha preso la strada per la Cechia anche il Premio UNPCPS, steeple che ha segnato il ritorno al successo a Maia di Bartos dopo l'infortunio che gli ha fatto saltare la primavera meranese. Bentornato Joe! Su Bella d'Etruria ha mosso le acque sull'ultima curva, trascinandosi Marpione che ha solo potuto avvicinarsi dovendosi infine accontentare della seconda piazza davanti a Valsugana e Shan.
Fra i saltatori di tre anni, impegnati nel Tubre, successo invece per Serica (Romano-Faavero in regia) dopo un appassionato duello finale con Last Child.
Capitolo piano: i due sigilli di Morazzoni portano il nome di Drago Tiberino e Auenjager. Il primo nel Premio Racines (sui 1.600) ha piegato un tenace Voldemort, il secondo nel Città di Merano (sui 2.200 metri) con tattica all'avanguardia da un capo all'altro è resistito con coraggio all'assalto di Pakamo. Tra i due anni del Lutago è invece emerso Brook sul favorito Part of Me. Nella prova per Gr e amazzoni, infine, assolo di New Yorker.
Prossima giornata di corse domenica 12 agosto: in programma sette prove, quattro in piano (tre delle quali per professionisti, tra cui il Criterium di Merano e il “classico” Premio Bolzano), e tre in ostacoli fra le quali spicca il Premio Pollio (euro 17.000) per steepler al primo anno nella specialità.
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