Capannelle Galoppo: le corse di domenica 23 ottobre

Ippodromo Capannelle Longines Lydia Tesio 2015

Uno dei pomeriggi piu’ importanti dell’anno. LYDIA TESIO, RIBOT, PANDOLFI E SCHEIBLER, grande selezione alle Capannelle Il grande giorno è dunque arrivato. Inizia con questa domenica di ottobre il mese magico di Capannelle che ha ricevuto il testimone da Milano e si pone al centro del momento nazionale e internazionale del turf. Stiamo per vivere una delle più importanti giornate di festa del galoppo ed è un onore per Capannelle poterla ospitare. Va in scena il Premio Lydia Tesio la prova rosa di gruppo uno sui 2000 metri che è anche la ultima grande occasione di selezione internazionale in Europa. Un contorno di altre prove all’altezza rende il pomeriggio unico. I miler si cimenteranno nel premio Ribot che è anche memorial Lollo Luciani, le due anni veloci saranno pista nel premio Ubaldo Pandolfi, i tre anni lo faranno nel ricordo di Felice Scheibler, ancora i tre anni saranno protagonisti del premio Livermore cosi come i maggiori di età di quello in ricordo di Aleandro Santoni. Il turf celebra e ricorda personaggi che ne sono stati parte importante e insostituibile. Ci divertiremo grazie a otto corse durante la giornata, due saranno pattern, due le listed, quattro gli appassionanti handicap mentre la pista grande sarà in azione per cinque volte, una la pista dritta e due volte si galopperà in quella all weather con distanze che andranno dai 1200 ai 2000 metri. Che la festa dunque cominci. Donna Lydia è stata la compagna di una vita di uno dei più geniali, intelligenti e colti personaggi del 900 italiano. Federico Tesio era universale e non soltanto legato al fenomeno del cavallo in ogni sua manifestazione. La sua intelligenza era cosmica e nessuno più di Donna Lydia ha potuto viverla a pieno. Eppure neanche un genio come Federico avrebbe potuto realizzarsi compiutamente se fosse stato da solo, se non avesse avuto al fianco Donna Lydia, preziosa, determinante, illuminante. La unione di queste due eccezionali personalità ha consentito la creazione del turf moderno che si basa e si poggia sul frutto della loro creazione somma: Nearco. Il turf moderno e contemporaneo è espressione ed emanazione del fuoriclasse immenso da Pharos e Nogara cui ogni campione di oggi è tributario per linea di sangue. Dobbiamo al genio di Federico e Donna Lydia tutto ciò e non solo, perché a loro si deve anche colui che forse può definirsi davvero il cavallo del secolo: Ribot. Che meravigliosa irripetibile creazione quella di Federico e Lydia Tesio che, oltre ad una marea di altri campioni, ci hanno dato l’essenza del turf, i due cavalli che illuminano un secolo di storia ippica. Il turf italiano e Capannelle celebrano in questo pomeriggio la grandezza di Donna Lydia attraverso la sua corsa, forse quella che più di ogni altra dovrebbe essere cara al cuore di ogni vero ippico ed in più dedicano l’altra pattern del pomeriggio proprio al cavallo del secolo, a quel Ribot che non ha certo bisogno di presentazioni tanto è nel cuore e nella mente di ogni autentico appassionato. L’indimenticabile doppio volo maestoso e sublime di Parigi, quel rientro fascinoso alle redini della contessa Orietta, splendente nella sua bellezza radiosa. Poi Ascot, quell’attimo di brevissima passione fugato immediatamente dallo scatto imperioso e sovrano. Campione a tutto tondo la dove si celebra il rito più alto del turf e da sempre: Longchamp ed Ascot. E’ stupendo per Capannelle e per gli appassionati, da brivido certamente, riandare con la mente per un istante che vorremmo interminabile a Donna Lydia e al magnifico rampollo di Tenerani e Romanella, essenza assoluta, lui si, del turf italiano con quattro generazioni maschili forgiate sulle nostre piste ed una sezione materna che Tesio con Donna Lydia ha saputo costruire con pazienza e sagacia in trenta anni circa. Ecco, il tema conduttore del pomeriggio che agli appassionati consentirà di far vivere l’ippodromo nella pienezza della sua bellezza, è, oltreche logicamente il momento di assoluta selezione, anche questo recupero necessario della memoria che si sostanzia nella tradizione di celebrare i migliori affinchè si possa essere tali anche noi. Cosi accanto al nome di Donna Lydia ecco quello del conte Felice Scheibler, si proprio lui che fu il primo grande antagonista del Senatore, che talvolta lo sconfisse, nome di scuderia Sir Rholand, che seppe creare ad inizio del 900 uno squadrone terribile di campioni prima di essere rapito dal suo altro grande amore oltre al cavallo: l’Africa. Il fil rouge ideale passa poi attraverso Ubaldo Pandolfi e le sue indimenticabili gesta, trainer limpido e magistrale, oltre mezzo secolo di costanti continue stupende lezioni iniziate ai primi degli anni trenta con Sanzio e per i colori di Luchino Visconti, un altro dei potenziali grandi eversori del Mago di Dormello. Nel nome di Ubaldo che vinse diverse Elena e Oaks volano le giovani cavalle di due anni sulla breve distanza. Il nome di Lollo Luciani si affianca alla pattern dedicata a Ribot. Manca molto all’ippica italiana un personaggio come Lollo Luciani che è stato alto ma soprattutto capace dirigente, leader degli allevatori categoria alla quale ha dato lustro memorabile grazie alla sua estremamente qualitativa produzione di campioni che hanno lasciato il segno internazionalmente come Altieri, Blu Constellation oppure Blu Air Force. La famiglia Livermore è un altro nome che interagisce e si fonde con le fortune di Dormello, per due generazioni a stretto costante e prezioso contatto tanto con il Senatore cosi come con Donna Lydia mentre Davide, ultima generazione, ha lasciato ma non dimenticato nel cuore il mondo del turf per diventare uno dei maestri tra i grandissimi registi internazionali soprattutto di melodrammi, tra i più innovativi e moderni ci aiuta a rileggere e decontestualizzare l’Opera e comprenderne gli autentici messaggi come è accaduto nell’ultimo clamoroso Barbiere di Siviglia che ha fatto tappa anche a Roma. Aleandro Santoni per molto tempo ha forgiato la sua competenza e la sua professionalità alla scuola di altissimo profilo di casa Regoli, in questo caso Luigi che ne ha scandito le prime tappe della carriera che lo ha poi visto come attivissimo e validissimo trainer che ha sempre amato Roma e la sua pista. Proprio un grande meraviglioso pomeriggio che non è certo da meno dal punto di vista tecnico e qualitativo. Il Lydia Tesio apre il suo albo d’oro subito dopo la scomparsa di Donna Lydia con la vittoria di Atala che vestiva la giubba della Fert un emblema della grande ippica italiana ed è magnifico che sia ancora in piena attività. Che bei nomi scorrendo le tante vincitrici e quanti ricordi: Croda Rossa, Ciacoleta, Dudinka, Orsa Maggiore, Zabarella, Giustizia, Marmolada, Grande Nube, Miss Secreto, Lara’s Idea, Grey Way, Zomaradah, fino alle ultime campionesse che sono Charity Line, Final Score e Odeliz per non parlare dei fantini e degli allenatori cosi come delle scuderie che hanno reso nobilissimo l’intero albo. C’è la storia del turf negli albi d’oro delle nostre grandi corse. La edizione 2016 della pattern di gruppo uno sui 2000 metri non viene meno alla caratteristica oggi primaria di essere internazionale. Le nostre migliori contro una serie di ospiti che hanno titoli da spendere per provare ad agguantare la vittoria. Sarà grande battaglia, spettacolo assoluto grazie a tutte le eroine che scenderanno in pista: Blond Me, Laganore, Persona Grata, Plein Air, Powder Snow, Sarandia, Sound of Freedom, Thank You Bye Bye, Valuta Pregiata, Wordless e Zghorta Dance. Il premio Ribot memorial Lollo Luciani, pattern sul miglio che nel passato è stata vinta da campioni come Misil, Altieri, Distant Way, Ramonti, Pressing, Whortadd si fa forte della presenza di un cavallo italiano ma di grande spessore anche internazionale avendo vinto in pattern in Germania. Si tratta di Kaspersky, è anche il campione uscente, intorno al quale ruotano minacciosi tutti i rivali con anche due ospiti, uno è Pabouche, giovane e in forma, l’altro è il nove anni Shamaldan che fu secondo di Roma e è tornato alle corse per ora senza esito mentre i nostri sono Basileus, Clockwinder, Greg Pass, Priore Philip, Saint Bernard. Le femmine giovani in campo nel Pandolfi, non solo Ubaldo ma in famiglia grandi allenatori sono stati anche Tonino, Nazareno, Righetto, Carlino, saranno in dieci: Biri’s Angel, Bridge Royal Game, Elusive Queen, Hochinawa, Lara Sprint, Mujadil Lachy, My Lea, Sharp Soleil, Sopran Verne e Val Nanda. Per la vincitrice l’onore di succedere nell’albo d’oro ad ottime puledre come Slap Shot, Pleasure Place oppure Omaticaya mentre l’albo d’oro dello Scheibler segnala tra i tanti il nome eccelso di un fuoriclasse italiano come Falbrav. La storia della corsa che ovviamente affonda le radici in anni lontani (la vinse anche Ruysdael) è stata tormentata o almeno varia. Nasce come preparazione romana al Derby, all’epoca autarchico, contraltare del milanese Filiberto. Si guadagnò presto la nomea di corsa menagramo. In realtà il motivo era dato dal fatto che i migliori cavalli negli anni 40, 50, 60 e 70 sceglievano come ultima prova, come viatico per scendere a Roma proprio il Filiberto e lo Scheibler lo correvano quelli appena al di sotto che poi difficilmente vincevano il nastro azzurro. Quando il derby fu aperto a tutti lo Scheibler diventò una sorta di ricchissimo derby per gli indigeni e alla fine fu portato da primavera all’autunno e sui 2000 ha adesso trovato il suo ruolo, per ora, di sorta di buona consolazione per i tre anni. Sarà contento il Conte che ci guarda imperturbabile ogni volta che entriamo all’ippodromo? E’ sua la statua che è posta subito dopo l’ingresso. In pista saranno otto e di conio aureo: Cosmelli, Don Aurelio, Jalapeno, Poeta Diletto, Roman Spectrum, Time to Choose, Way To Paris e Zollikon. Non resta che alzare il sipario, la grande giornata, lo spettacolo più amato sta per avere inizio.
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