Capannelle: prima pattern dell'anno in Italia

Ippodromo Capannelle

Anche questa stagione dunque decolla, un altro anno tecnicamente parlando è trascorso. Ci si rimette in cammino nel nome della selezione e Capannelle, in questo come in tutti gli altri campi e aspetti dell’ippica italiana, è in prima linea per vocazione, scelta e dna. Il grande galoppo si coniuga sulla dorsale Milano - Roma, la grande selezione ha sempre vissuto i suoi momenti più esaltanti attraverso i grandi confronti sulle due piste più selettive del nostro paese. Si parte con la corsa che ricorda in Carlo Chiesa uno dei primissimi proprietari moderni del nostro turf. Ancora negli anni 60 e 70, quelli in cui ha potuto operare prima di una prematura scomparsa, aveva già tracciato un identikit preciso del proprietario moderno, quasi mercuriano. E’ stato anche un dirigente importante perché alla guida della associazione di categoria e tra le sue creazioni anche un allevamento che subito si è collocato ai vertici, la National. Nel suo ricordo si misureranno le femmine, le tre anni contro le anziane, ecco il vero motivo per cui il Carlo Chiesa è corsa quasi indispensabile nel panorama delle nostre pattern, la sfida intergenerazionale sulla breve distanza, quella dei 1200 che può anche portare lontano e verso lidi diversi. Una cavalla di tre anni infatti può, è successo e con onore, tentare dopo un paio di settimane anche il Regina Elena sul miglio. Una anziana di spessore chiede a questa corsa il passaporto per sfidare, titolata, i maschi prima nel Tudini e poi, chissà, magari anche proponendosi per qualche confronto estero. E’ questa la prima regola del turf e della selezione, il confronto mercuriano. I 1200 sono la unica distanza al momento possibile per un confronto intergenerazionale ed in più il Chiesa permette, finchè le nostre corse, come ci auguriamo, continueranno ad essere di valore internazionale, ad una femmina di acquisire il necessario black type che agevola e non di poco la carriera di futura madre potenzialmente importante. Guardiamolo e gustiamolo in questa controluce questo gruppo tre da vivere quasi in apnea, un minuto e dieci secondi circa di immersione globale e piena di adrenalina. Dal Natale di Roma passano invece i miler anziani che desiderano, in primo luogo acquisire anche loro un black type sia pure minuscolo, e soprattutto iniziare un cammino che poi li vedrà in campo nel milanese Vittadini nella prima parte della stagione, augurandoci per il migliore anche una sortita estera e poi in autunno nella ancora più sostanziosa accoppiata Di Capua - Ribot. Pronti dunque a vivere una superba domenica. Con otto corse in via eccezionale, cinque handicap alla insegna della incertezza e poi la pattern e la listed con anche una maiden. Una volta in azione la pista dritta, cinque quella grande e due la all weather con distanze dai 1200 ai 2100. Eccoci allora pronti a vivere la prima pattern della stagione, in rosa naturalmente e scelta come tris. Binocoli puntati su Omaticaya, la tre anni che lo scorso anno ha osato con coraggio e con splendido risultato misurarsi con i migliori nel Papin cedendo solo a Vorda. In autunno ha fatto suo il Pandolfi, ora è riapparsa convincente, vuole assolutamente imprimere la sua griffe sulla pattern per spiccare di nuovo il volo magari verso la Francia. Sarà la più attesa ma non la sola perché dovrà subire la sfida e l’attacco di agguerrite rivali con anche una ospite quella Alfkona che si era già vista in una edizione giovanile senza esito dell’Aloisi ma che è comunque sempre da tenere in considerazione perché rappresenta un team che a Roma ha saputo primeggiare ovvero quello di Overdose. C’è anche l’eccellente Clorofilla e la vincitrice del 2013 Bettolle, c’è la ritrovata Chiara Wells, ecco Girl Of The Rain, Grain de Beaute, Jadel che si è ripresentata benissimo, Naxos Beach che ha provato bene la distanza, ancora Sgomma e Universo Star. Un bel gruppo, una corsa che sarà come nelle previsioni appassionante. Un primo passo stagionale sostanzioso sarà il Natale di Roma. Ecco in campo i miler e di ottimo conio capeggiati dal vincitore del Ribot Saint Bernard riapparso benissimo e in grado di dare conio aureo alla corsa ma anche opposto e misurato da un Regarde Moi che profuma anche lui di pattern cosi come Mr Muzzare ma poi ecco Porsenna eccellente come Lucky Serena oppure Passaggio e Rimbaud che vive un grande momento. Non resta che gustare il primo pomeriggio di una serie che metterà capannelle al centro della attenzione del turf italiano e non solo per oltre un mese e mezzo.