Capannelle Galoppo: le corse di domenica 20 marzo

Alle capannelle si sente gia' profumo di Derby. Nel San Giuseppe rientra il leader della generazione Biz Heart ma c'e' spazio per buoni anziani, femmine di spessore e tanti partenti nelle altre corse con anche la corsa Tris Ogni domenica è sempre una festa alle Capannelle. E’ incredibile come i tre mesi che scandiscono la primavera romana di galoppo siano cosi meravigliosamente ricchi, ad ogni festivo e non solo, di motivi di autentico interesse e coinvolgimento. Ovviamente non fa eccezione la domenica che stiamo per vivere con allegria pensando al futuro in grande. Infatti il programma ci propone una corsa per i tre anni che inevitabilmente, per il vincitore, apre la strada verso quella corsa il cui nome per scaramanzia chi ha un cavallo buono non vuole neppure pronunciare. Noi ovviamente possiamo e diciamo che questa domenica pomeriggio si respira aria di nastro azzurro che tradotto vuol dire derby. Si percorreranno i 2100 metri, vicini ai 2200 appunto, nel nome di San Giuseppe cui certamente il vincitore chiederà la grazia anche tra due mesi esatti. San Giuseppe significa anche i famosi bignè fritti ripieni di meravigliosa crema che certamente gli appassionati troveranno nei bar e ristoranti dell’ippodromo mentre i veri enogastronomi non si saranno certo lasciati scappare la deliziosa occasione offerta, presso la Terrazza Derby, per gustare un sopraffino pranzo innaffiato solo da pregiatissimi tipi diversi di Champagne. Un bel modo per dare il via alla giornata di corse e una iniziativa periodica che Capannelle ha tenuto a battesimo in autunno. Il San Giuseppe è corsa di spessore, lo afferma la lettura dell’albo d’oro che ci ricorda che questa corsa è stata vinta negli ultimi 25 anni da grandi maestri come Camici, Lorenzo e Roberto Brogi, Grizzetti, Caruso, Guarnieri, Menichetti e per ben quattro volte Stefano Botti. Se poi passiamo ai cavalli ecco che scopriamo che dal San Giuseppe si va al derby con speranza di piazzamento (ovviamente si dovrà correre anche un’altra volta prima del blu ribbon). Lo dicono i nomi di Mr Richard, Kafhar, Distant Way, Urgente, Rob’s Love, Sneak a Peek, Wild Wolf, Wish Come True ma si può essere buoni cavalli in assoluto come Sopran Montanelli, Miles Gloriosus, Rasdtignano, Galidon, Lord Chaparall, Bertinoro. Eh si, proprio una corsa che ogni vero appassionato deve scrutare e studiare con la massima attenzione. In seguito si disputeranno le tappe canoniche, vere e proprie semifinali, quali il Botticelli sulla stessa nostra pista e il milanese Filiberto. Intanto gustiamoci la edizione 2016 del San Giuseppe che addirittura ci permette di assaporare il rientro alla resa di alcuni chili del leader della generazione ovvero Biz Heart, il laureato del milanese Gran Criterium che ha scelto questa corsa proprio per iniziare la sua rincorsa al nastro azzurro. Da un lustro speciale alla prova ma ovviamente non sarà solo perché a sfidarlo saranno Doctor Gianni, Full Drago, La Grande Bellezza, Speed of Sound. Sarà chiaramente il cavallo da battere e sarà molto importante osservarlo con molta attenzione. Ci sarà da divertirsi ma soprattutto alto tasso tecnico, forse la più attesa corsa del pomeriggio italiano. Umberto Tupini è stato Sindaco di Roma, Ministro ma per noi ippici soprattutto anche Presidente di Capannelle. Nel suo ricordo si corre proprio in questo pomeriggio e ad animare la prova sui classici 2400 metri saranno i cavalli anziani che cosi muovono i loro primi passi annuali verso due obiettivi importanti: Milano e D’Alessio con poi ovviamente altre subordinate. In genere sono cavalli buoni cosi come i loro allenatori che sono gli stessi grandi che abbiamo prima citato. La corsa quanto a distanza ha avuto una vita travagliata: 2000, 1700 e ora 2400 metri. Il suo albo d’oro comprende anche i nomi di due cavalli che hanno saputo realizzare proprio il doppio San Giuseppe – Tupini in anni ovviamente diversi. Si tratta di Bertinoro e di un campione come Distant Way ma scorrendo l’elenco ecco anche altri nomi buoni come quelli di Frankenstein, Occhio della Mente, Regard Moi, Diocleziano, Caluki, Tenero Giacomo, Crisos il Monaco, Guado d’Annibale. Cosa ci regala la corsa di questo anno? Ancora Bertinoro alla ricerca di un record dunque vincere prima il San Giuseppe e poi per due volte il Tupini. Non sarà il solo nel campo di pretendenti che annovera anche Celticus, Commodo, Refuse to Bobbin. Due gran belle corse ma anche il resto del programma è articolato e ci offre anche una occasione per le femmine anziane di ricomparire sui 1500 in vista magari del Tadolina che è listed oppure di altri interessanti ingaggi. In campo saranno in sette e con discrete individualità, cavalle con piazzamenti in pattern e in listed. Poteva mancare la corsa tris che alle capannelle è una costante sempre? Infatti c’è, tutti tre anni e in 12 sui 1800 alla ricerca della prima vittoria con da seguire oltre a tutti ovviamente Baber Ghar, Magic Mystery e Spirit Nelson. In tutto sette corse, tre condizionate, tre handicap e una maiden. La pista grande come sempre di domenica la fa da padrone in nome della vera selezione, sette corse e tutte sul suo tracciato mentre le distanze andranno dai 1500 ai 2400 metri. La chicca ha il nome di Andrea Atzeni ormai una vedette tra i fantini internazionali che questa domenica viene a montare proprio a Roma dove si è tolto sempre tante soddisfazioni. Sarà in sella, tra gli altri, proprio su Biz Heart e Bertinoro. Non resta che augurare a tutti buon divertimento