Merano: Giant Hawk e Likhita, la classe non è acqua

Ippodromo di Merano – Sabato 13 settembre – Nona giornata estate-autunno 2014. La classe non è acqua. Questa la morale, da mai dimenticare, di un pomeriggio di Maia che faceva da preludio ai grandi appuntamenti di settimana prossima (domenica 21, giorno del Palio del Burgraviato), e soprattutto al weekend del Gran Premio Merano Forst (27-28 settembre). Perché se un cavallo ha classe non la perde nonostante gli acciacchi, parliamo di Giant Hawk, e se un cavallo ha classe anche se “difficile” vince, e parliamo di Likhita. Questa la carta tecnica, mentre quella della passione recita di Luca Bonacina vincitore del cross riservato alle patenti Fise-Ante, spumeggiante nei festeggiamenti tanto quanto l’allegra squadra del team di un Sugarello tirato a puntino da Mario Codias e pennellato da Davide Steinwandter, e pure di Ricky Belluco capace di far resuscitare Wakeman. Perché, montepremi a parte che giustamente scandiscono le categorie, la gioia per una vittoria non soggiace a classificazioni di sorta. Ma riprendiamo con ordine: il centro tecnico del pomeriggio era il Premio Spegasso, intitolato a Giovanni Bonomi il cui ricordo s’è riverberato nella presenza, calorosa, del fratello e dei tanti amici, perché l’ippica è sport ma, come tutti gli sport e forse ancora più, anche comunanza di passioni. In pista Giant Hawk, allievo di Ostanel, ha dimostrato – prima dicevamo - che la classe non è acqua e la qualità dimostrata nella carriera giovanile nella circostanza animata dalla fisicità di Davide Columbu ha rintuzzato di una incollatura, ovvero di quasi nulla ma abbastanza nulla per vincere, l’offensiva di un Opaleo che aveva provato a beffarlo prima all’esterno e poi all’interno della retta conclusiva, con una titubanza che Paolo Favero al rientro ha rimproverato al suo jockey Dominik Pastuszka. Ma il biondo fantino, guascone e professionale al tempo stesso, s’è riscattato poco dopo, conducendo con sicurezza Arjen al successo “strappando” sul gruppo al momento giusto. E per concludere con il discorso della classe, la tre anni Likhita l’ha manifestata tuffandosi sul traguardo per agguantare il Loccatelli, e chapeau a Fuhrmann e alla sua intramontabile forza d’animo e di muscoli. È stato un arrivo al cardiopalma, con tre cavalli divisi da centimetri, Likhita l’ha spuntata ma il debuttante Wrestler e Sadoshi hanno sperato fino in fondo. Sentiremo ancora parlare di loro. Il resto del pomeriggio in sintesi: Doux Amer s’è pappato il cross da un capo all’altro, riscattando il credito con la fortuna domando la sempre encomiabile New Girl, mentre il debutto di Roberto De Santi su Vegas Belle poteva glorificarsi in una dirittura d’arrivo da protagonista ma s’è infranta alla penultima siepe. Forza Roberto, sarà per la prossima! A proposito di prossima, le corse all’ippodromo di Merano tornano dalla prossima settimana la domenica, 21 settembre.