Capannelle Galoppo: presentazione giornata del 5 Settembre

Roma Capannelle Galoppo Premio Cetorelli 2013

Dove eravamo rimasti? Può riprendere anche in questo modo il discorso con gli appassionati di Capannelle.

Un fil rouge fatto di selezione, passione, corse avvincenti, pomeriggi esaltanti lega ogni stagione alla successiva. Non fa eccezione anche l’inizio di questa che si definisce autunnale e che si raccorda magnificamente proprio con la chiusura elitaria di quella primaverile. Il motivo conduttore è la speranza. Niente più dei puledri di due anni suscita attese, speranze, a volte anche illusioni. La speranza che i due anni infondono negli appassionati può anche essere speranza di una ippica migliore e capace di superare le sue traversie. I puledri erano stati i protagonisti meravigliosi di Perrone e Giubilo e proprio in quel due giugno Fly To The Night aveva spiccato il suo volo internazionale e sempre i due anni saranno i protagonisti di questo sabato ( dalla prossima settimana torneranno le domeniche). Si ritroveranno sui veloci 1000 metri del Divino Amore, listed, proprio per continuare, riprendere il discorso interrotto a giugno. Il Grande Galoppo riparte e Capannelle, insieme con San Siro, è senza dubbio alcuno il grande teatro dove si consuma e si consacra la selezione che è il fine assoluto per cui esistono le corse. Una stagione che via via ci regalerà Listed e Handicap principali oltre naturalmente alle corse di selezione per eccellenza che sono le pattern: Lidia Tesio e Roma su tutte ma poi anche Ribot, Aloisi e Berardelli. Ci aspetta una stagione ricca di avvenimenti ma soprattutto un bel sabato con 65 partenti divisi in sette corse e con una buona media di 9,5 per ogni evento, soprattutto la considerazione che apre alla fiducia è che i due anni, listed compresa, sono 29 in tre corse. Ci sono dunque i giovani che rappresentano il domani del nostro sport. Tanti i motivi del pomeriggio. Tra questi naturalmente la tris, consuetudine per Capannelle. Confronto intergenerazionale sui 1600 della pista grande con 14 nelle gabbie e tra questi Nunnale, Caraka, Stundaiu, Asincity, Norbanus, Giufeum, Francoforte, Sweet Fede. Non solo tris ovviamente ma super pomeriggio con cinque corse in pista grande, una in pista dritta e una sul dirt che durante la estate è stato completamente rigenerato ed è in stupenda condizione pronto per dare il suo imprescindibile contributo durante i mesi invernali. Distanze che vanno dai mille ai 2000 con tre volte i due anni, con una listed, un HP, due altri handicap, due condizionate e la maiden affollata sui 1400, tutte femmine e in 14. C’è proprio da divertirsi. Uno sguardo all’albo d’oro del Divino Amore ci ricorda che dobbiamo trovare il successore di Terre Brune, ultimo vincitore preceduto da Stay Tuned ed Elettrotreno che danno alla corsa la sua giusta dimensione elitaria grazie alla loro carriera ma molto di più fanno del Divino Amore una prova di spicco i vincitori precedenti. Nomi che sono nella storia del nostro turf e non solo: Late Parade, Blu Carillon, Slap Shot, Pleasure Place, Patapan, Malikayah. Un salotto decisamente buono. E questa volta? Ottone nobilita la corsa anche se costretto per carriera elitaria e di successo a rendere 4,5 chili. E’ il punto fermo tra i sette protagonisti che sono Aurinome, Grand Oasis, Hortos, L’Immensità, Mont Oe, Zapel. Agguerriti e con le carte in regola. Di spessore anche il tradizionale appuntamento con l’Handicap Principale, l’Autunno che in un certo senso anticipa il cambio della stagione di qualche settimana. Sui 2000 ecco un campione come Demeteor due volte vincitore di Arno e anche di Italia. Capeggia la scala dei pesi che però è di qualità con le presenze, nove in tutto ma buoni, di Svatantra, Virtual Game, Valvibrata, Carolwood Drive, Lanoso, Taxi Deal, Legal Trip, Three Peaks. Gente che ci sa fare anche oltre l’HP. Il sipario si può alzare. Resta aperto per nove mesi ( sosta solo a febbraio) e accompagnerà gli appassionati autentici fino ai primi di giugno.

Buon divertimento, a Capannelle non manca mai.