Capannelle Galoppo: le corse di domenica 3 aprile

Roma Capannelle Galoppo Premio Cetorelli 2013

Domenica strepitosa! Dal Daumier al Parioli, dal Torricola all'Elena ecco il sapore della grande primavera romana al galoppo. Per gli anziani la prima listed di Capannelle del 2016, il Circo Massimo.Spettacolo assoluto con la TRIS sui 1200 per tre anni di ottimo livello.Una dopo l’altra ormai quasi tutte le festività alle Capannelle sono e saranno sotto il segno indiscutibile della qualità e della selezione. E’ nel dna non solo dell’ippodromo che con Milano è il palcoscenico della vera selezione ma lo è ancora di più in quello della primavera, la grande stagione, in Europa, della assoluta selezione. E’ cosi da sempre e cosi continuerà ad essere fino a che il Turf saprà essere degno dei suoi principi e della sua cultura. Ci attende un pomeriggio di quelli che fanno leccare i baffi, come si suol dire. In programma una listed per gli anziani sui 2100 metri che può portare tanto al D’Alessio e poi al Milano ma anche accorciando pure al nuovo Presidente della Repubblica che da questo anno, giova rammentarlo, è proposto sui 1800 metri. Per i tre anni ecco tre prove con i fiocchi, il Cloridano sui 1200 in pista dritta è un HP che anche nella sua storia non lunghissima si è ritagliato uno spazio eccellente nella marcia selettiva di primavera, il vincitore può ambire al Tudini. Più ancora importanti sono il Daumier che si disputa nel ricordo di un tecnico che il mondo ci ha invidiato e che è stato il migliore handicapper italiano di sempre, Marco Rinaldi, e il Torricola. Queste due prove sono state nel tempo listed ma anche se hanno perduto questo status rappresentano ancora un test importantissimo in vista di Parioli ed Elena sulla stessa distanza del miglio e sul tracciato della pista grande. Non è finita perché il pomeriggio ci regala anche una maiden rosa intrigante anche se tra poco le maiden perderanno il valore di proposta selettiva, tutte sui 1800 mentre gli appassionati delle perizie saranno soddisfatti da due handicap. Sei volte si correrà sulla pista principe, quella grande in erba, mentre l’altra corsa sarà in pista dritta sempre in erba. Distanze per tutti i gusti da 1200 a 2100 metri. La storia del Circo Massimo è recente. Questa corsa è stata coniata non molti anni fa (2004) quando fu creata alle capannelle la pista all weather che andava a sostituire quella in sabbia più antica (anni 70). Si cercò, a quei tempi, di dare vita ad un piccolo circuito, tra fine febbraio e inizio marzo, proprio sul dirt con corse di spessore che avevano il loro vertice nelle due listed Trattato di Roma e appunto Circo Massimo. Nel frattempo anche in Europa si è creato ma più invernale un circuito interessante sul dirt che serve anche a preparare cavalli per la grande notte del Dubai ma la situazione attuale del nostro galoppo non permette più questa soluzione e cosi le due corse sono passate all’erba e spostate più in primavera. Il Circo Massimo che lega il suo nome alla celeberrima casa internazionale di Aste di cavalli Tattersalls mantiene lo status di listed e diventa anticipo e terreno di prova per buoni anziani che intendono poi allungare dai 2100 ai 2400 (D’Alessio e Milano) oppure anche accorciare verso il Repubblica da questa stagione a 1800. Nei suoi 12 anni di vita dopo il primo laureato Blu For Life altri buoni galoppatori anziani hanno scritto il loro nome nell’albo d’oro : Place in Line, Heedas, Gimmy, Brandeburgo, Pattaya, Mr Gotham e Bertinoro. Lo stesso possiamo dire degli allenatori perché a sellare molti vincitori sono stati Luigi Riccardi, Bruno Grizzetti e tre volte nelle ultime quattro edizioni Stefano Botti. Chi sarà il primo listed winner romano del 2016? Si sceglie tra cavalli che hanno un passato di grande pregio: due vincitori di Presidente della Repubblica come Cleo Fan e Refuse to Bobbin, laureati di listed o protagonisti come Brex Drago, Pentagono e Alegro. Insomma una prova che risponde in pieno al suo ruolo e chiaramente mantiene a pieno il rating necessario. Ancora più importanti a nostro avviso sono le due prove per i tre anni che valgono bene, per la loro tradizione e il passato, lo status di listed. Portano chiaramente a Parioli ed Elena. Il Daumier Marco Rinaldi è stata nel tempo la preparazione canonica romana alla prima classica, insieme al Doria e all’Arconte. Se prendiamo le ultime cinque edizioni troviamo protagonisti sicuri di Parioli. Infatti sul palo lo scorso anno passò primo Hero Look ma venne retrocesso a favore del poi sfortunato Pelandrun, salvo poi vincere il Parioli. Prima di lui Vedelago vinse e poi arrivò secondo nella classica, andò meglio ad Al Rep che vinse le due prove mentre gli altri due sono stati gli ottimi Lodovico il Moro, piazzato e Freedom Holder. Risalendo ecco altri nomi buoni come quelli di Libano, Ramonti, Spirit of Desert e Le Vie dei Colori trionfatori di Parioli e laureati di Daumier che è davvero oltre il valore di una listed. Volete qualche altro nome di cavallo buono? Crepuscolo, Strawberry Fields, Blu Taxidoo, Golden Bechett e Robins per restare negli ultimi 25 anni. Mettiamoci dunque alla ricerca del prossimo analizzando il campo 2016. Torna in pista il secondo del Gran Criterium, Basileus, che era ricomparso ma era stato anche sconfitto dall’ottimo Don Aurelio. Sicuramente sarà cresciuto e agguerrito, sfidato da Finger Roll il dernier cri, ma sono bene in corsa anche i vari Azhor Azhai che ha buoni riferimenti oppure Irishmanmark, Hold Me Distant e soprattutto Peut Etre Ici. Di sicuro il vincitore non farà la comparsa nel prossimo Parioli. Dal Torricola si va all’Elena, si è detto, o si diventa buone cavalle. Hanno vinto la classica Beauty to Petriolo e Golden Nepi ma sono state splendide in carriera Dionisia, Bardonecchia, Bemont Park, Meanya, Aria di Festa, Dark Ray. Grandi trainer hanno inciso il loro nome tanto nel Daumier come Torricola. Una ragione di più per andare a fondo nello studio di questa edizione. Rientra una delle più interessanti due anni della scorsa stagione ovvero Victim of Love e trova sulla strada quella Miss Steff, compagna di allenamento che tanto bene ha fatto pochi giorni fa anche sui 2000, accorcia la distanza anche Rabiosa Fiore riprova Veuve Noire e ci sino Sarzana, Yubris e Eternity Star. La pista dritta ci regala il tocco e la emozione diretta, un minuto e dieci in apnea per pensare anche in grande o iniziare a disegnare un più che valida carriera come hanno fatto molti dei vincitori di questa corsa. Lo spettacolo è splendido con 16 in gabbia e tra costoro La Vacanza, Fidaslemei, Edo’s Force, Monte Oe, My Sasy Week, Peppe’s Island, Zugn, Hortos, Irinere. Divertimento garantito anche dal fatto che il Cloridano è stato scelto come tris, quartè e quintè della giornata come anche nella maiden sui 1800 con ben 13 femmine al via
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