Capannelle Galoppo: le corse di domenica 8 maggio

Dubai Day alle Capannelle. Due TRIS, con il Presidente della Repubblica GBI, due listed, un listed handicap, tre handicap principali e due splendide corse per purosangue arabi. Imperdibile Dubai Day alle Capannelle. Una tradizione che si rinnova ancora una volta felicemente e con gioia, una vicinanza, quella del Dubai a Capannelle, che incoraggia e che è viatico autentico per continuare a far bene e meglio per il futuro. Pomeriggio eccezionale quello che attende gli appassionati. Il Presidente della Repubblica GBI sarà il tradizionale clou di alto profilo tecnico ma tutto il pomeriggio si crogiola nello spettacolo assoluto e nel risalto di spessore tecnico. Nove saranno le corse in programma perché due saranno riservate, secondo una prassi che si sta trasformando in importante tradizione, ai purosangue arabi ed una delle due sarà listed ovvero corsa di selezione. Entrambe riuscitissime con 11 e 13 cavalli al via. Tutte le eccellenze del Turf, non soltanto, del Dubai legheranno il loro nome a tutte le prove del pomeriggio, Presidente della Repubblica GBI escluso. Una listed per le femmine anziane sul miglio come il Tadolina UAE Embassy, un super handicap come l’Emirates Airline sui 1400 per anziani e poi ben tre Handicap Principali: il Mujahid per femmine sui 2000 in confronto intergenerazionale, il Jebel Ali Racecourse ancora per le femmine sui 1400 scelto anche come corsa tris di apertura, il vero fil rouge della giornata il rosa femminile, lo Shadwell st per i tre anni sui 2400, sarà tris quartè e quintè finale, e non mancherà la prova per i due anni che si correrà nel nome di Sua Altezza Sheik Hamdan Bin Al Maktoum. Il legame con il turf del Dubai ma proprio con la Nazione in assoluto è un viatico importante per il nostro mondo ippico, una testimonianza che ci onora e ci incoraggia, ci sprona a provare a risalire la difficile china. Quella che stiamo per vivere sarà davvero una giornata di grande festa, una di quelle in cui il Turf italiano testimonia della sua ancora autentica vitalità. Naturalmente al centro della attenzione ci sarà il Presidente della Repubblica, una delle corse faro del nostro Turf che ha radici quasi sommerse lontano nel tempo, la prima edizione data addirittura prima del nostro derby, correva l’anno 1879 quando Macedonie del Conte Telfener transitava primo sul traguardo al termine di interminabili 3500 metri, la distanza del tempo. Pensate che adesso è di fatto la metà perché cosi esige la evoluzione del Turf moderno. La prima vincitrice del Derby italiano, Andreina, ha iscritto il proprio nome e per due volte anche nell’albo d’oro del Repubblica che ovviamente allora non aveva questo nome. La leggenda narra che sotto il velo del nome di Thomas Rook si celasse addirittura Re Umberto nelle vesti di proprietario di Andreina. Di sicuro sotto quelle di Sir Rholand si intuiva benissimo la sagoma del Conte Felice Scheibler, il vero autentico rivale di Federico Tesio che ci fu rapito dal mal d’Africa in tutti i sensi. Vinse parecchie volte e il suo rivale, Tesio appunto, iscrisse il suo nome nell’albo d’oro della corsa solo nel 24 con Scopas e con in sella Federico Regoli che di anche di fatto il primo fantino italiano a vincere la grande corsa. Fino al 1965 si disputò sui 2400 metri poi di fatto si passò ai 2000 e da questa edizione si sperimenta la distanza dei 1800 metri che può andare bene anche dei miler allungati, diciamo una sorta di Ispahan italiano piuttosto che di Ganay. L’albo d’oro ci consegna tanti nomi celebri: dopo Andreina ecco Filiberto, il triplo di Sansonetto, il doppio di Marcantonio, di Manistee fino alla vittoria di Cavaliere d’Arpino doppiata da quella del figlio Bellini e del nipote Tenerani ( i tre padri di Ribot) ma anche dall’altro figlio Tissot, quattro generazioni di fila. Altri grandi nomi hanno arricchito la corsa: Pilade, El Greco( nonno di Ribot), Nuccio, Sedan, Faenza, Veronese, Appiani, Hogarth, Mannsfeld, c’è la storia del nostro turf fino alla prima vera affermazione estera, quella di Moulton con in sella Lester Piggot che inaugura la stagione moderna della corsa che vede, tra i grandi nomi, anche quelli di Bob Back, Tony Bin, Sikeston,Timboroa, Falbrav, Rakti, Altieri, Distant Way, il gotha del nostro turf. Che vuole riprendere e riappropriarsi della posizione importante che ha sempre avuto nel contesto internazionale. La edizione che stiamo per vivere ci regala la presenza di un cavallo che nel prosieguo della stagione potrebbe anche essere uno dei migliori in campo internazionale, dopo il rientro nell’Ambrosiano parte da qui Circus Couture che rincorre la sua valorizzazione inquadrata nello splendido Roma del quale fu protagonista fino a raggiungere la valutazione di 114 di rating. Lo sfida un miler eccezionale come Kaspersky che allunga fino ai 1800 e vuole anche lui il viatico per andare oltre, partendo da un confermato valore di 113. Entrambi i due rivali si giovano di due scudieri vale a dire Celticus e Lodovico il Moro ma il vero grande rivale viene dalla Germania e si chiama Diplomat che Mario Hofer ha voluto affidare a Dario Vargiu. La sua ultima sortita lo vede sul miglio buon terzo di Guiliani, un 115, che fu quarto nel Roma dove Diplomat non si piazzò. Sul miglio da il meglio tanto è vero che è ancora terzo, lo scorso anno, nelle Oettingen di Vadamos, ora esploso, ma davanti a Red Dubawi che avrebbe vinto il Di Capua. In campo anche due laureati di Ribot vale a dire Porsenna e Saint Bernard. Non solo Presidente della Repubblica GBI Racing come detto ma anche altre otto corse che ci coinvolgeranno al massimo. Sei volte la pista grande in esercizio, due la pista piccola sempre in erba e una quella dritta alla insegna della vera selezione con distanze che andranno da 1200 a 2400 metri. Una la pattern in programma, due listed, un handicap listed, tre handicap principali, un pomeriggio di grande ippica con il Dubai sempre presente. Nel Tadolina UAE Embassy in campo le femmine sul miglio per il titolo di listed, anche nel ricordo di Patrizio Galli, sarà sfida tra Reset in Blue e Aury Touch ma in campo in tutto saranno in sei. Nella giornata 91 partenti con una media di dieci per ogni corsa. Due le tris, la prima per aprire il pomeriggio sarà il Jebel Ali sui 1400 metri per sole femmine di tre anni e oltre con in campo Pardon opposta a Chicchessia, Linard, Only For Revenge, Canford Rose, Mamma Ela e non solo. La tris, quartè e quintè per chiudere sarà lo Shadwell sui 2400 per i tre anni con 12 in campo tra cui Pretending, Relco Galaxy, Il Lupo e La Luna, Fantastic King. Gusteremo poi il Mujahid nel ricordo anche di Mario Perretti sui 2000 per sole femmine intergenerazionali ( Touche Eclatante, Roderic Queen, Vittoria Apuana), l’Emirates Airlines sui 1400, handicap listed con Passaggio, Two Shades of Grey, Clockwinder, Porto Blanco e altri. Sarà ancora una volta grande festa del Turf e nella sua espressione migliore e più nobile.
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